leggi la rassegna - CGIL Basilicata
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RASSEGNASTAMPA<br />
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Mercoledì 5 settembre 2012<br />
TA R A N T O<br />
L’OTTIMISMO DEL MINISTRO<br />
IL PROVVEDIMENTO AL VIA<br />
È iniziato l’iter del decreto legis<strong>la</strong>tivo per<br />
<strong>la</strong> bonifica. Domani il voto nel<strong>la</strong><br />
commissione ambiente del<strong>la</strong> Camera<br />
Clini: fiducioso sull’Ilva<br />
l’azienda sta col<strong>la</strong>borando<br />
« L’obiettivo del risanamento è coerente con le strategie dell’Ue»<br />
l Lo stabilimento siderurgico<br />
di Taranto non chiuderà: lo<br />
ribadisce il ministro dell’Am -<br />
biente. Corrado Clini si dice<br />
«molto fiducioso»: forse per l’Il -<br />
va si riuscirà a fare «per <strong>la</strong> prima<br />
volta in Europa, assicura il<br />
ministro, un’operazione di risanamento<br />
ambientale di un<br />
centro siderurgico, garantendo<br />
<strong>la</strong> competitività delle produzioni<br />
e <strong>la</strong> continuità delle attività<br />
produttive». D’altra parte il<br />
presidente del colosso dell’ac -<br />
ciaio, Bruno Ferrante, dice<br />
anche il ministro, ha «dato una<br />
grande disponibilità e sta coll<br />
ab o r a n d o » .<br />
L'obiettivo del governo, precisa<br />
Clini, è dunque «coerente<br />
con <strong>la</strong> strategia europea dello<br />
sviluppo sostenibile che, sostanzialmente,<br />
prevede che le<br />
norme, gli standard e le tecnologie<br />
ambientali devono essere<br />
il traino per <strong>la</strong> crescita economica<br />
e lo sviluppo industriale».<br />
Il treno per salvare <strong>la</strong> grande<br />
fabbrica è partito e i binari da<br />
percorrere velocemente sono<br />
tanti. Ma forse meno facilmente<br />
percorribili di quanto voglia<br />
farli apparire il ministro. A ritmo<br />
serrato, infatti, procede an-<br />
che l’attività dei custodi giudiziari<br />
degli impianti dell’a re a<br />
a caldo dell’Ilva sottoposti a sequestro<br />
nell’ambito dell’inchie -<br />
sta per disastro ambientale.<br />
Ieri le commissioni Ambiente<br />
e Industria del<strong>la</strong> Camera<br />
hanno cominciato l’iter del decreto<br />
per l’erogazione di 336 milioni<br />
stanziati dal governo per<br />
bonificare le aree più esposte<br />
del<strong>la</strong> città ai danni causati<br />
dall’Ilva. I re<strong>la</strong>tori delle commissioni,<br />
Agostino Ghiglia<br />
(Pdl) e Ludovico Vico (Pd) hanno<br />
illustrato il decreto. Oggi alle<br />
17 è stato fissato il termine<br />
per presentare gli emendamenti<br />
che verranno votati domani.<br />
Il testo passerà in au<strong>la</strong> lunedì.<br />
Intanto <strong>la</strong> Provincia di Taranto<br />
e Arpa Puglia hanno sig<strong>la</strong>to<br />
un accordo per il potenziamento<br />
delle attività di controllo<br />
sul territorio: sono previsti<br />
finanziamenti per 675 mi<strong>la</strong><br />
euro. L'iniziativa rafforza l’in -<br />
tesa del 3 luglio 2007 che assicurò<br />
all’organo tecnico risorse<br />
per oltre 1,7 milioni per <strong>la</strong>boratori,<br />
macchinari, rete di<br />
monitoraggio qualità aria e per<br />
l’avvio delle attività di controll<br />
o.<br />
PUGLIA E BASILICATA<br />
Ma <strong>la</strong> produzione diminuisce ancora<br />
e gli operai temono lo stop degli impianti<br />
GIACOMO RIZZO<br />
l TA R A N TO. Il ministro Clini <strong>la</strong>ncia messaggi<br />
rassicuranti, ma intanto all’Ilva di<br />
Taranto ca<strong>la</strong> ancora <strong>la</strong> produzione e ci si<br />
avvicina, progressivamente, al<strong>la</strong> fermata<br />
degli impianti. È scattata <strong>la</strong> fase 2 del sequestro<br />
giudiziario dell’area a caldo dello<br />
stabilimento siderurgico. Gli ingegneri<br />
Barbara Valenzano, Emanue<strong>la</strong> Laterza e<br />
C<strong>la</strong>udio Lofrumento, custodi giudiziari nominati<br />
dal gip Patrizia Todisco, stanno approntando<br />
il crono-programma per dare<br />
esecuzione alle indicazioni ricevute dal procuratore<br />
Franco Sebastio per eliminare le<br />
emissioni inquinanti dell’acciaieria. I custodi<br />
dovranno valutare, impianto per impianto,<br />
le soluzioni migliori per non compromettere<br />
definitivamente <strong>la</strong> funzionalità<br />
degli impianti e «consentire, in ipotesi, <strong>la</strong><br />
ripresa dell’operatività dei predetti, in condizioni<br />
di piena compatibilità ambientale».<br />
Ieri il procuratore ha ricevuto <strong>la</strong> visita del<br />
presidente del<strong>la</strong> Commissione Aia, Car<strong>la</strong><br />
Sepe, che dovrà disporre le nuove prescrizioni<br />
per l’esercizio dello stabilimento.<br />
La priorità, è specificato nel nuovo provvedimento<br />
adottato dal<strong>la</strong> procura dopo il<br />
vertice di sabato scorso tra pm e custodi<br />
giudiziari, deve essere quel<strong>la</strong> di eliminare<br />
«del tutto quelle emissioni illecite, nocivee<br />
dannose per <strong>la</strong> salute dei <strong>la</strong>voratori e del<strong>la</strong><br />
popo<strong>la</strong>zione e, in ogni caso, per l'ambiente<br />
circostante e quindi, come già rilevato, con<br />
espressa esclusione di ogni qualsiasi facoltà<br />
d’uso a fine di produzione».<br />
I custodi dovranno «elencare analiticamente<br />
tutti gli interventi necessari con specificazione<br />
dei re<strong>la</strong>tivi costi e tempi di esecuzione».<br />
Un punto che desta partico<strong>la</strong>re<br />
apprensione nei sindacati è il blocco delle<br />
materie prime al parco minerali, cheè una<br />
delle aree sotto sequestro poiché a impatto<br />
inquinante. Sabato il procuratore ha pre-<br />
AMBIENTE Il ministro Corrado Clini<br />
SCATTA LA FASE 2 DEL SEQUESTRO GIUDIZIARIO. ALLARME DELLA FIM CISL<br />
7<br />
cisato che c'è il blocco per l'arrivo delle<br />
nuove materie prime, mentre per quelle giacenti<br />
e stoccate da un <strong>la</strong>to bisognerà ridurre<br />
l'altezza e <strong>la</strong> dimensione dei cumuli e dall'altro<br />
trovare le soluzioni tecniche per evitare<br />
<strong>la</strong> diffusione delle polveri. Sebastio ha<br />
anche aggiunto che su quest'ultimo punto<br />
toccherà ai custodi, in quanto tecnici, trovare<br />
le soluzioni più appropriate.<br />
«C'è preoccupazione per le disposizioni<br />
date dal<strong>la</strong> procura ai custodi giudiziari. Non<br />
c'è facoltà d’uso - ha confermato ieri Mimmo<br />
Panarelli, segretario provinciale del<strong>la</strong> Fim<br />
Cisl - e si potrebbe decidere di mettere a<br />
norma gli impianti fermando <strong>la</strong> produzione».<br />
Per il sindacalista «al momento non si<br />
possono prevedere le conseguenze che può<br />
generare <strong>la</strong> fase attuativa del sequestro. Nel<br />
caso si dovesse presentare <strong>la</strong> necessità di<br />
bloccare del tutto <strong>la</strong> produzione, ci potrebbero<br />
essere delle ripercussioni». E si riaffaccia<br />
lo spettro del<strong>la</strong> cassa integrazione.