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INAUGURAZIONE SPAZI “ISTITUTO LUZZAGO”<br />
SALUTO DEL MINISTRO PROVINCIALE<br />
Oggi viviamo un tempo <strong>di</strong> straor<strong>di</strong>nari cambiamenti. La nostra stessa vita <strong>per</strong>sonale e comunitaria<br />
porta i segni, talvolta sofferti, <strong>di</strong> un travaglio verso una realtà nuova che sta <strong>per</strong> affacciarsi ma non è ancora<br />
chiaramente compiuta. Questo tempo, che non possiamo che amare come l’unico spazio che la Provvidenza<br />
ci apre <strong>per</strong> vivere in pienezza, ci provoca a non fermarci, a non accontentarci <strong>di</strong> ciò che la tra<strong>di</strong>zione ha<br />
consacrato e ci ha consegnato. Siamo responsab<strong>il</strong>i tanto del passato che riceviamo in ere<strong>di</strong>tà, quanto del<br />
futuro che <strong>di</strong>pende dalle nostre scelte. Ecco <strong>per</strong>ché desideriamo restare in cammino, guardando avanti e<br />
accettando la scommessa <strong>di</strong> una s<strong>per</strong>anza più grande dei nostri angusti confini.<br />
Mi sembra che le strutture che oggi inauguriamo si inseriscono proprio in questa <strong>di</strong>sponib<strong>il</strong>ità a<br />
camminare e a cercare <strong>il</strong> nuovo, espressione della proposta e azione formativa da sempre ricercata nel<br />
nostro Istituto Luzzago. Come cristiani e come francescani dobbiamo essere convinti che:<br />
- Formare ha senso se si acconsente al ritmo della vita, che chiede incessanti e – riconosciamolo –<br />
scomo<strong>di</strong> passi in avanti.<br />
- Formare è un atto della <strong>per</strong>sona, sia del formatore che del formando, a patto che entrambi siano in<br />
cammino.<br />
- Formare, in questo senso, non solo prepara <strong>il</strong> futuro, ma lo anticipa, ne lascia vedere delle<br />
approssimazioni, degli inizi.<br />
Questo tempo che ci è dato da vivere <strong>per</strong>tanto ci invita e ci chiama ad un impegno serio ed<br />
appassionato in campo educativo. Siamo fermamente convinti che oggi più che mai l’educazione rappresenti<br />
un luogo priv<strong>il</strong>egiato e fondamentale <strong>di</strong> evangelizzazione cristiana e francescana.<br />
Come francescani non possiamo cedere alla tentazione <strong>di</strong> fermarci e <strong>di</strong> rinunciare, ma mossi dalla stessa<br />
passione e desiderio <strong>di</strong> Francesco d’Assisi vogliamo aiutare con “affettuosa bontà” ogni uomo a <strong>di</strong>ventare<br />
sempre più uomo (cf. FF. 1168, Leggenda Maggiore).<br />
Accogliamo questa sfida attraverso un impegno serio nell’ambito scolastico. I locali, gli spazi e le<br />
attrezzature che oggi inauguriamo sono un segno del desiderio <strong>di</strong> educare istruendo, a partire da un’idea <strong>di</strong><br />
Scuola come luogo <strong>di</strong> formazione integrale dei giovani. Per la storia dell’Istituto Luzzago e <strong>per</strong> le prospettive<br />
sempre più europee che <strong>il</strong> mondo o<strong>di</strong>erno impone, gli sforzi si sono orientati verso una qualificazione delle<br />
scienze (laboratorio <strong>di</strong> fisica e <strong>di</strong> chimica) e dello stu<strong>di</strong>o delle lingue (laboratorio informatico). Ma nell’ottica <strong>di</strong><br />
una formazione integrale si è anche stu<strong>di</strong>ato e realizzato, con una certa audacia, uno spazio “formativo<br />
informale”: <strong>il</strong> book cafè.<br />
Il desiderio è quello <strong>di</strong> su<strong>per</strong>are una visione frammentaria o riduzionista della formazione che porti a<br />
pensare <strong>il</strong> momento educativo-culturale-scolastico totalmente estraneo dal resto della vita, dai luoghi delle<br />
relazioni, dagli spazi dove sono concretamente messi in gioco i valori e le scelte esistenziali. Siamo<br />
consapevoli della grande sfida ma ancor più convinti della necessità <strong>di</strong> trovare me<strong>di</strong>azioni tra la cultura e la<br />
vita, tra la teoria e la prassi.<br />
Questo progetto educativo cerca <strong>di</strong> far maturare <strong>il</strong> passaggio dalla concezione della scuola come<br />
istituzione verso la scuola come una comunità educativa. Questa evoluzione sarà possib<strong>il</strong>e nella misura in cui<br />
si costruirà una comunità dove regna un clima <strong>di</strong> reciproca accettazione e rispetto, dove è favorita la costante<br />
partecipazione attiva <strong>di</strong> tutti soggetti dell’educazione: gli studenti, le famiglie, i docenti, <strong>il</strong> <strong>per</strong>sonale non<br />
docente e, in questo Istituto, anche i frati.<br />
Grazie al consistente contributo <strong>di</strong> molti oggi allora inauguriamo laboratori scientifici d’eccellenza, aule<br />
<strong>di</strong>dattiche all’avanguar<strong>di</strong>a e un book caffè <strong>per</strong> far vivere la scuola ai nostri giovani non solo nell’orario<br />
scolastico ma anche come occasione <strong>di</strong> incontro, <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento e, <strong>per</strong>ché no, <strong>di</strong> possib<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> creare<br />
relazioni significative <strong>per</strong> la vita.<br />
Quin<strong>di</strong> <strong>il</strong> ringraziamento sincero e riconoscente alla Fondazione CARIPLO <strong>per</strong> <strong>il</strong> cospicuo contributo,<br />
allo sforzo e l’impegno <strong>di</strong> tanti ex allievi (senza <strong>di</strong> loro tutto questo non sarebbe stato possib<strong>il</strong>e), alla passione<br />
e alla competenza <strong>di</strong> professionisti del settore (in particolare all’ing. Sergio Flamini), alla capacità progettuale<br />
e <strong>di</strong>dattica del Preside Giacomo Ferrari e <strong>di</strong> tutti gli insegnanti del Liceo. Grazie che <strong>di</strong>venta preghiera ….<br />
Vogliamo raccogliere la sfida dei tempi moderni, accettando anche <strong>il</strong> rischio che l’esito della nostra<br />
missione ed evangelizzazione in campo educativo non corrisponda alle nostre aspettative, proprio <strong>per</strong>ché <strong>il</strong><br />
soggetto ed <strong>il</strong> principale protagonista della nostra azione rimane l’uomo, creatura unica ed irripetib<strong>il</strong>e, nella<br />
sua possib<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> libertà. Ci consola e ci conforta la nostra storia francescana ricca <strong>di</strong> maestri e appassionati<br />
educatori che hanno saputo rispondere ai bisogni del loro tempo con fedeltà creativa e profetica proprio<br />
<strong>per</strong>ché certi che “tanto più si vive <strong>di</strong> Cristo, tanto meglio si può servirlo negli altri” (VC, 76).<br />
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