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(Il)legalità? - Pedagogika

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<strong>Pedagogika</strong>.it/2011/XV_1/cultura/a_due_voci<br />

del grandissimo Nabokov, vittoriano? Chi<br />

può dirlo? Fu un esteta? Un artista? Un pedofilo?<br />

Si chiede la scrittrice siciliana. D’accordo.<br />

Sì, ma i bambini, anzi, le bambine,<br />

anzi, Alice. Cosa si può dire di lei?<br />

Ora, io non so cosa abbia spinto Melanie<br />

Benjamin a identificarsi in maniera così<br />

esplicita nella piccola Liddell nel suo primo<br />

romanzo, quale inconscia intuizione le sia<br />

passata per la mente. Analiticamente sarebbe<br />

interessante saperlo. Anche il suo titolo,<br />

d’altronde, parla chiaro, sembra un indizio:<br />

Sono stata Alice. Ma lasciamo perdere,<br />

non è questo il punto. Sta di fatto che, per<br />

una volta, è per il tramite di questa finzione<br />

che un’eco del complesso rapporto che una<br />

bambina può intrattenere con la sessualità<br />

trova una sua voce. Può darsi che talune<br />

espressioni risultino eccessive, adulterazioni<br />

“adulteggianti” forse esagerate, troppo<br />

romanzate, come: “Volevo essere speciale,<br />

volevo essere bellissima, volevo essere amata”.<br />

Oppure, forse, insisto sul forse, non lo<br />

sono. <strong>Il</strong> libro della Benjamin si legge piacevolmente,<br />

è ben costruito e appassionante.<br />

Non ci risparmia nemmeno l’incontro tra<br />

Alice e … Peter Pan. Se ne consiglia vivamente<br />

la lettura ai nuovi e indefessi moralisti,<br />

psicologi e magistrati in testa, impegnati<br />

nella difesa a oltranza del bambino, quasi<br />

fosse una sorta di piccolo panda in versione<br />

umana da proteggere dal mondo. O, più<br />

realisticamente, dai loro fantasmi.<br />

Non sono una storica, non sono una studiosa<br />

di Lewis Carroll; di quelli ce ne sono molti,<br />

e questa non è la sua storia. Non ho alterato<br />

i fatti noti della vita di Alice, con l’eccezione<br />

dell’ultima fotografia fatta da Dodgson quando<br />

lei era una giovane donna; questa, in realtà,<br />

fu scattata quando Alice aveva diciotto<br />

anni, quindi prima del periodo in cui il Principe<br />

Leopold visse a Oxford.<br />

Ma che dire di quella rottura? Cosa avvenne<br />

realmente in quel pomeriggio d’estate da portare<br />

a una frattura così definitiva tra Dodgson<br />

e Alice? Come romanziera, quello era il mio<br />

regalo più grande. Perché nessuno – né Dodgson,<br />

né Alice, né sua madre, né le sue sorelle<br />

– ne ha mai parlato pubblicamente, se non<br />

per un interessante accenno in una lettera ad<br />

Alice da parte di sua sorella Ina, poco prima<br />

della loro morte. Ci furono delle chiacchiere,<br />

naturalmente, perché Oxford era famosa<br />

per i suoi pettegolezzi. Ma quello, uno degli<br />

eventi principali della vita di Alice – forse il<br />

più importante – rimane tuttora avvolto delle<br />

congetture.<br />

Tuttavia, il fatto più importante che si conosce,<br />

è stato sviluppato in un’opera di fantasia:<br />

un piccolo volume, ancora oggi un classico<br />

della letteratura, Alice nel Paese delle Meraviglie.<br />

Questo è ciò che rimane; questo è ciò<br />

che, credo, la stessa Alice avrebbe voluto che<br />

rimanesse.<br />

Spero che la sua storia vi sia piaciuta”<br />

Cultura<br />

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