leggi la rassegna - CGIL Basilicata
leggi la rassegna - CGIL Basilicata
leggi la rassegna - CGIL Basilicata
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
RASSEGNASTAMPA<br />
Of0l17FbcY9OsBXxVap1FolkzvsW+ygfZQLON35UuLw=<br />
Mercoledì 5 settembre 2012<br />
Lo spread tra Btp e Bund chiude sotto quota 430<br />
Deboli le Borse europee. Mi<strong>la</strong>no cede lo 0,29%<br />
MILANO - Chiusura in lieve calo a Piazza Affari. L'indice Ftse Mib fa segnare<br />
-0,29% a 15.222 punti, mentre l’Ftse Italia All-Share cede lo 0,39% a<br />
quota 16.096. L’indice Ftse Italia Star perde lo 0,61% a 10.330 punti.<br />
Tra i titoli del listino mi<strong>la</strong>nese, i maggiori rialzi sono quelli di Medio<strong>la</strong>num<br />
(+6,69), Finmeccanica (+4,65%), Mediobanca (+4,30%), A2a (+3,60%) e<br />
Telecom Italia (+2,59%), mentre i cali più consistenti riguardano Fiat Industrial<br />
(-2,34%), Saipem (-2,29%), Tenaris (-2,08%), Tod’s (-1,77%) e Impregilo<br />
(-1,59%). Per quanto riguarda le altre Borse europee, Londra cede<br />
l’1,50%, Madrid lo 0,73%, Francoforte l’1,17%.<br />
Lo spread tra il Btp e il Bund tedesco chiude in calo sotto i 430 punti base<br />
(428).<br />
Gli aiuti dovrebbero essere destinati ai<br />
Paesi in difficoltà, ma che non hanno<br />
perso l’accesso ai mercati dei capitali<br />
Secondo <strong>la</strong> Banca d’Italia, il differenziale<br />
di rendimento fra Btp e Bund dovrebbe<br />
essere «nell’ordine dei 200 punti base»<br />
Draghi: acquistare i bond<br />
per blindare <strong>la</strong> moneta unica<br />
Domani il voto sul piano anti-spread del numero uno del<strong>la</strong> Bce<br />
ROMA<br />
Il premier Mario Monti (a<br />
destra) e il presidente<br />
francese Francois<br />
Hol<strong>la</strong>nde<br />
a Vil<strong>la</strong> Madama<br />
.<br />
l ROMA. L'Eurotower prepara il<br />
suo arsenale anti-spread: gli sforzi di<br />
Mario Draghi sembrano aver costruito<br />
un ampio consenso sugli acquisti<br />
dei titoli di Stato, iso<strong>la</strong>ndo <strong>la</strong><br />
Bundesbank, e il presidente del<strong>la</strong> Bce<br />
evoca <strong>la</strong> stessa sopravvivenza dell’eu -<br />
ro come obiettivo degli interventi<br />
d’emergenza da parte del<strong>la</strong> Bce.<br />
In una trascrizione integrale del<br />
suo discorso lunedì all’Europar<strong>la</strong> -<br />
mento, Draghi ha detto che l’acquisto<br />
dei bond governativi «francamente<br />
ha a che fare con il proseguimento<br />
dell’esistenza dell’Eurozona». E ha<br />
spiegato si tratta di difendere, piuttosto<br />
che tradire, il mandato primario<br />
del<strong>la</strong> stabilità dei prezzi, visto che<br />
«non riusciamo ad assicurar<strong>la</strong> con<br />
l’attuale frammentazione del'Eurozona,<br />
perchè i cambiamenti dei tassi<br />
d’interesse si riflettono solo uno, o<br />
due Paesi al massimo». Un attacco<br />
diretto agli spread a livelli «impressionanti»<br />
secondo il consigliere esecutivo<br />
Bce Joerg Asmussen che ha<br />
definito «inaccettabile» che vi siano<br />
dubbi sul<strong>la</strong> tenuta del<strong>la</strong> moneta unica:<br />
secondo Bankitalia, il premio<br />
Btp-Bund dovrebbe essere «nell’or -<br />
dine dei 200 punti base» e gli attuali<br />
oltre 400 punti sono legati «a fenomeni<br />
di contagio». I vertici del<strong>la</strong> Bce,<br />
al<strong>la</strong> vigilia del<strong>la</strong> voto di domattina sul<br />
pacchetto anti-spread annunciato da<br />
Draghi a fine luglio, smontano le<br />
obiezioni dei falchi. Dopo mesi di<br />
pressing diplomatico, che ha spinto<br />
Draghi a disertare il summit americano<br />
di Jackson Hole, c'è <strong>la</strong> sponda<br />
politica del vertice Monti-Hol<strong>la</strong>nde a<br />
Roma e quel<strong>la</strong> del<strong>la</strong> cancelliera Merkel.<br />
E sul fronte degli equilibri interni<br />
al<strong>la</strong> Bce Draghi sembra aver<br />
«del tutto iso<strong>la</strong>to» – come riferiscono<br />
fonti accreditate al<strong>la</strong> stampa o<strong>la</strong>ndese<br />
– <strong>la</strong> Bundesbank di Jens Weidmann,<br />
che potrebbe essere l'unico,<br />
domani, a votare contro il piano Draghi.<br />
Gli altri governatori rigoristi,<br />
l’o<strong>la</strong>ndese K<strong>la</strong>as Know, il lussemburghese<br />
Yves Mersch e il fin<strong>la</strong>ndese<br />
Erkki Liikanen, secondo Het Financieele<br />
Dagb<strong>la</strong>d «non si oppongono al<strong>la</strong><br />
ripresa degli acquisti dei titoli di<br />
Stato» e dunque Draghi potrà probabilmente<br />
contare su un ampio consenso<br />
fra i 23 consiglieri votanti.<br />
Il risultato sarà un pacchetto – da<br />
scegliere fra un ventaglio di interventi<br />
che Draghi si appresta a inviare<br />
ai governatori al<strong>la</strong> vigilia del<strong>la</strong> cena<br />
di stasera – incentrato sull'acquisto<br />
dei titoli di Stato, sul mercato secondario,<br />
dei Paesi in difficoltà. Difficile<br />
che le operazioni partano subito, avvertono<br />
gli economisti. E Draghi, per<br />
non creare fratture con <strong>la</strong> Bunde-<br />
PRIMO PIANO<br />
5<br />
sbank, accentuerà probabilmente i<br />
paletti che <strong>la</strong> Bce mette al suo intervento,<br />
che sembra ritagliato su misura<br />
per Spagna e Italia. Gli aiuti<br />
dovrebbero essere destinati ai Paesi<br />
in difficoltà, ma che non hanno perso<br />
l'accesso ai mercati dei capitali, riferiscono<br />
fonti vicine ai negoziati:<br />
escludendo, quindi, Grecia e Portogallo<br />
(in forse, ma ben posizionata,<br />
l’Ir<strong>la</strong>nda). Non si può escludere che i<br />
progressi «sostanziali» fatti da molti<br />
Paesi – ha avvertito Draghi – «a un<br />
certo punto si fermino»: «Ecco perchè<br />
chiediamo una condizionalità assieme<br />
a questi interventi del<strong>la</strong> Bce».<br />
Si tratta, per chi vuole l’aiuto del<strong>la</strong><br />
Bce, di firmare un protocollo d’intesa<br />
con Bruxelles, vero nervo-scoperto<br />
da affrontare dopo il bazooka del<strong>la</strong><br />
Bce, in un negoziato serrato che vede<br />
i nordici spingere per condizioni intransigenti,<br />
magari (lo chiedono i tedeschi)<br />
garantite dall’assistenza tecnica<br />
del Fondo monetario internazionale;<br />
e Roma e Madrid preferire<br />
condizioni soft, negoziate e non imposte<br />
dai creditori.<br />
Il risultato potrebbero essere le<br />
«country-specific recommendations»,<br />
le lettere ai singoli Paesi votate<br />
ogni anno dal Consiglio Ecofin<br />
su proposta del<strong>la</strong> Commissione Ue.<br />
Domenico Conti