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IL CALITRANO N. 21

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N. <strong>21</strong> n.s. – Settembre-Dicembre 2002 <strong>IL</strong> <strong>CALITRANO</strong><br />

Nell’impianto del libro con i suoi sette racconti, si nota un taglio<br />

sicuro di narrazione che adombra anche una pena recondita,<br />

una mestizia scavata nel vissuto, che non è nostalgia fine<br />

a se stessa, ma vuole essere un ripensare il passato per guardare<br />

al futuro. La Di Gregorio mostra uno spirito acuto, fine e<br />

concreto con pagine di presenza e non di assenza, perché<br />

s’interroga, con una struggente e profonda ricerca di identità,<br />

sulle ragioni e i sentimenti che sembrano immiseriti negli<br />

anni.<br />

Pagine, dunque, di piacevole ma anche proficua lettura, perché<br />

lasciano dietro di se un ricordo e un segno non facilmente<br />

cancellabile.<br />

LA PUP<strong>IL</strong>LA CONTESA -<br />

aspetti e vicende di vita mugnanese<br />

nella seconda metà<br />

del ’700 – di Pasquale Colucci<br />

– Amministrazione Comunale<br />

Mugnano del Cardinale<br />

– GraficAMODEO<br />

Avellino 2002.<br />

n amore contrastato – fra<br />

U<br />

due giovani Rachele e<br />

Giacomo – due morti precoci,<br />

una bambina ed una eredità<br />

contese da due famiglie<br />

potenti in una delle regioni<br />

più floride del Sud d’Italia.<br />

Nel 1765 la piccola Maria Teresa<br />

Ravelli, di appena cinque<br />

anni, orfana di entrambi i genitori, fu a lungo contesa tra la famiglia<br />

paterna (i Ravelli di Cicciano) e la famiglia materna<br />

(i Di Gennaro di Mugnano del Cardinale). Sulla base di un voluminoso<br />

fascio di atti giudiziari, fortunatamente sopravvissuto<br />

in un archivio privato, l’autore ricostruisce l’intera vicenda,<br />

descrivendo diversi aspetti della realtà sociale ed economica<br />

dell’area nolana e di Mugnano del Cardinale in particolare,<br />

nei decenni centrali del XVIII secolo.<br />

Una storia, che il Colucci – studioso che ha al suo attivo numerose<br />

pubblicazioni sulla storia locale – ricostruisce con il rigore<br />

del ricercatore e la sensibilità del romanziere, che appassiona<br />

i lettori e suscita l’interesse degli studiosi, con uno stile<br />

narrativo equilibrato e misurato, tale da catturare e sorprendere<br />

l’attenzione del lettore<br />

GRECI Tradizioni e cultura arbereshe in Campania a cura<br />

di Emilio Monaco – Scuola Media Statale “A. Covotta” –<br />

Ariano Irpino 2002-10-24.<br />

avole, racconti, indovinelli, proverbi, superstizioni, canti e<br />

F<br />

versi, rappresentano il prodotto della memoria collettiva –<br />

di Greci piccola isola di origine albanese di circa mille abitanti<br />

- che non può e non deve essere assolutamente ignorato<br />

in quanto possiede un linguaggio simbolico ed una forza rievocatrice<br />

tale da integrare le testimonianze storiche vere e<br />

proprie. Conoscere queste espressioni significa penetrare il segreto<br />

della vita del villaggio e del popolo; significa scoprire<br />

l’esistenza di una folla di gesti che sono costumi religiosi, o<br />

meglio, vestigia di culti molto antichi.Sono queste le idealità<br />

del testo realizzato dai docenti della Scuola Media A. Covotta<br />

di Ariano Irpino, valori e patrimonio, che con la sua<br />

parlata particolare, fanno di Greci una entità nell’intera Re-<br />

17<br />

gione. Pagine preziose che mirano alla conservazione di quella<br />

cultura e di quelle tradizioni che rischiavano di scomparire<br />

per sempre.<br />

L’ARTE SACRA IN ALTA IRPINIA di Pasquale Di Fronzo –<br />

volume decimo – Tipografia Grappone – Mercogliano 2002.<br />

on Pasquale Di Fronzo non smette di strabiliarci con le<br />

D sue ricerche, i suoi studi, i suoi libri sull’arte in Alta Irpinia,<br />

che sono diventati una vera e propria enciclopedia che ha<br />

portato a conoscenza di tutti i<br />

tesori d’arte sconosciuti ai<br />

più, una vera e propria miniera<br />

inesauribile, rimasta per<br />

secoli “in un totale isolamento”.<br />

Il nostro don Pasquale attraversando<br />

in lungo e in largo<br />

la sua terra ne ha valorizzato<br />

le numerose opere d’arte<br />

per troppo tempo abbandonate<br />

o nascoste, sempre accompagnate<br />

da una descrizione<br />

dettagliata e precisa, con profusione<br />

di annotazioni e riferimenti<br />

capaci di dare un quadro<br />

completo su ogni singola<br />

opera. Anche in questo deci-<br />

PONSACCO 18 settembre 2002, Fastiggi Canio (canch’ion) e mo volume con 11 schede<br />

Lucrezia Flavia (cuoch’) festeggiano il loro 50° anniversario di ben cesellate spazia dalla Ma-<br />

matrimonio.Auguri dai figli, dai familiari e dalla Redazione.<br />

donna di Caroseno (Greci) allo<br />

stemma francescano (Castel<br />

Baronia) all’acquasantiera della chiesa di S. Domenico<br />

(Taurasi) a S. Maria della Neve di Morroni (Bonito) alle due<br />

statue di S. Rocco (Morra De Sanctis) alla statua lignea di S.<br />

Michele Arcangelo(Mirabella Eclano) alla statua lignea di<br />

S.Sabino (Frigento) all’Immacolata di Vincenzo Volpe (Grottaminarda)<br />

all’angelo custode di Angelo Volpe (Grattaminarda)<br />

alla statua del S. Cuore ( Castervetere sul Calore) al trono<br />

di S. Maria delle Grazie (Mirabella Eclano) sempre con quel<br />

suo stile semplice, schietto ed accattivante.Così veniamo a<br />

sapere che artisti di fama hanno lavorato nelle nostre contrade<br />

come i fiorentini Calducci e Vestrino, il francese Chinard, il<br />

fiammingo Cobergher, il parmense Lanfranco, Moroder di<br />

Ortisei, Paolo di Roma, Reni di Calvezzano e tanti altri ancora<br />

che nei secoli hanno dato luce nuova con le creazioni di valore<br />

artistico e culturale nella nostra terra d’Irpinia. Don Pasquale<br />

grazie per tutto quello che fai per noi e ad maiora<br />

semper!<br />

UN LUNGO CAMMINO CON LA COMUNITÀ CON-<br />

TURSANA di mons. Salvatore Siani – Parrocchia S. Maria<br />

degli Angeli – Contursi Terme 2002<br />

na dettagliata ed esaustiva autobiografia del proprio cin-<br />

U<br />

quantennale cammino pastorale che si fa leggere tutto d’ un<br />

fiato, facendo rivivere al lettore i successi e gli insuccessi del<br />

suo cammino di apostolo tra i contursani.<br />

Peccato che non siano stati citati i più fattivi collaboratori laici<br />

che lo hanno affiancato e sostenuto lungo gli anni della sua benemerita<br />

fatica di pastore di anime. L’opera, agile e snella,<br />

corredata da significative fotografie, è un inneggiante peana alla<br />

vocazione sacerdotale.<br />

Remigio Schiavo

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