Il bene e il male che mangiamo - Erboristeria Arcobaleno
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organi attivi come <strong>il</strong> cuore ed i reni, i quali cominciano a rallentare la loro attività ed i<br />
cui tessuti alla fine degenerano e si trasformano in grassi. L'intero organismo viene<br />
influenzato da questa loro ridotta capacità e si crea una pressione sanguigna<br />
anor<strong>male</strong>. <strong>Il</strong> sistema nervoso parasimpatico viene danneggiato e gli organi da esso<br />
governati, come <strong>il</strong> cervelletto, divengono inattivi o si paralizzano. I sistemi circolatorio<br />
e linfatico vengono invasi e le caratteristi<strong>che</strong> dei globuli rossi iniziano a cambiare. Si<br />
verifica una sovrabbondanza di globuli bianchi e la generazione di tessuti rallenta, la<br />
tolleranza e la capacità immunitaria del nostro organismo diventa più limitata<br />
cosicché non siamo in grado di reagire a situazioni relativamente criti<strong>che</strong>, siano esse<br />
freddo, caldo, zanzare o microbi.<br />
Troppo zuc<strong>che</strong>ro ci rende sonnolenti e si perde la nostra capacità mnemonica e di<br />
fare calcoli.<br />
Proprietà indesiderate:<br />
Aumenta l'acidità del sangue (causa di tumori secondo la visione orientale)<br />
Impoverisce <strong>il</strong> corpo di sali minerali (soprattutto calcio dai denti e dalle ossa (vedi<br />
osteoporosi))<br />
Impegna e intossica <strong>il</strong> fegato<br />
Produce acidi grassi<br />
Perdita di memoria<br />
Sonnolenza<br />
Zuc<strong>che</strong>ro bianco<br />
<strong>Il</strong> nostro più dolce nemico ?<br />
Sergio Signori, da: http://www.centrostudisyn.it<br />
Tra le abitudini alimentari <strong>che</strong> abbiamo assorbito fin dalla più tenera età, tanto da non<br />
accorgerci nemmeno di quanto sia radicata in noi, c’è sicuramente quella di prendere<br />
zuc<strong>che</strong>ro. Attenzione, non sto dicendo “gli zuc<strong>che</strong>ri” (pane, pasta, riso, zuc<strong>che</strong>ri<br />
della frutta ecc.); intendo dire : lo zuc<strong>che</strong>ro, <strong>che</strong> chimicamente si chiama saccarosio.<br />
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