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Molecole d'acqua - Hera Ragazzi

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L’acqua in natura<br />

Lago di Ridracoli<br />

I laghi<br />

I laghi sono masse d’acqua continentale accumulate in depressioni chiuse dei continenti,<br />

isolate dal mare o comunicanti con esso tramite un fiume. Si trovano in tutte le regioni,<br />

a tutte le altezze e ad ogni latitudine, anche indipendentemente dal clima, benché siano<br />

più frequenti nelle zone umide.<br />

L’area complessiva degli specchi lacustri è di circa 2 milioni di Km 2 , e rappresenta solo una<br />

piccola frazione (meno del 2 %) delle terre emerse; le dimensioni e la profondità dei<br />

singoli laghi sono assai variabili: tra i maggiori ricordiamo il Caspio, impropriamente<br />

chiamato mare, (circa 438.000 Km 2 ); il più esteso dei nostri laghi è il Garda, di 370 km 2 .<br />

La profondità non è in relazione con la superficie, ma con l’origine, e ha valori massimi in<br />

laghi raccolti entro affossamenti tettonici (ad esempio il Caspio, profondo 1946 m).<br />

Il fondo del lago può essere situato al di sotto del livello marino (così è nei nostri laghi<br />

prealpini: Maggiore, -176 m; Garda, -277 m). I laghi possono essere alimentati da corsi<br />

d’acqua (chiamati immissari), da sorgenti subacquee e in misura minore dalle<br />

acque di precipitazione; gli afflussi sono compensati da deflussi causati<br />

dall’evaporazione, dall’infiltrazione delle acque nelle rocce formanti la conca<br />

lacustre e talora da un corso d’acqua che esce dal lago (emissario).<br />

Di norma i laghi sono caratterizzati da una vita limitata: col tempo i sedimenti<br />

trasportati dalle acque di alimentazione si accumulano e ne causano il<br />

progressivo interramento; a causa di questo fenomeno la profondità del lago<br />

tende a diminuire: alla fase lacustre succede quella di stagno e infine quella di<br />

palude, col progressivo incremento della vegetazione emergente.<br />

Condizioni termiche: la temperatura delle acque lacustri dipende da un<br />

numero notevole di fattori: il principale è la radiazione solare, della quale una<br />

parte viene riflessa e una parte impiegata nell’evaporazione superficiale;<br />

influiscono pure le condizioni climatiche locali, la profondità, la torbidità, la<br />

temperatura delle acque affluenti e di precipitazione.<br />

Nei laghi d’acqua dolce la stratificazione termica è dominata dal fatto che<br />

l’acqua ha densità massima alla temperatura di 4°C; l’acqua tende a disporsi in<br />

strati di densità crescente dall’alto verso il basso: perciò, a seconda del clima locale, in un<br />

lago d’acqua dolce la temperatura può decrescere dalla superficie verso il fondo, dove può<br />

raggiungere un valore minimo di 4°C (stratificazione termica diretta) oppure può aumentare<br />

dalla superficie verso il fondo, dove può raggiungere un valore massimo di 4°C<br />

(stratificazione termica inversa). Alcuni laghi alpini in cui le temperature sono ora superiori<br />

ora inferiori ai 4°C, presentano stratificazione termica diretta d’estate e inversa durante<br />

l’inverno. I laghi di apprezzabile estensione mitigano il clima delle zone circostanti, attenuando<br />

la rigidità invernale e la calura estiva, analogamente al fenomeno provocato dalle<br />

acque marine.<br />

Le condizioni termiche di un lago sono molto importanti per lo sviluppo degli organismi:<br />

nella maggior parte dei laghi esistono tre zone termiche sovrapposte: la superiore più<br />

calda, ricca di ossigeno e di organismi, chiamata epilimnion; l’intermedia, o metalimnion,<br />

rappresenta la zona limite per il movimento verticale del plancton; l’inferiore (ipolimnion)<br />

è caratterizzata da scarsità o mancanza di ossigeno (acque stagnanti). Questa stratificazione<br />

cambia con ciclo annuo: durante l’autunno si tende ad avere condizioni omeotermiche<br />

su tutta la colonna d’acqua per raffreddamento dell’acqua superficiale, d’inverno si ha<br />

stratificazione termica inversa (strato superficiale più freddo, talora ghiacciato).<br />

Dal punto di vista idrochimico e idrobiologico possiamo distinguere tre grandi gruppi di<br />

laghi: oligotrofici, ricchi di ossigeno, poveri di sostanze nutritive e di plancton; eutrofici,

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