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Qui - Istituto del Nastro Azzurro

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pacchi di fotocopie dei nostri supplementi. Ne manca<br />

ancora uno, introvabile, che riusciamo a procurarci solo<br />

grazie alla cortesia <strong>del</strong>la dott.ssa Annamaria Pellino <strong>del</strong>la<br />

Biblioteca giuridica <strong>del</strong> Ministero di Grazia e Giustizia.<br />

Dal libro di Federico Pagnacco "Volontari <strong>del</strong>le Giulie<br />

e <strong>del</strong>la Dalmazia" ricavo dati personali e motivazioni<br />

<strong>del</strong>le Decorazioni concesse ai Caduti nella prima guerra<br />

mondiale, ma per i reduci c'è soltanto un elenco in cui<br />

una o più sigle identificano le Decorazioni conseguite da<br />

ciascuno. Troppo poco.<br />

Ricordando, perché la cosa aveva riguardato anche<br />

mio padre, che negli anni venti il Distretto aveva censito<br />

tutta la forza richiamabile in caso di necessità, cerco allora<br />

di consultare i fogli matricolari <strong>del</strong>le classi tra il 1873 e<br />

il 1899, che comprendono la maggior parte dei volontari.<br />

Non sono più al Distretto ma all'Archivio di Stato.<br />

Anche qui la ricerca è infruttuosa perché i documenti, pur<br />

su modulo da foglio matricolare, sono solo un censimento<br />

<strong>del</strong>la forza eventualmente disponibile, secondo l'Arma<br />

in cui l'interessato aveva prestato servizio (nell'esercito<br />

austriaco o in quello italiano), senza altre indicazioni.<br />

Quando, <strong>del</strong>uso, mi congedo dal Direttore, dott. Cova,<br />

interviene il suo vice assicurando che dispongono anche<br />

<strong>del</strong> Bollettino Ufficiale <strong>del</strong> Ministero <strong>del</strong>la Guerra. Sono<br />

solo poche annate, dal 1922 al 1926, ma è materiale prezioso,<br />

che riguarda una parte notevole dei volontari giuliano-dalmati,<br />

e finalmente mi rendo conto quanto<br />

sarebbe utile disporne in modo più ampio. Oramai ho<br />

sfogliato quasi ottant'anni di Gazzette ma sono certo che<br />

ne mancano altri, che invece a noi risultano da vecchi<br />

tabulati <strong>del</strong>la Direzione <strong>del</strong> Tesoro concernenti gli assegni<br />

medaglia corrisposti, prevalentemente a superstiti <strong>del</strong><br />

Decorato.<br />

Decidiamo di fare ancora un tentativo al Distretto<br />

per vedere se davvero non sia possibile reperire almeno<br />

una parte dei Bollettini che ci occorrono. Forse la persona<br />

che avevamo contattato infruttuosamente in precedenza<br />

non era abbastanza informata. Esposto il nostro<br />

problema all'allora Comandante <strong>del</strong> Distretto Col.<br />

Luciano Monaco, disponibilissimo ad aiutarci, abbiamo<br />

la promessa di una risposta non appena avrà avuto le<br />

necessarie informazioni. Due giorni dopo mi segnala che<br />

hanno tutto dal 1920 in poi e che il materiale è a nostra<br />

disposizione.<br />

Non mi sembra vero! É la svolta lungamente attesa.<br />

Cominciamo così uno spoglio accelerato, perché<br />

siamo ancora in primavera ma a settembre il Distretto di<br />

Trieste verrà chiuso. Molto cortesemente il Col. Monaco si<br />

offre di chiedere al Distretto di Udine se dispongano dei<br />

Bollettini dal 1915 al 1919 che, al caso, potrebbero venire<br />

temporaneamente prestati a quello di Trieste, facilitandoci<br />

la ricerca. Risultato che a Udine non hanno detto<br />

materiale, ci suggerisce ancora di rivolgere la stessa<br />

richiesta alla Direzione <strong>del</strong>la Leva <strong>del</strong> Comando<br />

Regionale <strong>del</strong> Nord-Est di Padova, perché ci indichi presso<br />

quale Distretto tale documentazione sia disponibile.<br />

Per quanto dubbiosi. Per le difficoltà che potrebbero<br />

derivare dalla necessità di lavorare a lungo fuori sede,<br />

accogliamo il suggerimento chiedendo, senza molta speranza,<br />

che tale materiale sia messo a disposizione <strong>del</strong><br />

Distretto Militare di Trieste, qualora si ritenesse impossibile<br />

prestarlo a noi.<br />

La risposta tarda, e chiediamo l'appoggio <strong>del</strong> Gen.<br />

Zaro Comandante <strong>del</strong>le Truppe Trieste, che cortesemente<br />

assicura il suo intervento, e l'indomani ci viene consegnato<br />

un fax <strong>del</strong> Comando Regionale <strong>del</strong> Nord-Est di Padova<br />

contenente una copia <strong>del</strong>la risposta alla nostra richiesta<br />

(non ancora pervenutaci), in cui si precisa che il materiale<br />

è a nostra disposizione presso quel Comando e che possiamo<br />

venire a ritirarlo.<br />

IL NASTRO AZZURRO<br />

17<br />

Non ci sembra vero che le cose possano assumere un<br />

corso così favorevole, e prendiamo subito contatto con<br />

l'ufficio indicatoci. Ritorniamo così da Padova con cinque<br />

valige di Bollettini Ufficiali da esaminare durante l'estate.<br />

Purtroppo, pare che le nostre rosee previsioni debbano<br />

sfumare, perché due giorni dopo mi trovo all'ospedale<br />

con un'emiparesi. Fortunatamente il decorso è abbastanza<br />

favorevole e, dopo due mesi di degenza, posso<br />

recuperare la possibilità di muovermi e di continuare il<br />

lavoro ancora più celermente. Prima che capiti di peggio.<br />

Ormai, anche con il materiale ricavato, direttamente<br />

anche dai non molti decorati superstiti e dai familiari,<br />

particolarmente grazie all'incredibile dedizione e<br />

costanza <strong>del</strong> Presidente Delise, sempre presente ed attivo<br />

in sede a ricevere il pubblico, siamo a buon punto con<br />

la raccolta di dati anche se c'è sempre qualche cosina da<br />

aggiungere (molti dati personali vengono incessantemente<br />

ricavati dalle più disparate fonti, studi sull'irredentismo,<br />

pubblicazioni sui Caduti per cause di guerra,<br />

fortunosi contatti anche con lontani parenti di Decorati<br />

scomparsi – una motivazione è giunta persino dagli Stati<br />

Uniti – associazioni combattentistiche, ecc...) ed è l'ora di<br />

cominciare a dare forma concreta al nostro lavoro<br />

memorizzandolo sul computer nella forma definitiva in<br />

cui dovrà venire stampato.<br />

È un'avventura che dura quasi un anno e mezzo, un<br />

po' perché, partendo dagli appunti la forma si consolida<br />

ed affina via via che si procede, ed è, più volte, necessario<br />

aggiornare il lavoro già fatto per la necessaria uniformità,<br />

un po' anche per ripetuti guai al computer. La sua<br />

indisponibilità, per abbastanza lunghi periodi, mi fa perdere<br />

tempo prezioso. Perdo anche parte non trascurabile<br />

<strong>del</strong> lavoro, che devo rifare, ma, finalmente, si giunge<br />

anche al compimento <strong>del</strong>l'opera.<br />

A tal riguardo mi pare giusto rilevare che in un lavoro<br />

di questa mole, di tale ampiezza temporale e territoriale,<br />

nonché di così difficile ricerca, non si può mai raggiungere<br />

una completezza assoluta. Purtroppo, mancheranno<br />

certamente dei nomi e varie motivazioni, per cui<br />

chi fosse in possesso di questi dati è vivamente pregato<br />

di farceli pervenire. Non è da escludere, infatti, l'eventualità,<br />

come già verificatosi in altre Federazioni, di<br />

poter provvedere, fra qualche tempo, alla stampa di un<br />

supplemento.<br />

Al termine di questa grossa fatica, sento il dovere di<br />

ringraziare vivamente tutti quelli che ci hanno aiutali, in<br />

vario modo, a raggiungere il nostro obiettivo, come la<br />

sconosciuta impiegata <strong>del</strong> Poligrafico, la Libreria<br />

Nazionale Centrale, la dottoressa Pellino <strong>del</strong> Ministero di<br />

Grazia e Giustizia, il direttore <strong>del</strong>l'Archivio di Stato, dott.<br />

Cova ed il suo vice dott. Dorsi, la direttrice <strong>del</strong>la Biblioteca<br />

Civica di Trieste. dottoressa Rugliano, che mi ha premurosamente<br />

indirizzato al lavoro <strong>del</strong>la Salvi, il validissimo<br />

colonnello Monaco, il Comando <strong>del</strong>la Regione Militare<br />

Nord-Est, il dott. Ballarini <strong>del</strong>la Società di Studi Fiumani,<br />

l'avv. Oddone Talpo per quanto concerne la Dalmazia, la<br />

famiglia di Parenzo per i decorati di quella città e le mie<br />

preziose consulenti informatiche, mia nuora Luisa e mia<br />

figlia Rossana, senza l'aiuto <strong>del</strong>le quali sarei stato veramente<br />

nei guai. La seconda, poi, ancora una volta ha<br />

avuto il grande merito di essere anche una attenta, impareggiabile,<br />

correttrice di bozze. Ma più particolarmente<br />

devo ringraziare mia moglie, che ho tanto trascurato in<br />

questi cinque anni. Senza la sua comprensione e la sua<br />

pazienza non avrei potuto arrivare in fondo. Le devo<br />

quindi la promessa che non mi impegnerò più in lavori<br />

così totalmente assorbenti, come è stato questo.<br />

Almeno per qualche mese.<br />

Lionello Ferluga<br />

(socio <strong>del</strong>la Federazione di Trieste)

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