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sorte nella città mariana nel 2003, a<br />
seguito dell’entrata in vigore della legge<br />
149/01 che, a partire dal gennaio<br />
2001, ha previsto la chiusura degli<br />
orfanotrofi, il dibattito è entrato nel<br />
vivo. «La legge permette l’aborto - ha<br />
esclamato l’Arcivescovo Liberati - ma<br />
noi ci ribelliamo, noi “siamo nati per<br />
educare”, la nostra missione è quella<br />
di accogliere la vita nel suo momento<br />
nascente per portarla avanti fino e oltre<br />
il 18° anno d’età». E poi, ancora, il<br />
Presule pompeiano ha sottolineato come<br />
la Chiesa di Pompei, adeguandosi<br />
alle normative vigenti in materia di accoglienza,<br />
abbia creato strutture ‘ad<br />
hoc’ che potessero offrire sostegno<br />
e un valido aiuto alle categorie più indifese,<br />
come donne e bambini, non<br />
dimenticando però anche immigrati ed<br />
anziani, spesso vittime di isolamento ed<br />
emarginazione.<br />
Durante il confronto, inoltre, sono stati<br />
esaminati anche gli allarmanti dati<br />
statistici sull’enorme numero di minori<br />
abbandonati e sulla drammatica<br />
cifra di aborti praticati in Europa. Da<br />
qui, l’accorato appello ad una tenace<br />
difesa dei bambini, anche di “quelli<br />
non nati”, dell’On. Carlo Casini. «Se si<br />
parla di accoglienza - ha esclamato il<br />
Presidente Nazionale del Movimento<br />
per la Vita - bisogna farlo in tutte le sue<br />
forme, perché la forma più terribile<br />
di abbandono è l’uccisione, l’aborto!<br />
Per questo bisogna in primo luogo<br />
accogliere la madre e la famiglia, perché<br />
è la mamma abbandonata che abbandona!».<br />
Dunque, un invito a far sì<br />
che venga rimosso il principale fattore<br />
di abbandono: la solitudine.<br />
Importante, però, come ha sottolineato<br />
la Dott.ssa Luciana Izzo, è anche accogliere<br />
i minori in strutture che sappiano<br />
adeguarsi alle mutate esigenze sociali,<br />
alle nuove povertà, senza correre il<br />
rischio di isolarli in strutture chiuse e<br />
prive di qualsiasi rapporto con le istituzioni<br />
o le famiglie stesse. «Ciascun minore<br />
- ha ribadito più volte la Izzo - ha<br />
innanzitutto diritto alla sua famiglia e le<br />
strutture di accoglienza non devono<br />
sostituirsi agli affetti familiari, anzi devono<br />
essere il tramite attraverso cui il<br />
minore abbandonato o allontanato dalla<br />
sua famiglia, riprenda contatto con i<br />
suoi genitori, che, in tal modo, vengono<br />
anche responsabilizzati».<br />
Con tale considerazione, il Procuratore<br />
della Repubblica presso il Tribunale per<br />
i Minorenni di Napoli, ha inteso chiaramente<br />
lodare Pompei che, con le sue<br />
“comunità”, sta assolvendo in maniera<br />
ottimale agli obiettivi che la legge<br />
149/01 si è prefissata, con particolare<br />
riguardo al reinserimento dei minori nel<br />
tessuto sociale.<br />
Oggi, infatti, nella città mariana, sono<br />
attive numerose comunità a carattere<br />
residenziale e semiresidenziale che,<br />
pur col mutare delle formule di accoglienza,<br />
continuano l’opera cominciata<br />
alla fine dell’Ottocento dal Beato<br />
Bartolo Longo. Strutture come “Casa<br />
Emanuel”, per gestanti, madri e bam-<br />
Pompei, una Vita per la Vita<br />
bini, la Casa Famiglia “Giardino del<br />
Sorriso”, che ospita bambini dai 4 ai 10<br />
anni, i Centri Diurni Polifunzionali “Crescere<br />
Insieme” e “Bartolo Longo”, il<br />
“Gruppo Appartamento”, per l’accoglienza<br />
residenziale delle giovani prossime<br />
ai 18 anni o già maggiorenni in<br />
attesa di completare gli studi universitari,<br />
le sedi del “Centro di Aiuto alla<br />
Vita” e del “Centro di Ascolto Myriam”,<br />
aperto all’accoglienza, all’informazione,<br />
all’orientamento e all’accompagnamento<br />
di persone afflitte da varie<br />
emergenze sociali, con particolare<br />
attenzione alle necessità delle donne<br />
immigrate. Ad esse, il merito di aver<br />
operato affinché non si venisse a creare<br />
un distacco dalla tradizionale opera di<br />
accoglienza.<br />
Il Rosario e la Nuova Pompei<br />
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Anno 125 - N. 2 - 2009 [69]