I MANOSCRITTI DEL MAR MORTO E IL CRISTIANESIMO PRIMITIVO
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Chiesa;<br />
f - ulteriori correzioni e aggiunte conseguenti alle formulazioni<br />
teologiche scaturite dal concilio di Nicea, voluto da Costantino<br />
nel quarto secolo;<br />
g - correzioni successive effettuate nel corso delle traduzione dal<br />
greco antico alle versioni comunemente lette nelle lingue<br />
moderne (sono state ritoccate alcune frasi e sono stati aggiunti<br />
titoli di paragrafi che non esistono nelle versioni originali).<br />
Se non si affronta la lettura del Nuovo Testamento con animo disponibile<br />
all'analisi critica, accettando l'idea che la sua genesi possa essere articolata<br />
secondo lo schema appena proposto, potremo pur sempre ricavarne grandi<br />
insegnamenti di carattere etico e spirituale ma, storicamente parlando,<br />
l'immagine che otterremo avrà un carattere leggendario e fantastico, del tutto<br />
simile a quella delle fiabe che si raccontano ai bimbi. Si tratta di una immagine<br />
piena di contraddizioni e di misteri, che sono destinati a rimanere irrisolti. Al<br />
contrario, l'attitudine critica di cui abbiamo parlato è capace di dare ampia<br />
spiegazione di alcune palesi contraddizioni di contenuto, presenti nel racconto<br />
evangelico, attraverso l'analisi delle dinamiche storiche che hanno<br />
accompagnato il processo di origine e sviluppo della tradizione cristiana.<br />
Ce ne sono in abbondanza di contraddizioni di principio, su cui spesso si evita<br />
di indagare. Tanto per citarne due, possiamo in primo luogo menzionare il fatto<br />
che Gesù, con alcune esplicite e inequivocabili esortazioni, invita a non<br />
propagare il suo insegnamento presso i pagani, bensì dichiara che la sua<br />
funzione è strettamente riservata ai figli di Israele; salvo poi, altrove, invitare a<br />
porgere il suo insegnamento a tutti gli uomini. In secondo luogo, possiamo<br />
ricordare i numerosi inviti di Gesù alla pace, alla non violenza e al perdono<br />
incondizionato, contraddetti in altra sede da invettive rabbiose, minacce<br />
violente e promesse dei più terribili castighi. In realtà queste apparenti<br />
contraddizioni hanno le loro precise spiegazioni, derivanti appunto dall'analisi<br />
della struttura stratificata in seguito alla quale coesistono momenti diversi dello<br />
sviluppo della teologia cristiana, a partire dalla tradizione del messianismo<br />
classico degli ebrei per arrivare, secoli più tardi, alle formulazioni teologiche<br />
del concilio di Nicea.<br />
2 - L'IMMAGINE LEGGENDARIA <strong>DEL</strong>LE ORIGINI CRISTIANE<br />
Nella mentalità popolare, ma purtroppo anche in larga parte di quella colta,<br />
l'immagine comune dei primi sviluppi del cristianesimo è legata a cliché<br />
fortemente condizionati, oltre che dalla dottrina cattolica, anche da opere<br />
letterarie e cinematografiche di valore storico discutibile. Mi riferisco, per<br />
esempio, a pellicole come "Quo Vadis", "Ben Hur", "Barabba", che negli anni<br />
'50 e '60 hanno riempito le sale cinematografiche di tutto il mondo e che,<br />
tuttora, compaiono spesso nelle programmazioni dei diversi canali televisivi,<br />
specialmente nei periodi natalizio e pasquale.<br />
Questo genere di lavori costituiscono senz'altro l'apologia di un concetto poco<br />
storico delle origini cristiane, il cui scopo è quello di mostrare una immagine di<br />
Gesù, dei suoi discepoli e dei primi cristiani, che rispetti alcuni presupposti<br />
dottrinari fondamentali. Tale immagine è stata concepita, nei modi e nei tempi<br />
file:///Y|/News/Letteratura/(e-book%20ITA)%20-%20Van...Scritture/documenti%20mar%20morto/files/premesse.htm (3 di 22)10/03/2005 20.49.44