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IL CALITRANO N. 21

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<strong>IL</strong> <strong>CALITRANO</strong> N. <strong>21</strong> n.s. – Settembre-Dicembre 2002<br />

rima del 1946 gli scolari calitrani che<br />

Palla conclusione delle scuole elementari<br />

desideravano continuare gli studi, erano<br />

costretti a trasferirsi in altri comuni, se<br />

non proprio ad Avellino e Salerno, almeno<br />

a Sant’Angelo dei Lombardi o a Lacedonia.<br />

Era questo un lusso che potevano<br />

permettersi soltanto le famiglie economicamente<br />

più agiate.<br />

L’efficienza delle scuole elementari<br />

istituite a Calitri fin dal 1861, grazie anche<br />

all’opera di bravi maestri, menzionati<br />

e ricordati sempre con immensa stima dai<br />

nostri nonni e dai nostri genitori1,aveva stimolato anche negli artigiani, commercianti,<br />

agricoltori e contadini l’amore per<br />

la conoscenza e l’aspirazione ad “avviare<br />

agli studi” i propri figli, quando questi si<br />

mostravano intelligenti e volenterosi.<br />

Ma non era cosa facile, specialmente<br />

nei primi anni 40!.<br />

Si faceva ricorso alle preparazioni private.<br />

Instancabile era l’attività svolta dall’arciprete<br />

prof. Don Antonio Rossi, dal<br />

prof. Luigi Zampaglione<br />

e, in particolare,<br />

dal sacerdote<br />

don Giovanni Berrilli,<br />

oriundo calitrano,<br />

“sfollato” da<br />

Napoli a causa degli<br />

eventi bellici.<br />

Per compensi irrisori,<br />

impartivano<br />

lezioni in tutte le<br />

materie. Io facevo<br />

parte dei numerosissimi<br />

alunni di<br />

don Giovanni; la<br />

preparazione costava,<br />

se non ricordo<br />

male, circa 500 lire<br />

al mese; le lezioni<br />

si svolgevano in<br />

un’umile abitazio-<br />

ne, il cui ingresso<br />

era situato nel più<br />

stretto dei vicoletti<br />

della “Ripa”.<br />

Alla fine di uno<br />

o più anni scolasti-<br />

MICHELE CICOIRA<br />

COME ARRIVÒ A CALITRI<br />

LA SCUOLA MEDIA<br />

Era l’Anno Scolastico 1945-’46<br />

ci si dovevano, comunque, sostenere – da<br />

privatisti – i relativi esami nei luoghi in<br />

cui ciò era possibile. Ma come raggiungerli?<br />

Come trovarvi un punto d’appoggio?<br />

Il primo ostacolo era già costituito dagli<br />

esami di ammissione alla scuola media:<br />

bisognava recarsi almeno a Sant’Angelo<br />

dei Lombardi o a Lacedonia. Eravamo,<br />

però, in tempo di guerra e non esistevano<br />

mezzi di trasporto!<br />

Nel 1941 mio fratello ed i suoi amici<br />

raggiunsero Sant’Angelo a piedi, seguendo<br />

la linea ferroviaria (ferrovia, ferrovia<br />

si diceva allora), disattivata in quel<br />

periodo, trasportando il proprio bagaglio<br />

a dorso di mulo, preso a noleggio per<br />

l’occasione. Nel 1943, fu il turno del<br />

mio gruppo. La situazione delle strade<br />

era ancora peggiorata in quanto le truppe<br />

tedesche in ritirata avevano fatto saltare<br />

tutti i ponti, grandi e piccoli, per tagliare<br />

la strada alle truppe di liberazione inseguitrici.<br />

Fui, però, più fortunato: un ita-<br />

Calitri scuola elementare anno scolastico 1974/75 da sinistra in piedi: Maddalena Caputo,<br />

Antonietta Russo, Maria Concetta Nigro, Maria Antonietta Rinaldi, Gaetanina Cestone in<br />

Ricciardi la maestra,Vincenza Di Carlo, Angela Di Cecca; prima fila: Gerardina Rosalia,<br />

Eleonora Di Napoli,Teresa Leone, Franca Maria Di Cecca,Antonietta Ziccardi, Marilena<br />

Mazzeo,Angela Di Cairano.<br />

10<br />

lo-americano, cugino di mio padre, accompagnato<br />

da altre personalità statunitensi<br />

facenti parte della Commissione<br />

UNRRA (addetta agli aiuti alle popolazioni<br />

sinistrate) era venuto a trovarci con<br />

un mezzo militare anfibio (praticamente<br />

una barca a motore fornita di ruote), io e<br />

il mio amico Costantino Frucci ne approfittammo<br />

e, caricati su questo automezzo,<br />

anche se coperti da uno spesso<br />

strato di polvere e con lo stomaco in<br />

subbuglio, riuscimmo ad arrivare a<br />

Sant’Angelo.<br />

Di fronte a tutte queste difficoltà qualcosa<br />

bisognava pur fare!<br />

Il 17 ottobre 1945, un gruppo di 20<br />

cittadini (professionisti, artigiani, piccoli<br />

commercianti) si riunì nel gabinetto del<br />

sindaco “per la costituzione di una società<br />

allo scopo di istituire una scuola<br />

media nel Comune di Calitri”.<br />

L’iniziativa ebbe successo: furono immediatamente<br />

poste in essere tutte le opportune<br />

procedure, quali raccolta delle<br />

iscrizioni, reperimento<br />

dei locali,<br />

istanza al Provveditorato<br />

agli Studi, ricerca<br />

degli insegnanti<br />

ecc. Il Provveditore,<br />

dopo un<br />

suo sopralluogo,<br />

autorizzava, in data<br />

27.11.1945, il funzionamento<br />

delle<br />

tre classi di scuola<br />

media, proponendo<br />

contemporaneamente<br />

che la presidenza<br />

del comitato<br />

venisse assunta dal<br />

Sindaco “per dare<br />

maggiore e migliore<br />

garanzia di serietà<br />

e dignità alla<br />

scuola, evitando<br />

così di dar luogo a<br />

sospetti di speculazioni<br />

private”.<br />

La Giunta Municipale,<br />

con deli-

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