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copertina rivista - theREALFISHING.it

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mezzogiorno arrivano 2 autovetture di cui una con un<br />

bel gommone già pronto legato sopra. Per farla breve<br />

sono carpisti (tedeschi) che hanno pure loro prenotato in<br />

quel campeggio e per gli stessi giorni nostri! Il<br />

proprietario del campeggio si giustifica dicendo che c’è<br />

spazio per tutti; in effetti è vero solo che non capisce che<br />

pratichiamo il carpfishing e non la pesca al colpo!<br />

Essendoci noi già piazzati sulla parte sinistra del<br />

campeggio ai nuovi arrivati non resterebbe che mettersi<br />

alla nostra destra vicino ai 2 carpisti locali , praticamente<br />

dovrebbero pescare in mezzo in un raggio non più largo<br />

di 100 metri… saggiamente (per loro e per noi)<br />

decidono di lasciare il campeggio e di trovarne un altro,<br />

non prima di avere (giustamente) insultato il<br />

proprietario. Finalmente soli, e finalmente fuori in barca<br />

a scandagliare il nostro settore di pesca; come previsto si<br />

presenta un fondale uniforme che gradualmente scende<br />

fino a centro lago toccando i 12-13 metri di profond<strong>it</strong>à a<br />

circa 4-500 metri da riva, la temperatura dell’acqua è<br />

attestata sui 17°-18° gradi. Decidiamo di pescare a circa<br />

150-200 metri da riva in una profond<strong>it</strong>à compresa tra gli<br />

8 e gli 11 metri dove nello schermo dell’ecoscandaglio<br />

ci compaiono dei begli erbai. Posizioniamo 3 segnalini a<br />

triangolo: il destro e sinistro sui 7,5-8 metri d’acqua,<br />

mentre quello più lontano, ovverosia il centrale, sugli<br />

11-11,5 metri; la distanza tra il segnalino di destra e<br />

quello di sinistra, cioè la larghezza del settore che<br />

occupiamo è di circa 90-100 metri. L’idea base è quella<br />

di distribuire le esche in un tratto più ampio possibile<br />

(ev<strong>it</strong>ando le concentrazioni di pastura sempre deleterie<br />

in pescate di questa durata) cercando di intercettare più<br />

pesci possibile. Iniziamo sub<strong>it</strong>o la pasturazione che<br />

considerando la (allora) non rilevante pressione di pesca<br />

del lago (bei tempi quelli), le sue dimensioni e<br />

soprattutto le dimensioni dei branchi di carpe che<br />

girovagano in esso è, per le ab<strong>it</strong>udini ‘medie’ nelle<br />

nostre acque, indubbiamente ‘pesante’; Finiscono sub<strong>it</strong>o<br />

in acqua 30-35 kg. di granaglie (allora servivano per<br />

velocizzare i tempi di entrata delle carpe in acque non<br />

troppo battute, in effetti questa è stata una delle ultime<br />

pescate in cui le ho usate in questo senso) e 9-10 kg di<br />

boiles distribu<strong>it</strong>e sui 3 segnalini . Le esche scelte erano<br />

2: una ready di comprovata efficacia (da usarsi ad inizio<br />

sessione) e una self prodotta con un supercollaudato<br />

birdfish mix. Visto il tardo orario e la quant<strong>it</strong>à di pastura<br />

in acqua decido di non calare le canne mentre i miei due<br />

compagni invece si affrettano a portare fuori i terminali.<br />

La prima notte trascorre in silenzio così di primo<br />

mattino sono già attivo ed inizio sub<strong>it</strong>o le operazioni di<br />

innesco; purtroppo il tempo si è messo decisamente al<br />

brutto e piove tutta la mattinata, per fortuna poi le<br />

condizioni meteo saranno più o meno stabili per tutta la<br />

durata della battuta. Nel primo pomeriggio comunque ho<br />

già calato e, assieme agli altri attendo l’arrivo della notte

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