02.06.2013 Views

Morti - Campo de'fiori

Morti - Campo de'fiori

Morti - Campo de'fiori

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Miti<br />

Dei<br />

ed Eroi<br />

di Barbara Pastorelli<br />

La più grande tra<br />

le dee dell’Olimpo,<br />

che insieme a<br />

Zeus e Atena<br />

(Minerva) costituisce<br />

per i Romani<br />

la Triade Capitolina,<br />

è Era o<br />

Giunone. Ho sempre<br />

avuto una predilezioneparticolare<br />

per questa<br />

divinità perché, nelle numerose vicende<br />

che la vedono protagonista, ha tirato fuori<br />

tutta la sua caparbietà ed ostinazione<br />

riuscendo, ogni volta, ad avere la meglio.<br />

Era, nome che nella nostra lingua significa<br />

“Signora”, è figlia di Crono (che alla nascita<br />

la ingoiò come gli altri figli) e sorella<br />

maggiore di Zeus; è la dea sovrana<br />

dell’Olimpo, protettrice dei matrimoni e dei<br />

parti. Sono diversi i racconti riguardanti le<br />

nozze di questa con il fratello Zeus. La più<br />

diffusa tra di esse è quella che narra che<br />

un giorno Zeus, avendo visto Era sola, lontana<br />

dagli altri dei, aveva desiderato sedurla.<br />

In pochi istanti si era tramutato in un<br />

cuculo, aveva scatenato un violento temporale<br />

e si era posato su di un monte, che<br />

da allora prese il nome di “Monte Cuculo”.<br />

<strong>Campo</strong> de fiori<br />

Era: la sposa di Zeus<br />

Lì Era camminava silenziosamente quando<br />

il cuculo,accortosi di lei, andò timidamente<br />

a posarsi sul suo grembo. La dea, impietosita<br />

dall’uccello che appariva impaurito, lo<br />

coprì con le sue vesti. Fu allora che Zeus<br />

riprese le sue vere sembianze e la volle<br />

fare sua amante. Era però si difese con<br />

tutte le forze ed aspettò che Zeus le facesse<br />

la promessa di nozze. La dea fu sposa<br />

fedele e odiò e punì amaramente l’infedeltà<br />

del marito. Perseguitò con ostinazione<br />

tutte le sue rivali in amore e anche i figli<br />

delle amanti di Zeus. Fu spietata con Leto,<br />

incinta di Apollo ed Artemide, ma divenne<br />

ancora più crudele con Semele, che Zeus<br />

amò intensamente. Era istigò a tal punto la<br />

rivale fino a che questa non chiese a Zeus<br />

di mostrarsi in tutta la sua maestà; il Padre<br />

degli dei obbedì ma , all’istante, Semele<br />

rimase incenerita per l’abbagliante splendore.<br />

L’ira funesta di Era si manifestò<br />

anche contro Ino e Atamante che, per aver<br />

difeso Dioniso, figlio di Semele e Zeus,<br />

furono destinati ad impazzire. Di Era si dice<br />

che fosse<br />

“casta” e<br />

pura e che<br />

avesse generato<br />

una<br />

figlia, Ebe,<br />

che fu il<br />

simbolo<br />

dell’eterna<br />

giovinezza<br />

e purezza.<br />

Il culto di<br />

Era, nato<br />

ad Argo, si<br />

estese poi<br />

Profilo di Era<br />

a Samo,<br />

11<br />

Zeus ed Era, Vathi (Samos) - Museo<br />

nel Peloponneso e in Italia, dove fu venerata<br />

col nome di Giunone. Qui il suo epiteto<br />

più comune fu Giunone”Lucina”, invocata<br />

dalle partorienti perché proteggesse i<br />

loro bambini appena venivano alla luce. A<br />

Roma fu venerata anche col il nome di<br />

Giunone “Prònuba”, cioè di colei che conduceva<br />

la sposa alla casa del marito e<br />

come Giunone Regina, protettrice dello<br />

Stato Romano. Da questa prese il nome il<br />

mese di Giugno.<br />

Giochi Antichi<br />

Un esempio di grande ingegneria applicata<br />

al gioco era il Filobus. Per costruirlo si<br />

usava materiale del tutto naturale. Bastava<br />

avere a disposizione quattro ruote, un<br />

pezzo di legno dal quale si ricavava il<br />

corpo del gioco, un piccolo tronchetto con<br />

un foro per poter infilare una lunga canna<br />

di bambù, dello spago, chiodi e martello.<br />

Il Filobus avanzava per lo rotolamento del<br />

filo, avvolto in precedenza sull’asse delle<br />

ruote posteriori e tenuto in tiro dalla canna<br />

di bambù issata al tronchetto, che formava<br />

la parte anteriore del mezzo.<br />

Questo muoversi autonomo era la gioia dei<br />

bambini che gareggiavano fra loro nel<br />

creare il filobus più veloce.<br />

Cristina Evangelisti

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!