01.06.2013 Views

Molecole d'acqua - Hera Ragazzi

Molecole d'acqua - Hera Ragazzi

Molecole d'acqua - Hera Ragazzi

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

14<br />

L’acqua in natura<br />

Non tutti i chiari presenti in Pialassa sono ad acque salmastre. Quelli più prossimi alla<br />

Pineta S. Vitale sono mantenuti rigorosamente ad acqua dolce, per preservare la salute dei<br />

pini, che mal sopportano la salinità dei suoli. Le acque più dolci risultano essere pertanto<br />

quelle del Chiaro del Comune, (mediamente la concentrazione dei cloruri è < a 3000 mg/l<br />

3 o /OO), le più salate, quelle dei chiari più prossimi ai canali che immettono acqua marina in<br />

pialassa con concentrazioni di NaCl di poco inferiori a 20000 mg/l (20 o /OO).<br />

Tutte le zone umide sono ricche di faune e flore interessanti dal punto di vista naturalistico-conservazionistico.<br />

Non infrequenti sono i fenicotteri rosa nelle saline di Cervia, il<br />

mignattino piombato nelle pialasse, il marangone minore a Punte Alberete, la moretta<br />

tabaccata nella Valle della Canna, le ninfee, il morso di rana, l’utricularia nelle acque dolci<br />

e l’astro settembrino negli ambienti salsi; e l’elenco potrebbe continuare.<br />

I corsi d’acqua<br />

I fiumi e i torrenti sono senza dubbio elementi fra i più significativi del paesaggio terrestre<br />

e, anche se l’acqua che vi scorre è una minima quantità di quella esistente sulla Terra, la<br />

loro importanza nell’economia del pianeta è grandissima.<br />

Le acque correnti, infatti, sono fra i più attivi agenti modificatori della crosta terrestre con<br />

la loro azione erosiva, di trasporto e di deposito del materiale eroso.<br />

Contribuiscono inoltre a ridistribuire l’umidità e le sostanze solubili, fra cui i nutrienti<br />

inorganici e le sostanze organiche disciolti, che convogliano ai laghi e al mare.<br />

I fiumi della Romagna, Santerno, Senio, Lamone, Montone, Rabbi, Ronco, Savio e tratto<br />

terminale del Marecchia, corrono circa paralleli fra loro nei fondovalle, propagandosi verso<br />

la pianura con direzione N-NE.<br />

I bacini idrografici sono separati da contrafforti che si staccano a spina di pesce dalla<br />

dorsale appenninica principale. I fiumi principali presentano lunghezza variabile, compresa<br />

fra i 70 e i 100 km circa, nascono da quote situate intorno ai 900-1200 m, in genere<br />

alimentati da diverse piccole sorgenti. Tutti i corsi d’acqua hanno carattere torrentizio,<br />

sono in piccola parte alimentati dalle sorgenti; l’acqua che scorre proviene soprattutto<br />

dalle precipitazioni atmosferiche, discontinue<br />

e imprevedibili, che determinano la<br />

portata variabile, con forti magre nei mesi<br />

estivi, da metà luglio fino alla fine di settembre<br />

e oltre. Le minori precipitazioni si<br />

hanno, infatti, nei mesi di luglio e agosto,<br />

mentre le massime si verificano nei mesi<br />

autunnali.<br />

Si ricorda che la portata è il volume di acqua<br />

che passa attraverso una sezione perpendicolare<br />

alla direzione della corrente nell’unità<br />

di tempo; si calcola moltiplicando l’area<br />

della sezione per la velocità media della<br />

corrente e si esprime in m 3 /sec.<br />

Di solito si distingue in portata “di minima” (magra), “di media” e “di massima” (piena).<br />

La differenza tra la massima e la minima è detta regime. Se la differenza è piccola, il corso<br />

d’acqua ha regime costante o fluviale, altrimenti presenta regime torrentizio, che è<br />

appunto il caso che si verifica nei nostri corsi.<br />

I fiumi nel primo tratto (di lunghezza compresa tra i 15 e i 25 km) scorrono stretti e

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!