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PRIMA&DOPO<br />
I’M PERFETTO<br />
06-45443474<br />
Minuscolo tanto da dilagare<br />
sul vicolo con i tavoli così<br />
stretti e intimi che sembra di<br />
stare nel corridoio di casa. Si<br />
entra e si scende e le salette<br />
quasi a incastro sono una più<br />
piccola dell’altra, come scatole<br />
cinesi. Aperitivi a tutte le ore<br />
con frittate, tartine, salumi<br />
e formaggi e lo stesso per i<br />
cocktail o un bicchiere di vino<br />
o anche solo una birra.<br />
Vicolo Cieco, 7<br />
Chiuso lunedì<br />
GRATTACHECCA L’URTO<br />
Un chiosco storico per le<br />
grattachecche a Roma: dal<br />
classico ghiaccio triturato<br />
aromatizzato con gli sciroppi,<br />
come quando qui c’era<br />
Nonna Gina negli anni ’40,<br />
oggi si è passati alle grattachecche<br />
alcoliche. Da provare<br />
quella alla vodka e pesca o<br />
quella alla batida di cocco.<br />
“L’aspirapolvere” è Cointreau<br />
e kalva, “Felicidad”, invece,<br />
vodka azzurra e sambuca.<br />
Via del Porto Fluviale<br />
Sempre aperto<br />
Q<br />
392-7356117<br />
Quaranta tipi di rum, esclusivamente<br />
agricoli, 40 di<br />
tequila, 50 whisky torbati,<br />
50 long drink e cocktail, 30<br />
tè, 30 infusi. Ma soprattutto<br />
200 chupitos, mini cocktail<br />
inventati in Spagna in questo<br />
piccolo locale su tre piani tutto<br />
divanetti e angoli raccolti<br />
nel cuore di Trastevere. In vendita<br />
anche magliette e felpe<br />
disegnate dal proprietario. Chi<br />
vuole sperimentare una degustazione<br />
di superalcolici può<br />
provare rum e whisky in abbinamento<br />
a frutta e a cioccolatini<br />
artigianali alla cannella o<br />
al peperoncino.<br />
Vicolo Moroni, 53<br />
Sempre aperto<br />
illustrazione: Alessandra Voltan<br />
MANGIARE & BERE | ROMA<br />
DI LAURA RUGGIERI<br />
A TESTACCIO AROMI E SAPORI<br />
DELL'ALTRO MEDITERRANEO<br />
La Palestina dietro<br />
l’angolo, a prezzi<br />
da non credere<br />
Tallusa è un piccolo villaggio<br />
della Cisgiordania vicino a<br />
Nablus, fitto di alberi di ulivo e<br />
di mandorli: “collina delle mandorle”,<br />
infatti, è il significato<br />
della parola. A Tallusa è nato<br />
Mofid Fares, due occhi nerissimi,<br />
un volto e un sorriso molto<br />
belli, ultimo di 11 figli. Lui lì è<br />
vissuto fino a 18 anni per poi<br />
venire in Italia. Una laurea in<br />
architettura a Venezia e ora il<br />
suo sogno appena diventato<br />
realtà: dal catering con piatti<br />
mediorientali a una taverna tutta<br />
sua, anzi da dividere con il suo<br />
amico di Roma, appassionato di<br />
vini, Gianni. Da un mese appena<br />
Tallusa – Sfizi mediterranei ha<br />
aperto nel cuore del quartiere<br />
Testaccio, da sempre territorio<br />
protetto per coda alla vaccinara<br />
e rigatoni con la pajata ma sempre<br />
più ormai ad alta concentrazione<br />
di ristoranti modaioli<br />
e lounge bar. Tallusa, da fuori,<br />
assomiglia a una “fraschetta”<br />
d’altri tempi, qualche tavolo di<br />
legno sul marciapiede, le porte<br />
sempre aperte sulla strada, la<br />
gente fuori a bere e chiacchierare<br />
fino a tardi. Entri e i primi<br />
profumi speziati ti sorprendono,<br />
lo spiedo del kebab ti fa pensare<br />
all’ultimo dei take away multietnici.<br />
Invece no, siamo nella<br />
locanda di Mofid, appunto, un<br />
locale così accogliente e amico<br />
che già nel quartiere è diventato<br />
una sorta di casa della Palestina.<br />
Chi riesce ancora a inventarsi<br />
qualcosa nell’universo super<br />
collaudato delle pizze merita<br />
comunque una lode, tanto più<br />
se l’invenzione è pure buona<br />
e divertente. A buon mercato<br />
per giunta, il che non guasta.<br />
È il caso di Acqua e Farina, nel<br />
punto nevralgico della movida<br />
testaccina con tanto di dehor<br />
sul mattatoio e sala nel cuore<br />
del Monte dei Cocci. Quando<br />
tutti fanno a gara nello sfornare<br />
pizze sempre più ad ampio<br />
diametro, qui ne arrivano in<br />
tavola quasi in miniatura: niente<br />
Molto frequentato, a cominciare<br />
dagli studenti della facoltà di<br />
architettura lì vicina o dell’Istituto<br />
di Design che ci vanno per<br />
pranzo o per merenda quando<br />
trovano anche la pizza. La sera<br />
qui si fanno i masa, i tanti assaggi<br />
propri della tradizione mediorientale:<br />
e allora ecco l’hummus,<br />
il mutabal, una crema di<br />
melanzane o la kussa, crema di<br />
zucchine da mangiare con le piccole<br />
pita calde. E poi il tabbuleh,<br />
l’insalata di yogurt, cetrioli, pinoli,<br />
uvetta e menta. Tanti i tipi di<br />
riso, quello basmati con zafferano,<br />
quello nero con pinoli e albicocca.<br />
Mofid dalla cucina arriva<br />
a tavola e ti racconta di quando<br />
è andato in Tunisia a ordinare<br />
le grandi maioliche a parete<br />
che fanno tanto mediterraneo,<br />
oppure dei tanti tipi di spiedini<br />
paura, anche i prezzi lo sono...<br />
Il bello è prenderne più d’una,<br />
cambiare gusti, divertirsi tra i<br />
sapori. Per esempio, la Melina,<br />
lattuga, mela verde, feta, noci<br />
e miele. Stufi, comunque, della<br />
solita pizza prendete i canottini<br />
oppure gli strufolini o le<br />
ciambelline: una pasta leggera,<br />
appena croccante e friabile ripiena<br />
di mozzarella, verdure e<br />
prosciutto, oppure gorgonzola<br />
e radicchio, taleggio e mortadella,<br />
a forma di fazzoletto<br />
ripiegato, arrotolato come fossero<br />
cannelloni o a ciambella.<br />
shish: i mashwi, con le interiora,<br />
oppure quelli di pollo con curry<br />
e salsa piccante, i tawook. Per<br />
chi ama il classico ogni sera ci<br />
sono tipi diversi di cous cous<br />
e poi falafel e keftà. Mentre lo<br />
shawarma continua a girare sullo<br />
spiedo, ordinate la birra palestinese<br />
Taiba, che ha appena vinto<br />
un premio internazionale per le<br />
migliori birre, e vini arrivati da<br />
Betlemme e Nazareth. Per finire<br />
ci sono i dolcetti di Nablus, molto<br />
miele e gusti diversi: pistacchio,<br />
cocco e datteri. Last but<br />
not least i prezzi, eccezionali: 5<br />
euro tutti i piatti vegetariani e 6<br />
quelli con la carne.<br />
TALLUSA − SFIZI MEDITERRANEI<br />
via B. Franklin, 11<br />
tel. 06-57250528<br />
sempre aperto<br />
NEL TEMPIO DELLA PIZZA ERETICA<br />
In miniatura, magari guarnita con mele, feta o miele: proprio non è la solita pizza!<br />
E poi qualche assaggio dalla<br />
cucina, come il piccolo sformato<br />
di melanzane o quello di<br />
zucchine, provola e speck. Ma<br />
il must del locale sono le patate<br />
al cartoccio che a vederle<br />
sembrano un crostino con vari<br />
condimenti. Per dessert non<br />
potevano mancare ancora una<br />
volta gli strufolini, soprattutto i<br />
tanti a base di Nutella.<br />
ACQUA E FARINA<br />
piazza O. Giustiniani, 2<br />
tel. 06-5741382<br />
sempre aperto<br />
illustrazione: Alessandra Voltan<br />
NELLA NATURA OLTRE LE MURA<br />
In riva al mare, in collina, sul ciglio del lago: basta varcare di poco i confini dell’Urbe e lo stomaco si spalanca<br />
ROMOLO AL PORTO<br />
06-9844079<br />
Nei 100 metri del lungo porto di<br />
Anzio si concentra il meglio della<br />
cucina di mare del centro Italia:<br />
Romolo è la vetrina per eccellenza<br />
con vista Tirreno, molto amato<br />
dai vip. La star però è Walter<br />
Regolanti, vero mattatore del pesce,<br />
soprattutto quello cosiddetto<br />
“dimenticato”, al quale dà un bel<br />
tocco modaiolo abbinandolo a<br />
prodotti intriganti come la fregola<br />
o il cous cous, i pomodorini secchi<br />
di Favignana o una marmellata<br />
di limoni di Sorrento. Ricette<br />
povere e colte al tempo stesso. E<br />
allora eccolo che si divide tra un<br />
tocco di estrosità in cucina con<br />
incursioni ai fornelli e il servizio<br />
all’insegna della sua esuberanza.<br />
Una girandola pirotecnica di antipasti<br />
e di abbinamenti di fantasia:<br />
sciabola su millefoglie di pane<br />
carasau e pinoli, lasagnetta di<br />
pesce bandiera con melanzana<br />
e mozzarella di bufala, marmora<br />
con i pistacchi del Bronte, tartare<br />
di calamaretto al tabasco, l’unico<br />
boccone di patata, gambero rosso,<br />
finocchietto e bottarga della<br />
casa. Quando i merluzzi sono<br />
pieni di uova, con il fegato, invece,<br />
fa un patè sfumato con passito<br />
di Pantelleria. Per i dolci, reminiscenze<br />
della scuola Ducasse.<br />
Sui 55 euro, ma li vale tutti.<br />
Via Porto Innocenziano, 19<br />
Anzio<br />
Chiuso mercoledì<br />
CASTELLI MINIMAL CHIC<br />
Superata la selva di fettuccine e abbacchi, arrivi ad Albano, dove ad accoglierti c’è un flan di spada e broccoli<br />
C’è tutta la passione per l’architettura,<br />
per la ricerca sugli<br />
spazi e le atmosfere di Andrea<br />
e quella per i sapori e la cucina<br />
di Claudio, in questo ristorante<br />
che non ti aspetteresti nel cuore<br />
dei castelli romani. I due fratelli<br />
Carfagna ti sorprendono da<br />
subito perché laddove è stato<br />
da sempre il regno di fettuccine<br />
e porchetta, abbacchio e vino<br />
sfuso, grandi saloni per banchetti<br />
e rumore di sottofondo,<br />
hanno creato uno spazio tutto<br />
da scoprire, affascinante e denso<br />
di citazioni intriganti.<br />
Siamo in un palazzo del ’300,<br />
chissà forse il fienile di un antico<br />
convento di clausura: pietra<br />
e design, superfici in marmo<br />
poroso e inserti grezzi, tavoli ricoperti<br />
di lino, vetrine in pietra<br />
con una teoria di bicchieri fonte<br />
di luce. Molto bello l’inserto a<br />
mosaico di vetri e specchi che<br />
amplificano il gioco di spazi e<br />
riflettono l’effetto di luce dato<br />
dai grandi cerchi d’oro al centro<br />
del soffitto.<br />
Suggestione e un certo azzardo<br />
(anche considerando che<br />
Claudio è giovanissimo e autodidatta)<br />
la ritroviamo anche<br />
a tavola, dove magari le danze<br />
si aprono con una carrellata di<br />
crudi di mare oppure con un<br />
flan di spada e broccoli e poi<br />
si passa alle paste tutte fatte a<br />
mano da Claudio così come il<br />
pane e i dolci. Non perdetevi il<br />
raviolo di rana pescatrice e nero<br />
di seppia su vellutata di rape<br />
rosse, fatti in casa perfino gli<br />
spaghetti, con fonduta di cacio<br />
e pepe. La quiche di manzo<br />
e cinta senese o il trancio di<br />
ombrina in cartoccio di alloro<br />
si spingono molto oltre la tradizione<br />
locale laddove pochi da<br />
queste parti si erano avventurati.<br />
Molto estivi sia lo spumone<br />
di limone profumato al basilico<br />
sia il millefoglie di anguria, solo<br />
alcune citazioni da una carta dei<br />
dessert ancora una volta intrigante.<br />
Mai oltre i 40 euro.<br />
LA GALLERIA DI SOPRA<br />
Albano<br />
via L. Murialdo, 9<br />
tel. 06-9322791<br />
chiuso lunedì<br />
Un’enoteca per amico<br />
68 URBAN URBAN 69<br />
BAFFO<br />
06-6678068<br />
Siete nel regno della carne,<br />
quella vera, nostrana e succulenta<br />
e di baffi da record, quelli<br />
di Enzo Iacovacci. Tanto per capirci,<br />
niente asado o spiedoni<br />
argentini ma neanche filetti al<br />
pepe verde. Qui è la bisteccona<br />
a farla da padrona, scelta personalmente<br />
al banco frigorifero<br />
dove si viene rigorosamente<br />
chiamati con un numeretto in<br />
base all’arrivo. Decisi il taglio e<br />
la cottura, non resta che attendere<br />
al tavolo, magari davanti<br />
a un piatto di penne all’arrabbiata<br />
o di fettuccine, tutt’al più<br />
cicoria e broccoletti ripassati.<br />
Non c’è molto altro perché<br />
il pezzo forte è in cottura e<br />
quando arriva capirete perché<br />
merita tenersi leggeri, prima…<br />
Anche il locale è da sempre un<br />
capolavoro di verace “rudezza”,<br />
icona pop di una trattoria<br />
romana anni ’60. Siamo nella<br />
campagna di Maccarese a due<br />
passi dal mare, anche se del<br />
pesce ovviamente qui non arriva<br />
neanche l’odore. Si entra in<br />
uno stanzone-bar, poi si passa<br />
in trattoria dove a parete trovate<br />
più di dieci schermi televisivi,<br />
luci al neon e ovviamente<br />
tanta caciara… e, credeteci,<br />
merita!<br />
Via della Muratella, 627<br />
Maccarese<br />
Chiuso martedì<br />
GROTTA AZZURRA<br />
06-9999420<br />
In una delle zone più belle della<br />
Tuscia romana, incassato tra i<br />
monti giace il lago di Bracciano,<br />
tra i più puliti d’Europa: scorci<br />
suggestivi, angoli di verde intenso<br />
che arrivano a specchiarsi<br />
sull’acqua di un blu profondo,<br />
piccoli borghi come quello di<br />
Trevignano. Dopo aver magari<br />
surfato al Club 3V fermatevi alla<br />
Grotta Azzurra, dove lo sguardo<br />
arriva ad abbracciare l’altra<br />
sponda. Una varietà incredibile<br />
di pesci di lago che cambiano in<br />
base al pescato, in abbinamento<br />
a verdure, agrumi e profumi di<br />
erbe selvatiche. Tagliolini zucchine<br />
e persico reale, per esempio,<br />
o il luccio, invece, molto<br />
buono cucinato spezzato al tegame<br />
con vino rosso. Una prelibatezza<br />
anche il brodo di luccio<br />
o la zuppa di tinca. Sfiziose le<br />
polpette di lago. Una raffinatezza<br />
i piccolissimi gamberetti pescati<br />
con il retino e fritti dorati.<br />
Insomma, qui si tratta di puro<br />
artigianato gastronomico. Se poi<br />
volete dilettarvi con la pesca,<br />
basta una semplice canna seduti<br />
sulle sponde oppure si può navigare<br />
godendosi il silenzio e la<br />
tranquillità del lago, dove peraltro<br />
è stata vietata la navigazione<br />
a motore.<br />
Piazza Vittorio Emanuele, 18<br />
Trevignano<br />
Chiuso martedì<br />
illustrazione: Alessandra Voltan<br />
OSTERIA DI SAN CESARIO<br />
06-9587950<br />
Un giardino dove fermarsi a<br />
lungo a tavola seduti sotto<br />
un ciliegio: qui, se mai l’avete<br />
persa o forse solo mai coltivata,<br />
recupererete una passione<br />
intensa per la cucina romana.<br />
Non si tratta di una trattoria di<br />
nuova generazione, ma della<br />
migliore e più autentica eccellenza<br />
firmata da Anna Dente,<br />
personaggio tanto ai fornelli<br />
che quando si presenta in sala.<br />
Basta poco per capire che cosa<br />
vi aspetta: puntarelle aglio, alici<br />
e guanciale croccante sono solo<br />
l’inizio, le “scrocchiarelle” fatte<br />
a mano col sugo bianco di castrato<br />
già vi rivelano che siete<br />
capitati proprio bene, l’amatriciana<br />
è da lode e così via.<br />
Le animelle, delicatissime e tenere<br />
– quelle fritte una delizia – le<br />
frittelle di baccalà con crema di<br />
ceci un piacere.<br />
Anna se non la fermate va<br />
avanti a oltranza stordendovi<br />
con bontà come solo la bisnonna<br />
trasteverina forse avrebbe<br />
potuto raccontarvi mai immaginando<br />
che un giorno al sushi<br />
avreste preferito la pajata…<br />
E magari spendendo anche<br />
meno, comunque intorno ai 35<br />
euro.<br />
Via Corridoni, 60<br />
San Cesareo<br />
Chiuso domenica sera<br />
e lunedì<br />
ROSSO&BIANCO<br />
È un indirizzo storico per<br />
gli amanti del genere alcolico<br />
l’enoteca di Farshid<br />
Nourai, probabilmente uno<br />
dei primi a fare della cultura<br />
del bere anche l’occasione<br />
per frequentare un bel<br />
locale fitto di scaffali, dove<br />
poter ovviamente comprare<br />
una bottiglia da gustare a<br />
casa o sul posto (d’estate<br />
anche all’aperto), spesso<br />
insieme a Farshid, che te ne<br />
racconta e spiega ogni segreto<br />
e meraviglia. Magari<br />
di annate cult, ormai introvabili<br />
se non nella cantina<br />
della memoria da dove i<br />
“grandi” escono solo per<br />
occasioni molto speciali. E<br />
allora si tratta di feste, degustazioni<br />
per pochi eletti,<br />
lunghe notti conviviali per<br />
selezionatissimi gruppi di<br />
enofili appassionati.<br />
Non temete però, gli eventi<br />
non sono solo così proibitivi,<br />
molto spesso arrivano<br />
produttori e cantinieri<br />
aperti e ciarlieri oppure<br />
maestri degustatori ai quali<br />
affidarsi per scoprire anche<br />
da principianti le meraviglie<br />
di un mondo che se abbinato<br />
al food riserva ancora<br />
più emozioni. Ed ecco arrivare<br />
in tavola, per esempio,<br />
una straordinaria selezione<br />
di formaggi da grande artigianato<br />
caseario oppure<br />
il gran piatto di mare con<br />
ogni ben di Dio ittico e poi<br />
zuppe, carni e tanti dolci<br />
home made.<br />
Una nota di merito sono i<br />
prezzi, contenuti e corretti<br />
anche nel caso vogliate<br />
concedervi una bottiglia<br />
eccezionale.<br />
SEMIDIVINO<br />
via Alessandria, 230<br />
tel. 06-44250795<br />
chiuso sabato a pranzo<br />
e domenica