Dispense Patrologia 1 e 2 - Istituto Teologico Marchigiano
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La transizione dall’epoca apostolica a quella subapostolica viene caratterizzata<br />
anche da altri fenomeni:<br />
2. LA CRESCITA DELLA LETTERATURA APOCRIFA DEL NT.<br />
Comincia una fioritura, verso il 100, dei generi letterari del NT. Appaiono numerosi<br />
“Vangeli” come genere letterario, “Atti”, “Lettere” e “Apocalissi” che vengono tutti<br />
attribuiti a degli apostoli per aumentare la loro autorità (anche se non si dovrebbe subito<br />
pensare a degli inganni deliberati). Questo sviluppo significa una sfida per la Chiesa<br />
nascente a stabilire quali sono i veri scritti autentici, che vanno considerati come Sacre<br />
Scritture.<br />
3. INIZIO DELLA FORMAZIONE DEL CANONE DEL NT.<br />
Comincia il lungo processo per stabilire quali sono gli scritti da attribuire veramente agli<br />
apostoli, se non ad un ambiente direttamente connesso a uno di loro. “La rivelazione si<br />
chiude con la morte dell’ultimo apostolo”. Soltanto verso il 180-200 esiste praticamente<br />
un consenso rispetto a quasi tutti i libri che appartengono al NT nella forma in cui noi lo<br />
conosciamo. Il canone definitivo sarà stabilito soltanto nel secolo IV.<br />
4. L’ALLONTANAMENTO FRA GIUDEI E CRISTIANI.<br />
Qui si tratta di un fenomeno storico molto complesso, le origini del quale si collocano<br />
prima dell’epoca patristica. Il cristianesimo è cominciato dentro il contesto socio-religioso<br />
del giudaismo, molti credono in Gesù Messia.All’origine sta la comunità “madre” dei<br />
giudeo-cristiani a Gerusalemme, cioè di quei giudei che avevano accettato la fede in Gesù<br />
come Messia e che perciò erano ai ferri corti con le proprie autorità giudaiche. Dall’altra<br />
parte c’era la crescente tensione con gli altri cristiani che provenivano dai pagani e che<br />
ben presto costituivano la maggioranza. Dopo il 70, con il fallimento della ribellione<br />
giudaica e la distruzione del Secondo Tempio, quella comunità giudeo-cristiana<br />
praticamente sparì e da ora in poi la comunità di Roma, capitale dell’Impero, pian piano<br />
diventò il punto di riferimento per la cristianità nascente. Difficoltà di trovare la proria<br />
identità e come gli adolescenti che ripudiano le loro radici c’è una forte vena di<br />
“antisemitismo”.<br />
CAPITOLO I: L’epoca subapostolica o i padri apostolici [e il problema del<br />
contesto giudeo-cristiano]<br />
INTRODUZIONE<br />
Con il nome di “Padri apostolici” (da non confondere con padri della chiesa nè con<br />
epoca apostolica), si designa un gruppo di 7-9 autori cristiani del periodo tra la fine sel<br />
secolo I e la metà del II, che hanno avuto rapporti personali con uno degli Apostoli<br />
(oppure si suppone tradizionalmente che ne abbiano avuti). Il termine viene da una<br />
visione un po’ ingenua che crederebbe di poter dividere nettamente gli aposoli dall’epoca<br />
successiva ... un “[la rivelazione pubblica si è chiusa] con la morte dell’ultimo apostolo”.<br />
E’ però una generazione fortemente legata agli apostoli. Meglio dire la letteratura<br />
subapostolica: alcuni testi sono contemporanei alla redazione del NT. Insomma sono i<br />
testi più antichi della cristianità che non sono entrati nel canone.<br />
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