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Qui - Istituto del Nastro Azzurro

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Ma finalmente il Raggruppamento venne messo a<br />

disposizione <strong>del</strong> II° Corpo d'Armata americano, comandato<br />

dal Gen. Keyes, ed il 6 dicembre ebbe l'ordine di<br />

tenersi pronto ad "attaccare, prendere e mantenere<br />

Monte Lungo" sostenuto ai lati dalla 36° Divisione<br />

americana.<br />

All'alba <strong>del</strong>l'8 dicembre, ovattata di densa nebbia, i<br />

fanti <strong>del</strong> I° Battaglione <strong>del</strong> 67° balzavano con impeto<br />

all'attacco <strong>del</strong>le posizioni nemiche. Purtroppo, però, le<br />

informazioni date dai comandi americani non risultavano<br />

esatte e quel che è peggio l'azione di appoggio laterale<br />

da parte <strong>del</strong>la 36° Divisione americana venne a<br />

mancare; i fanti <strong>del</strong> 67° e i bersaglieri <strong>del</strong> LI° si trovarono<br />

così contro forze nemiche ben più consistenti <strong>del</strong><br />

previsto ed esposti al fuoco concentrico <strong>del</strong>le artiglierie<br />

germaniche.<br />

L'attacco fallì, i fanti e i bersaglieri dovettero ripiegare<br />

sulle posizioni di partenza lasciando sul terreno 47<br />

IL NASTRO AZZURRO<br />

Giorgio Anselmi: Classe 1915 - Ufficiale <strong>del</strong>l'Accademia Militare di Modena (77° Corso Allievi Ufficiali). Nel<br />

1943 era Aiutante Maggiore in Prima <strong>del</strong> 67° Reggimento Fanteria col grado di Capitano. Il 16 dicembre<br />

1943, giorno <strong>del</strong> secondo e vittorioso attacco alle postazioni nemiche, volontariamente si offri per prendere<br />

il comando <strong>del</strong> II° Battaglione <strong>del</strong> 67° Rgt. Fanteria rimasto vacante. Decorato con due Medaglie di Bronzo al<br />

Valor Militare.<br />

Nel 1946 col grado di Maggiore, lascia la carriera militare per dedicarsi all'attività forense.<br />

Attualmente è Presidente Onorario <strong>del</strong>l'Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d'Italia sez. di Ferrara.<br />

Il Tenente colonnello MBVM Giorgio Anselmi<br />

Presidente <strong>del</strong>la Federazione di Ferrara<br />

29<br />

morti di cui 4 ufficiali, 102 feriti di cui 9 ufficiali e 151<br />

dispersi. Ma non mancò il valore!<br />

Il Comandante <strong>del</strong>la 36° Div. Americana espresse il<br />

suo elogio per il "magnifico comportamento" <strong>del</strong>le<br />

truppe ed il nemico ne fu fortemente sorpreso. Ne<br />

fanno fede le parole di un ufficiale tedesco, reduce da<br />

Monte Lungo, al padre <strong>del</strong> caduto A.U.C. Cheleschi:<br />

"L'accanimento e l'eroismo <strong>del</strong> reparto italiano impiegato<br />

meravigliarono e sorpresero il comando tedesco<br />

non abituato da tempo ad una forma di combattimenti<br />

così strenua e valorosa. Si sono battuti da leoni! E<br />

quando potemmo rastrellare il terreno, riconoscemmo<br />

i caduti di truppa italiana… comprendemmo!".<br />

Qualificati uomini politici ebbero ad insorgere contro<br />

"lo stupido macello" ma un fante disse per tutti al<br />

Colonello Comandante: "Signor Colonello, noi torneremo<br />

lassù e nessuno ci farà tornare indietro".<br />

Venne così l'alba <strong>del</strong> 16 dicembre. Un'alba radiosa<br />

promessa di sicura vittoria. Ed invero fu un balzo, una<br />

corsa, una carica! A sera Montelungo era conquistato e<br />

saldamente presidiato da truppe italiane. La via per<br />

Cassino era finalmente aperta.<br />

Le nostre perdite <strong>del</strong>la giornata furono di 10 morti<br />

tutti ufficiali, 30 feriti e 8 dispersi. Quelle <strong>del</strong> nemico<br />

100 tra morti e feriti oltre a parecchi prigionieri.<br />

Tutti i comandanti alleati fecero pervenire il loro<br />

"più alto elogio", il Gen. Clark Comandante la V^<br />

Armata americana telegrafò: "Questa azione dimostra<br />

la determinazione dei soldati italiani a liberare il loro<br />

paese dalla dominazione tedesca, determinazione che<br />

può ben servire come esempio ai popoli oppressi<br />

d'Europa".<br />

E come riconoscimento di tanto valore nella successiva<br />

estate la bandiera <strong>del</strong> 67° entrava in Roma liberata<br />

insieme alle bandiere Alleate decorata <strong>del</strong>la<br />

Medaglia d'Oro al V.M.<br />

Questa la gloria purissima <strong>del</strong> "primo reggimento<br />

<strong>del</strong>la riscossa" che brilla sulle croci <strong>del</strong> cimitero di guerra<br />

di Montelungo sulla strada di Roma.<br />

Ma la capacità operativa ed il valore dimostrato dai<br />

fanti e dai bersaglieri <strong>del</strong> I° Reggimento Motorizzato<br />

consentirono allo S.M. Italiano di costituire successivamente<br />

5 gruppi di combattimento: Legnano, Cremona,<br />

Friuli, Folgore e Mantova che parteciparono a tutte le<br />

operazioni dal Volturno, al fronte adriatico, a Venezia<br />

col sacrificio tra morti, feriti e dispersi di 2713 uomini di<br />

cui 134 ufficiali.<br />

Ten. Col. Avv. Giorgio Anselmi<br />

(Presidente <strong>del</strong>la Federazione di Ferrara)

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