CAR004. Iscrizione di Amabilis, dei serbus. Lastra marmorea ...

TAVOLE
CAR078. Iscrizione di Stephana, casta virgo sacra.
Lastra marmorea integra, di forma quadrangolare e di provenienza sconosciuta.
Segni d'interpunzione ad ‘esse’; alle ll. 2 (H), 4 (E) e 5 (P, C) caratteri onciali. Sopralineatura in
alcune abbreviazioni. Ricognizione 1989.
Dimensioni: cm 21x25,5x4,5; lett. cm 2-3.
Museo Nazionale di Cagliari (n. inv. 5887).
(croce) Hic iacet b(onae) m(emoriae)
Stephana c(asta)
v(irgo) s(acra), q(uae) vixit an(nis)
XIII requievit
5 in p(a)c(e) su(b) d(ie) k(alendas) Aug(ustas).
CAPUT, p. 131 n. 13; BAS 1858, p. 61; CIL X, 7778; DIEHL 3063; FERRUA 1983a; CATALOGO, p. 37 n. 49; Epigrafia C62.
2-3. Stephana, se è corretta l'interpretazione del testo, è una casta virgo e cioè una giovane di
condizione monacale. A questa lettura, che sembra la più probabile e che è di CATALOGO, p. 37 e
nota 108 (sulla stessa linea sembra essere MASTINO 1999, p. 71), osta l'età della defunta, appena
tredicenne, che appare troppo bassa. Resta l'ipotesi che si sia voluto indicare con questa espressione,
magari da parte dei genitori, un desiderio irrealizzato a causa della morte, della giovanetta. Si
ricordi come la presenza di strutture monastiche a Cagliari sia stata confermata dal ritrovamento
dell'iscrizione relativa ad un'abbatissa (cfr. CAR067). Sulle presenze cenobitiche in Sardegna cfr.
TURTAS 1989, MELONI 1990, pp. 421 e 543 e BONELLO LAI 1991). Il nome, Stefanus/a, di
grande suggestione per il richiamo al protomartire e molto usato a partire dal I sec. d.C. a Roma
(cfr. SOLIN 1982, pp. 1182, 1368), è attestato in Sardegna, oltre a quello presente, in un solo altro
caso proveniente da Forum Traiani cfr. FTR006. La proposta di lettura Stephanacius di FERRUA
1983a non sembra convicere molto.
Datazione: V sec.
Foto archivio Sotgiu; tav. XXVI.
Epigrafia Latina 2 20 Anno Accademico 2011/2012