Scalabrini - Induismo Buddismo.pdf - Webdiocesi
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della stagione delle piogge. Intorno ai cortili delle pagode vi sono piccoli santuarietti, con immagini e<br />
statue da venerare ed anche stanze dove i fedeli possono riposarsi e riflettere sui testi sacri.<br />
4.2. Ben diversa è l‟importanza, invece, che attribuisce al culto il <strong>Buddismo</strong> Mahayana, in<br />
conseguenza della sua identificazione del Buddha con l‟Assoluto e della fede nella potenza mediatrice<br />
dei Bodhisattva. Nel Mahayana il bonzo svolge funzioni decisamente sacerdotali, con una liturgia<br />
solenne, spesso non dissimile per quanto riguarda l‟aspetto esteriore dalle nostre liturgie cattoliche!<br />
Ornamenti sacri, non di rado magnifici, che ricordano casule, stole, altari ornati di fiori e candelieri,<br />
uso abbondante dell‟incenso, salmodia dei Sutra, processioni rituali. Per i fedeli, però, non c‟è obbligo<br />
di frequentare la pagoda in giorni determinati; tuttavia alla gente piace andarvi, se non altro per la<br />
bellezza del luogo, per i tesori d‟arte che vi si possono ammirare. Non dimentichiamo che, comunque,<br />
la caratteristica principale anche di questo <strong>Buddismo</strong>, per quanto riguarda il culto, rimane sempre la<br />
meditazione (cfr. lo Zen).<br />
Nei paesi dell‟Asia settentrionale si venerano molti Buddha e nobili personaggi sconosciuti ai<br />
buddisti meridionali; celebre è specialmente Amida, “il Buddha della luce infinita”, che invita gli<br />
uomini a riposare nella pura terra o nel paradiso occidentale. I devoti lo invocano ogni giorno con le<br />
parole: “Amida, t‟adoriamo!”.<br />
Il <strong>Buddismo</strong> del Grande Veicolo adora anche Kwanyin, la dea della misericordia o, meglio ancora,<br />
colei che guarda con compassione. La compassione di questi esseri santi, la loro bontà con gli uomini<br />
e la fede che suscitano, non si limitano, però, a preghiere e meditazioni, perché i devoti sono invitati a<br />
mostrare la loro compassione verso il prossimo, a servire chi soffre, a ritardare la propria salvezza fino<br />
a quando tutti gli esseri potranno essere salvi.<br />
Nel <strong>Buddismo</strong> settentrionale le pagode, i monasteri sono come quelli del <strong>Buddismo</strong> meridionale,<br />
anche se sono costruiti in stile cinese o giapponese. Purtroppo, nei paesi comunisti molti templi e<br />
monasteri sono stati distrutti e trasformati in scuole e caserme; altri, però, specialmente quelli di<br />
notevole importanza artistica, sono stati restaurati. In Giappone il culto ha, poi, un motivo particolare<br />
ed è il fatto che la pagoda, praticamente, monopolizza il culto dei defunti, le cui ceneri sono deposte<br />
nei cimiteri annessi. I parenti vi si recano per la festa dei morti nei loro vari anniversari. Quando il<br />
Bodhisattva, onorato nel tempio, ha una particolare reputazione di taumaturgo, si organizzano ogni<br />
anno, ad un epoca fissata, pellegrinaggi, oltre che visite individuali. Ricordiamo, poi, qui che una<br />
varietà, particolarmente diffusa in Giappone, del <strong>Buddismo</strong> è lo Zen, che non usa tutti i testi sacri<br />
delle altre forme del <strong>Buddismo</strong> e che si basa essenzialmente sulla meditazione.<br />
4.3. Infine, una parola sul <strong>Buddismo</strong> tibetano. Il Tibet è un paese completamente buddista e,<br />
sebbene aderisca al <strong>Buddismo</strong> settentrionale, ha, però, molti caratteri del <strong>Buddismo</strong> del Diamante. Il<br />
Dalai Lama, capo spirituale dei tibetani, è ritenuto reincarnazione di Kwanyin o Cenresi. Come tutti i<br />
buddisti settentrionali tibetani venerano come libro sacro la scrittura del Loto. La dottrina che vi è<br />
esposta è chiamata gioiello; per questo la preghiera ripetuta continuamente dai tibetani, facendo<br />
scorrere tra le dita i grani del rosario, è: “Salve, gioiello del Loto!”.<br />
Nel Tibet, poi, si incontrano spesso le cosiddette “ruote della preghiera”. Alcune sono in mezzo ai<br />
fiumi e girano come le ruote dei mulini ad acqua, altre sono sistemate nei templi e vengono mosse dal<br />
vento, oppure vengono mosse dai monaci. Vi sono, inoltre, le cosiddette bandiere della preghiera, cioè<br />
lunghe strisce di tela attaccate ad alti pali, le quali recano scritti i testi sacri e preghiere che<br />
ondeggiano al vento. Vi sono, poi, i muri della preghiera, su cui sono scritti i testi sacri, mantra, letti e<br />
recitati dai fedeli. Oltre a questo sono numerosi i templi e le pagode che custodiscono reliquie sacre.<br />
Fino all‟invasione comunista, nel 1959, vi erano nel Tibet grandi monasteri, frequentati da molti<br />
ragazzi, dove si svolgevano solenni cerimonie con luci, profumi d‟incenso, suono di campane, liturgie<br />
solenni. Il regime comunista ha distrutto molti monasteri, ma il <strong>Buddismo</strong> continua ad essere la<br />
religione dei tibetani e il Dalai Lama, ora vivente da esule in India, rimane il loro capo spirituale. Il<br />
futuro, comunque, del <strong>Buddismo</strong> tibetano è affidato ai 100.000 esuli che vivono fuori del Tibet.<br />
4.4. Alla luce di quanto abbiamo detto, la differenza fondamentale tra il Mahayana e l‟Hinayana per<br />
il culto deriva dalla diversa concezione della salvezza. Per il Piccolo Veicolo (o Theravada) ciascuno<br />
deve operare la salvezza da solo. Non solo, ma nessuno può fare alcunché per la salvezza degli altri.<br />
Nel Grande Veicolo, invece si persegue la via di una più ampia, superiore ed universale salvezza. Il<br />
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