Gds_2 Anno 2011 - Ordine Regionale dei Geologi di Sicilia
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Fig. 7. Esempio<br />
<strong>di</strong> raggruppamento e<br />
plotting <strong>di</strong> curve TDEM<br />
omologhe per un gruppo<br />
<strong>di</strong> sondaggi vicini, in<strong>di</strong>cati<br />
con l’ovale rosso nella<br />
mappa in alto a sinistra.<br />
I sondaggi sono stati<br />
invertiti utilizzando la stessa<br />
modellistica iniziale.<br />
<strong>di</strong> famiglie <strong>di</strong> segnali simili. Per realizzare tale intento<br />
si è proceduto rappresentando tutte le curve resistività<br />
apparente / tempo <strong>di</strong> ciascun sondaggio nello stesso<br />
grafico bilogaritmico in modo da in<strong>di</strong>viduare e raggruppare<br />
i sondaggi per famiglie <strong>di</strong> curve omologhe.<br />
Una volta effettuato il plot <strong>di</strong> tutte le curve nel medesimo<br />
grafico a <strong>di</strong>spersione, queste sono state raggruppate<br />
in categorie che presentassero un andamento simile<br />
nella porzione me<strong>di</strong>a e finale, in quanto per la porzione<br />
iniziale si è tenuto conto <strong>di</strong> una maggiore variabilità<br />
superficiale della resistività del sottosuolo (Fig. 7).<br />
La fase successiva è consistita nel riconoscimento e<br />
nell’eliminazione <strong>di</strong> valori <strong>di</strong> resistività anomali,<br />
riscontrabili in massima parte per i tempi iniziali e in<br />
taluni casi anche per i tempi finali.<br />
Il segnale della singola acquisizione è stato rappresentato<br />
sia come resistività apparente sia come potenziale<br />
in funzione del tempo d’acquisizione, per riconoscere<br />
in fase preliminare e da un punto <strong>di</strong> vista qualitativo<br />
il comportamento del mezzo indagato in risposta<br />
alla sollecitazione del campo primario generato e<br />
laddove fosse stato necessario è stato effettuato uno<br />
smoothing sui dati.<br />
5.3. Inversione <strong>dei</strong> dati<br />
Dopo aver ottenuto gruppi <strong>di</strong> segnali simili, si è<br />
passati all’inversione <strong>di</strong> ciascun sondaggio con modellistiche<br />
a strati piani paralleli (analoghe a quelle usate<br />
per i sondaggi elettrici verticali).<br />
La parametrizzazione del modello iniziale per l’inversione<br />
è stata eseguita a partire da dati acquisiti in<br />
zone vicine se non ad<strong>di</strong>rittura coincidenti, laddove <strong>di</strong>s-<br />
g<strong>di</strong>S<br />
2 • <strong>2011</strong><br />
maggio-agosto<br />
ponibili, acquisiti attraverso altre metodologie geofisiche<br />
all’interno del medesimo progetto <strong>di</strong> ricerca. In<br />
particolare per i sondaggi della sezione B-B’ (fig. 4)<br />
sono stati usati come informazioni a priori gli orizzonti<br />
<strong>di</strong> strato ottenuti dall’inversione <strong>di</strong> dati Multichannel<br />
Analysis Surface Waves o MASW (Park et al., 1997)<br />
acquisiti nella parte più vicina alla costa della sezione,<br />
per una copertura <strong>di</strong> circa 1000 m.<br />
Tale tecnica permette la restituzione <strong>di</strong> un modello<br />
mono<strong>di</strong>mensionale che rappresenti la <strong>di</strong>stribuzione<br />
verticale <strong>di</strong> velocità <strong>di</strong> propagazione delle onde S.<br />
A partire da segnali sismici <strong>di</strong> onde <strong>di</strong> superficie,<br />
acquisiti con un sismografo a 24 canali ed inter<strong>di</strong>stanza<br />
tra i centri <strong>dei</strong> vari sten<strong>di</strong>menti pari a 48 m e <strong>di</strong>sposti<br />
linearmente, è stato ottenuto un modello bi<strong>di</strong>mensionale<br />
interpolando con una funzione polinomiale<br />
cubica lungo la <strong>di</strong>rezione del profilo cumulato, le profon<strong>di</strong>tà<br />
<strong>dei</strong> limiti <strong>di</strong> strato calcolati.<br />
La variazione laterale degli spessori stratigrafici del<br />
modello 2D <strong>di</strong> velocità sismiche così realizzato è stata<br />
utilizzata come vincolo dell’inversione <strong>dei</strong> dati <strong>di</strong><br />
tomografia elettrica 2D (2D-ERT) acquisiti anch’essi<br />
nella parte più costiera della sezione BB’.<br />
Quattro tomografie elettriche 2D (eseguite tutte<br />
nelle zone più costiere <strong>dei</strong> profili, fig. 4) hanno permesso<br />
a loro volta <strong>di</strong> ricavare una <strong>di</strong>stribuzione bi<strong>di</strong>mensionale<br />
<strong>di</strong> resistività <strong>di</strong> elevato dettaglio, in coincidenza<br />
con le zone maggiormente interessata dall’intrusione<br />
marina. Anche le sezioni ERT hanno permesso<br />
<strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare le profon<strong>di</strong>tà delle principali variazioni<br />
stratigrafiche <strong>di</strong> resistività elettrica che sono servite<br />
da ulteriore vincolo per i parametri <strong>di</strong> inversione<br />
<strong>dei</strong> dati TDEM.<br />
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