01.06.2013 Views

download - Urban

download - Urban

download - Urban

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Adottato da famigliole super-organizzate con tanto di<br />

grill e comitive di sudamericani con musica a palla, riflette<br />

nelle sue acque azzardati topless e vigorosi pettorali<br />

di tonici cinquantenni che ne circondano le sponde<br />

durante i finesettimana estivi. Dentro, barchette d’ogni<br />

foggia, lenti pedalò, ciambellati d’ogni età, canoe e kayak<br />

si contendono la rotta sotto l’attenta supervisione<br />

dei bagnini-sommozzatori pronti a ripescare l’improvvido<br />

fagocitatore di melanzane alla parmigiana che non ha<br />

rispettato le canoniche tre ore d’attesa.<br />

Un brulichio da riviera romagnola a 20 minuti da piazza<br />

Duomo che va diradandosi verso sera mentre si preparano<br />

gli stuzzichini per l’happy hour in previsione di una<br />

serata danzereccia sulle rive del piccolo bacino. È il momento<br />

magico della giornata − nella pace del tramonto −<br />

in cui il pelo dell’acqua torna a calmarsi, senza più un’increspatura<br />

che ne sciupi la superficie.<br />

Eppure ritmiche ondine tutto a un tratto segnalano la<br />

presenza di un’attività subacquea, le paperelle si scansano<br />

sui lati di quella che appare sempre più una scia<br />

tracciata da una sagoma indefinibile. Solo un tubo nero<br />

emerge davanti a un movimento sinuoso che sbiscia<br />

con fluida regolarità. Non può trattarsi di un pesce siluro<br />

perché il vigile pensiunat gli si sarebbe già messo<br />

alle calcagna... Tanto meno di un mostro primitivo alla<br />

Lochness, perché la Provincia di Milano lo avrebbe subito<br />

inserito tra le attrattive turistiche da non perdere.<br />

Forse allora potrebbe trattarsi di una sirena smarrita,<br />

come confermerebbe l’impressione di veder emergere di<br />

SOLO UN TUBO NERO EMERGE DAVANTI A UN MOVIMENTO SINUOSO CHE SBISCIA CON FLUIDA REGOLARITÀ<br />

tanto in tanto un lembo di pinna tra gli spruzzi.<br />

Ma la fantasia si deve arrestare davanti all’evidenza che<br />

si tratti piuttosto di uno dei rari praticanti una disciplina<br />

sportiva tra le meno diffuse e note. Pochi gli appassionati<br />

in Italia, pochi i fondi della federazione, tanta la<br />

fatica di nuotare per chilometri emulando le movenze<br />

di Aquaman o del delfino Clipper. Cinque chilometri<br />

andata e ritorno da una sponda all’altra, il pericolo maggiore<br />

quello di non essere scorti dalla pala di qualche<br />

vogatore lanciato a tutta birra: d’altra parte, il trucco<br />

per raggiungere risultati da record è quello di restare il<br />

più possibile con il corpo sotto il pelo dell’acqua, praticamente<br />

invisibili. “Questione di idrodinamica – spiega<br />

Sergio Stasi, il presidente dell’associazione PinnaVerde<br />

(contatti al numero 338-8479139) – perché paradossalmente<br />

un corpo completamente immerso crea flussi<br />

più regolari e puliti, consentendo di raggiungere velocità<br />

di tutto rispetto, anche il 20 o il 30% superori a quelle<br />

raggiunte dai nuotatori professionisti”.<br />

Tante le specialità escogitate da quando, praticamente<br />

in contemporanea con la nascita dell’Idroscalo, in varie<br />

parti del mondo si iniziavano a sperimentare appendici<br />

di vario genere da calzare per avere una spinta maggiore.<br />

L’evoluzione della specie pinnata ha visto il progresso<br />

dei materiali e delle tecniche, oltre alla diffusione<br />

di gare a livello internazionale, dove i russi la fanno<br />

sempre da padroni. Oggi per arrivare a indossare il megapinnone<br />

da gara è necessaria una lunga preparazione<br />

e l’umiltà di cominciare con le “classiche” da spiaggia.<br />

Solo con una pratica costante sarà possibile acquisire le<br />

movenze flessuose che permettono di confondersi con<br />

le specie che abitano il mondo sommerso, scordandosi<br />

per qualche momento – nel fruscio delle bolle d’aria – di<br />

appartenere alla razza bipede dei terragnoli. Magari si<br />

farà anche in tempo a unirsi alla comitiva di quelli dell’Idroscalo,<br />

che progettano di fare un salto su in Scozia<br />

per tuffarsi così camuffati nelle fredde acque del lago, alla<br />

ricerca di un incontro ravvicinato con il mitico Nessie.<br />

Sempre che non decida prima lui di provare l’emozione<br />

di un tuffo all’Idroscalo!<br />

URBAN 25

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!