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Gds_2 Anno 2011 - Ordine Regionale dei Geologi di Sicilia

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presenta andamento e valori simili. La porzione superficiale<br />

mostra un andamento analogo ma con valori <strong>di</strong><br />

resistività sostanzialmente <strong>di</strong>versi: tale <strong>di</strong>fferenza è<br />

legata al maggior potere risolvente del metodo ERT<br />

rispetto al metodo TDEM contrapposto alla maggiore<br />

profon<strong>di</strong>tà d’indagine <strong>di</strong> quest’ultimo metodo rispetto<br />

al metodo ERT. Di conseguenza in superficie gli elevati<br />

gra<strong>di</strong>enti <strong>di</strong> resistività non vengono bene rappresentati<br />

dai modelli elettromagnetici, laddove al contrario,<br />

vengono ben risolti con il metodo ERT.<br />

Nella porzione profonda è inoltre possibile riconoscere<br />

un leggero aumento della resistività in corrispondenza<br />

dell’intervallo compreso tra -25 m e -35 m s.l.m.<br />

Tale <strong>di</strong>fferenza è geologicamente riconducibile ad una<br />

variazione litologica in corrispondenza del basamento<br />

dell’acquifero, rappresentato dalla transizione dalle<br />

calcareniti alle marne argillose.<br />

Dai valori <strong>di</strong> resistività osservati, che per l’acquifero<br />

si mantengono inferiori a 2 Ωm fino a circa 1400 m<br />

dalla costa, si vede come il cuneo <strong>di</strong> intrusione salina<br />

si spinga fino a questa <strong>di</strong>stanza.<br />

7.3. Tomografie elettriche time-lapse<br />

L’ultima fase della ricerca ha previsto la ripetizione<br />

<strong>di</strong> quattro tomografie elettriche a cadenza stagionale in<br />

una porzione centrale ridotta della sezione B-B’’, finalizzate<br />

al monitoraggio dell’evoluzione stagionale dell’acquifero<br />

nella parte più costiera (De Franco et al. 2009).<br />

L’inversione time-lapse è stata compiuta usando<br />

una tecnica <strong>di</strong> joint inversion che utilizza il modello<br />

inverso ottenuto dal primo dataset come modello ini-<br />

28<br />

ziale <strong>di</strong> riferimento in modo da vincolare le inversioni<br />

<strong>dei</strong> dataset successivi (Loke, 1999).<br />

Nel caso <strong>di</strong> un acquifero interessato da intrusione<br />

marina, la variazione <strong>di</strong> resistività misurata può essere<br />

causata sia dalla variazione del contenuto <strong>di</strong> sali nell’acqua,<br />

sia dalla variazione del contenuto d’acqua nei<br />

pori della roccia. In genere quando esiste un’interazione<br />

tra acqua dolce e acqua <strong>di</strong> mare alla variazione <strong>di</strong><br />

resistività concorrono entrambe le cause. Se non abbiamo<br />

ulteriori informazioni in<strong>di</strong>pendenti possiamo fare,<br />

semplificando, due ipotesi limite: nella prima ipotesi si<br />

assume che la saturazione idrica sia costante nel tempo<br />

e vari soltanto il contenuto <strong>di</strong> salinità. Questa variazione<br />

può essere facilmente ricavata dal rapporto ρ 2/ρ 1;<br />

nella seconda ipotesi si assume che il contenuto salino<br />

sia costante mentre la saturazione idrica <strong>di</strong>minuisce<br />

localmente nel tempo. In questo caso è possibile valutare<br />

il fattore <strong>di</strong> saturazione S w derivandolo dalla (3),<br />

secondo Keller e Frischknecht (1966).<br />

Osservando le inversioni vincolate (limitate alla<br />

probabile porzione calcarenitica) ottenute acquisendo a<br />

cadenza stagionale nel 2010 (fig. 13), risulta evidente<br />

un aumento della resistività da marzo a giugno, seguito<br />

da una <strong>di</strong>minuzione da giugno a settembre e da piccole<br />

variazioni a <strong>di</strong>cembre.<br />

Se supponessimo che la saturazione si mantenga<br />

grossomodo invariata (ipotesi in verità poco realistica,<br />

soprattutto per la parte più superficiale dell’acquifero)<br />

dal rapporto <strong>di</strong> resistività potremmo stimare la variazione<br />

<strong>di</strong> salinità. In questo caso al forte aumento <strong>di</strong><br />

resistività nell’acquifero da marzo a giugno dovrebbe<br />

corrispondere una poco realistica <strong>di</strong>minuzione <strong>di</strong> sali-<br />

Fig. 13. Tomografie<br />

elettriche time-lapse<br />

eseguite nel 2010, a cadenza<br />

stagionale, nella parte<br />

centrale della linea B-B’’.<br />

2 • <strong>2011</strong><br />

maggio-agosto<br />

g<strong>di</strong>S

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