Dispense Patrologia 1 e 2 - Istituto Teologico Marchigiano
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Questa unità è anche la vita e la via del cristiano: la vita di ogni credente dovrà tendere a<br />
imitare e riprodurre questa unità "carnale e spirituale" realizzata nella carne di Cristo,<br />
questa misteriosa unità di Cristo con il Padre.<br />
Questa unità di ogni credente a Cristo può essere tale da arrivare fino alla ri-presentazione<br />
nel credente della morte di Cristo, cioè al martirio o nell’eucaristia.<br />
Eucaristia sacramento di unità<br />
L'eucaristia, sacramento di unità, fa la chiesa, è simbolo visibile dell'unica Chiesa<br />
radunata attorno all'unico Cristo, figlio dell'unico Padre (Magn. 7,2; Philad. 4,1). E'<br />
quindi proprio nell'eucaristia che si manifesta al massimo l'unità.<br />
Unità della Chiesa<br />
E' chiaro allora che questo mistero dell'unità del cristiano con Cristo si traduce, si attua e<br />
si esprime nell'unità dei cristiani tra loro, l'unità della Chiesa.<br />
Unione alla gerarchia<br />
Questa unità si esprime poi, fuori della liturgia, in un organismo visibile, che è<br />
l'organizzazione gerarchica, necessaria al suo funzionamento<br />
La figura del vescovo è figura dell'unità visibile e dell'integrità della fede, ma anche di<br />
autorità spirituale, perché in lui c'è lo Spirito di Cristo (cfr. Eph. 3,2; Rom. 9,1). La<br />
tripartizione del ministero è strana in questo periodo (data discussa).<br />
Senza questa gerarchia non si può parlare di Chiesa: senza di loro non c'è Chiesa (Trall.<br />
3,1). In Smyrn 8,2 la moltitudine (plethos) radunata diventa ekklesìa quando ad essa vi sia<br />
unito il vescovo.<br />
Il termine katholikè è stato interpretato ora in senso spaziale, cioè universale inteso in<br />
senso geografico ora in senso di "ortodosso", in contrapposizione ai gruppi di eretici, che<br />
non erano la vera Chiesa. Questo termine però, in una etimologia più fedele, ci orienta in<br />
un'altra direzione: quella dell'unità, della pienezza. Deriva infatti da kata holòn. Nel<br />
Martirio di Policarpo, di 40 anni ca. posteriore alle lettere di Ignazio, questo termine è<br />
riferito alla Chiesa di Smirne e nel saluto ci si rivolge "a tutte le comunità della Chiesa<br />
santa e cattolica che sono in ogni luogo".<br />
Unità nell’obbedienza della fede e nell’amore<br />
L’unità è fondata innanzitutto sulla pistis garantita dal vescovo, contro le eresie che la<br />
minacciano (i doceti in particolare). Fede è quindi credere nella storicità dell'incarnazione<br />
e della passione di Cristo. Questa fede viene resa manifesta dall'agape che è imitazione di<br />
Cristo. Imitazione di Cristo nel sacrificio eucaristico o nel martirio.<br />
Il costituirsi della chiesa attorno alla sua gerarchia (c'è chiesa laddove c'è vescovo coi<br />
presbiteri e diaconi) si esprime e si attua nel legame di obbedienza dei fedeli laici ad essa.<br />
[LETTURA DALL’ANTOLOGIA 2]<br />
Concludendo<br />
Nelle lettere di Ignazio troviamo una gerarchica ben definita indice prima che di<br />
una sua idea della chiesa, anche forse di una prassi nelle comunità cristiane a cui si<br />
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