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Dispensa Metallurgia 1 - Centro Documentazione Luserna

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LA REALIZZAZIONE DEL PRODOTTO FINITO<br />

FUSIONE DELLE LEGHE DI BRONZO<br />

mantice<br />

PRODUZIONE DI OGGETTI FINITI<br />

Il metallo fuso (rame o bronzo) veniva<br />

colato dal crogiolo in stampi già predisposti,<br />

che venivano creati in terracotta o in pietra<br />

resistente al calore.<br />

Lo stampo, chiamato matrice, poteva<br />

essere costituito da un solo elemento<br />

(stampo monovalve), sul quale era ricavata<br />

in negativo la forma da riprodurre, oppure<br />

da due elementi speculari che venivano<br />

accostati (stampo bivalve).<br />

Questa tecnica è detta “fusione con<br />

matrice”.<br />

Una volta raffreddato, l’oggetto in metallo<br />

veniva levigato e rifinito con lime e<br />

seghette, e a volte decorato con incisioni<br />

tramite l’uso di alcuni strumenti, come bulini<br />

e ceselli.<br />

Il rame veniva posto in un crogiolo (un recipiente a forma<br />

di ciotola, realizzato in terracotta o in pietra resistente al<br />

calore) assieme ad una piccola quantità di stagno (circa il<br />

5-10%): i due metalli, fusi dal calore del fuoco alimentato<br />

dall’immissione d’aria tramite ugelli e mantici,<br />

mescolandosi, formavano una lega, il bronzo, molto più<br />

resistente del rame puro.<br />

ugello<br />

16<br />

crogiolo<br />

forno<br />

fusione con crogiolo<br />

crogiolo<br />

stampo<br />

bivalve

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