Brochure CYPMED - Arsia
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Fig. 4 - Sezione trasversale di una branca di cipresso: i tessuti<br />
corticali appaiono necrotici solo in una parte della circonferenza.<br />
appressati al fusto, spesso non consentono<br />
un adeguato ed accurato esame<br />
visivo per ampi tratti della superficie<br />
del tronco. Anche l’affastellamento dei<br />
rami che sovente si riscontra su queste<br />
piante non favorisce l’esatta<br />
l’individuazione del margine dell’area<br />
necrotica la cui delimitazione è assolutamente<br />
necessaria per le successive<br />
operazioni di risanamento. Inoltre<br />
queste piante hanno frequentemente un<br />
tronco con sezione molto irregolare e<br />
con profonde costolature che ostacolano<br />
sia la delimitazione del processo<br />
infettivo che la successiva esecuzione<br />
del risanamento chirurgico.<br />
Nelle piante con rami inseriti orizzontalmente<br />
sul fusto e a chioma larga<br />
(Fig. 6: b1, b2, d1, d2) l’asse principale<br />
è sovente visibile fino al cimale e ciò<br />
consente di individuare le necrosi e la<br />
fuoriuscita di resina su rami e fusto con<br />
una certa facilità anche in assenza dei<br />
classici disseccamenti della chioma.<br />
Quando le infezioni sono molto numerose<br />
e attive significa che le piante sono<br />
particolarmente “sensibili” al patogeno;<br />
in questi casi, nonostante si possa conseguire<br />
il risanamento, le piante<br />
(geneticamente sensibili) rimangono<br />
predisposte a contrarre nuovamente la<br />
malattia (Fig. 7). Inoltre, quando i<br />
disseccamenti sono numerosi e attivi<br />
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Fig. 5 - Decorticazione superficiale di un cancro che permette<br />
di osservare il confine nell’area necrotica sia in<br />
senso longitudinale che trasversale.<br />
Fig. 6 - Differenti tipi architetturali riscontrabili nelle tre categorie<br />
morfologiche individuate da Berthelemy et al. (1999) in C. sempervirens.