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Scalabrini - Induismo Buddismo.pdf - Webdiocesi

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22) Dopo la costruzione del primo tempio fino ad oggi, il luogo di riunione e di preghiera è il<br />

Gurdwara, in cui si deve entrare con il capo coperto, a piedi scalzi e precedentemente lavati. Esso è<br />

individuabile dalla gialla bandiera triangolare che sventola al di sopra del tetto. È lo spazio sacro della<br />

vita religiosa, alla cui bellezza i sich tengono molto. Ciò che rende santo questo spazio è la presenza<br />

del Libro Sacro (il Guru Granth Sahib), che viene venerato come una divinità. Il tempio non ha nessun<br />

orientamento particolare, per cui si entra e si esce da qualsiasi porta. Ovviamente nel Tempio d‟oro il<br />

Maestro Libro è oggetto di un culto particolare, con processioni su portantina d‟oro, con canti. Anche<br />

quando il Libro viene riposto, vi è una cerimonia con cui lo si „pone a riposo‟ sotto una coperta. Vari<br />

di questi riti vengono compiuti in ogni gurdwara, dove si va per ascoltare e per leggere il Libro sacro,<br />

per cantare la lode del Nome, fino ad accedere al suono fondamentale. La lettura del Libro è assicurata<br />

ogni giorno da un sacerdote, il granthi, che agita continuamente una specie di ventaglio<br />

scacciamosche in segno di rispetto.<br />

23) Gran parte della loro vita sociale si svolge attorno ai gurudwara, Ma i gurudwara dei sikh<br />

servono anche da scuola, luogo di riunione, casa di riposo per i pellegrini, centri di formazione e di<br />

lavoro sociale. Qui ogni fedele è invitato a rendersi utile ai suoi fratelli aiutando nelle pulizie dei<br />

locali, servendo acqua fresca ai visitatori assetati o cibo agli affamati, lavorando in cucina, e così di<br />

seguito. L‟aspetto forse più tipico della religione dei sikh sono i langar, “cucine gratuite” annesse ad<br />

ogni tempio. I “refettori comuni” sono aperti a tutti, sikh e non-sikh, brahmini e paria, senza<br />

distinzione. L‟affermazione teoretica dell‟uguaglianza di tutti gli uomini di fronte a Dio trova qui una<br />

concreta applicazione. I langar sono anche un modo di vivere in pratica la “fratellanza umana”. A<br />

sostegno di questo servizio reso ai fratelli ci sono dei sani principi teologici.<br />

24) Guadagnarsi il proprio pane con un lavoro onesto; dividere i propri profitti con gli altri e<br />

meditare sul nome santo del Signore”: è la sintesi di ciò che il sikh crede e pratica. Il far partecipi gli<br />

altri dei propri averi è fonte di gioia e di merito.<br />

25) La parte essenziale della regola giornaliera è la preghiera, in cui si pratica la disciplina del<br />

Nome (secondo le tre ore: il mattino presto, il vespro, la notte prima di coricarsi). Tra tutte le<br />

preghiera la più importante e la più benefica è quella dello japji, composta dal Guru Nānak.<br />

26) Una preghiera sikh: Il tuo nome e la tua gloria siano sempre trionfanti, Nānak, e nella tua<br />

volontà la pace e la prosperità vengano a ciascuno.<br />

27) Diffusione del sikhismo. Oltre che in India esistono numerose comunità sikh nel Regno Unito,<br />

negli USA e nel Canada. C‟è anche un‟importante minoranza sikh in Malesia e a Singapore. Negli<br />

ultimi anni comunità sikh si sono insediate anche in Italia, in particolare nell‟Agro pontino e nella<br />

pianura padana. I più importanti Gurdwara, edifici dedicati al culto sikh, in Italia si trovano a<br />

Novellara, Martignana di Po in provincia di Cremona, Castelgomberto, Maccarese e Piacenza<br />

(Fiorenzuola D‟Arda) e anche a Flero e Borgo San Giacomo.<br />

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