leggi la rassegna - CGIL Basilicata
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RASSEGNASTAMPA<br />
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Mercoledì 5 settembre 2012 I V<br />
UNIVERSITÀ<br />
OFFERTA FORMATIVA 2012-2013<br />
Nasce <strong>la</strong> nuova facoltà di Agraria<br />
Tecnologie Ambientali, agrarie e forestali i nuovi corsi di <strong>la</strong>urea «verticali»<br />
LORENZA COLICIGNO<br />
Dal<strong>la</strong> vecchia Facoltà di Agraria al<strong>la</strong><br />
nuova Scuo<strong>la</strong> di Scienze Agrarie, Forestali,<br />
Alimentari ed Ambientali, l’Università degli<br />
Studi di <strong>Basilicata</strong> si rinnova nell’ottica<br />
di dar vita ad una realtà accademica che<br />
valorizzi le diverse espressioni di docenti e<br />
personale tecnico amministrativo nelle<br />
aree Cun 07 (Scienze Agrarie e Veterinarie)<br />
e 05 (Scienze Biologiche), per svolgere attività<br />
di ricerca interdisciplinari; rafforzare<br />
l’offerta didattica maturata nel<strong>la</strong> Facoltà<br />
di Agraria; costruire una nuova offerta<br />
formativa di terzo livello (dottorato di<br />
ricerca, master, scuole di specializzazione)<br />
e moderne azioni scientifico–culturali trasversali<br />
e multidisciplinari, nel<strong>la</strong> logica<br />
del<strong>la</strong> legge 240, con ricadute positive su<br />
studenti e territorio; incidere sul trasferimento<br />
dal<strong>la</strong> didattica all’impresa, tenendo<br />
conto che in genere gli studenti sono<br />
ENTI REGIONE E PROVINCE<br />
Dai sindacati<br />
un appello<br />
a ridefinire<br />
<strong>la</strong> «governance»<br />
l Uil-Fp, Fp-Cgil e Fps-Cisl<br />
hanno chiesto al presidente<br />
del<strong>la</strong> giunta regionale e ai presidenti<br />
delle due Province «di<br />
aprire immediatamente un tavolo<br />
per un confronto di merito»<br />
per «ridefinire <strong>la</strong> governance<br />
locale».<br />
Secondo i sindacati «<strong>la</strong> riduzione<br />
e l’accorpamento delle<br />
Province, i provvedimenti in<br />
materia di spending review, il<br />
mancato completamento delle<br />
riforme delle comunità montane<br />
e del sistema socio-sanitario,<br />
impongono un confronto<br />
serrato per evitare nei prossimi<br />
mesi un ingorgo istituzionale<br />
tale da determinare <strong>la</strong><br />
completa paralisi del<strong>la</strong> «governance<br />
regionale». La nota congiunta<br />
indica il pericolo che<br />
«scelte sbagliate» possano provocare<br />
«nuove emergenze occupazionali<br />
che si aggiungerebbero<br />
alle tante già in piedi e<br />
il dissesto finanziario delle<br />
Province, con i tagli che si intendono<br />
effettuare».<br />
I sindacati denunciano il<br />
doppio binario su cui si muovono<br />
<strong>la</strong> Regione e le Province:<br />
succede così - sottolineano -<br />
che, mentre le Province non<br />
sanno ancora quale strada seguire<br />
per ridefinire ambiti ,<br />
funzioni e deleghe, <strong>la</strong> Regione,<br />
specie in materia di riorganizzazione<br />
del<strong>la</strong> filiera dell’istru -<br />
zione e del<strong>la</strong> formazione va per<br />
conto suo.<br />
Ignora, per esempio, che c’è<br />
una legge regionale, <strong>la</strong> 33/93 ,<br />
che ha istituito due Agenzie<br />
Provinciali per l’Orientamento<br />
e <strong>la</strong> Formazione (Apof- Il e<br />
Ageoforma) che hanno il delicato<br />
compito di collegare<br />
l’istruzione e <strong>la</strong> formazione<br />
con il mercato del <strong>la</strong>voro dove<br />
<strong>la</strong>vorano oltre 160 dipendenti di<br />
ruolo delle Province.<br />
Mettere queste due Agenzie<br />
quasi sullo stesso piano dei privati<br />
- concludono i sindacati -<br />
rischia di non attivare quelle<br />
misure e risorse contenute nel<strong>la</strong><br />
Intesa Istituzionale di Programma<br />
2012 – 2014.<br />
imprenditori agricoli o legati in qualche<br />
modo all’attività agrico<strong>la</strong>. Ne ha par<strong>la</strong>to<br />
ieri in conferenza stampa Michele Pernio<strong>la</strong>,<br />
già Preside del<strong>la</strong> Facoltà di Agraria,<br />
oggi Direttore del<strong>la</strong> Scuo<strong>la</strong>, con docenti e<br />
ricercatori, Antonio Scopa, Vitale Nuzzo,<br />
Donatel<strong>la</strong> Battaglia, Giuseppe Niccolis,<br />
Ada Braghieri, illustrando il progetto<br />
scientifico e didattico al<strong>la</strong> base del<strong>la</strong> Scuo<strong>la</strong>.<br />
«Rapidissimo il mutamento del sistema<br />
universitario – ha detto Pernio<strong>la</strong> – come<br />
quello socio-economico, necessaria una<br />
maggiore apertura al mercato nell’ottica di<br />
competere con altri soggetti accademici e<br />
non, fuori del<strong>la</strong> logica del singolo, per uno<br />
sviluppo solidaristico, sia culturale sia<br />
scientifico». La Scuo<strong>la</strong> promuove l’inter -<br />
nazionalizzazione, col<strong>la</strong>bora, infatti, con<br />
strutture di ricerca italiane, Agrobios, Cnr<br />
Avellino, Istituto Agronomico d’Oltrema -<br />
re, Firenze, Istituto Agronomico Mediterraneo,<br />
Bari, ma anche ir<strong>la</strong>ndesi, tedesche,<br />
L’ATENEO «GLOBALE»<br />
Previsti due corsi internazionali in<br />
Tecnologie alimentari e Viticoltura e<br />
ambiente. Titoli spendibili in Europa<br />
o<strong>la</strong>ndesi, svedesi e po<strong>la</strong>cche. Le <strong>la</strong>uree sono<br />
triennali e magistrali. Due le <strong>la</strong>uree magistrali<br />
internazionali, una in Sustainable<br />
Managemant of Food quality, a Potenza,<br />
l’altra in Viticultura e Ambiente, a Matera.<br />
Gli studenti italiani frequenteranno il 1°<br />
semestre a Montpellier, Francia, con orientamento<br />
agricolo, e a Saragoza, Spagna,<br />
con orientamento economico; uguale possibilità<br />
in Italia per studenti francesi e<br />
spagnoli; possibile, inoltre, preparare <strong>la</strong><br />
tesi in Grecia e Algeria, nell’ultimo semestre.<br />
130 le matricole, 300 gli iscritti dalle<br />
province di Potenza e Matera, Salernitano,<br />
Puglia, Alto Cosentino. Rispetto ai vecchi<br />
Atenei UniBas offriva un miglior rapporto<br />
studenti/alunni, oggi <strong>la</strong> riduzione dei docenti<br />
ha tolto tale peculiarità, né i ricercatori<br />
anziani possono essere rimpiazzati<br />
da giovani, con un invecchiamento del corpo<br />
docente, che inevitabilmente agisce sul<strong>la</strong><br />
vitalità del<strong>la</strong> ricerca.<br />
POTENZA CITTÀ<br />
CORPO DOCENTE<br />
I docenti e i ricercatori del<strong>la</strong> facoltà di<br />
Agraria, cinque anni fa, erano 120. Per effetto<br />
di tagli e mancata sostituzione ora sono 84<br />
INCONTRO La conferenza stampa di ieri [foto di Enzo Bianchi]<br />
L’APPELLO DI SARLI (CISL)<br />
Spending review<br />
«Gli sprechi<br />
non si trovano<br />
tra i precari»<br />
l I precari rischiano di diventare<br />
l’anello debole del processo<br />
di spending review. Bisogna<br />
risparmiare? E allora si comincia<br />
a tagliare chi è meno tute<strong>la</strong>to.<br />
«Tutti gli sprechi vanno<br />
eliminati con coraggio e decisione,<br />
ma assolutamente vanno<br />
tute<strong>la</strong>ti i precari, che sono ormai<br />
una risorsa preziosa ed importante<br />
all'interno delle pubbliche<br />
amministrazioni lucane».<br />
È quanto sottolinea il segretario<br />
regionale del<strong>la</strong> Cisl Fp,<br />
Giovanni Sarli, che ribadisce,<br />
ancora una volta, <strong>la</strong> ferma volontà<br />
del<strong>la</strong> Cisl, nazionale e regionale,<br />
di evitare che <strong>la</strong> spending<br />
review si abbatta sui <strong>la</strong>voratori<br />
a tempo determinato,<br />
col<strong>la</strong>boratori, lsu, più deboli<br />
contrattualmente, ma che hanno<br />
garantito, e garantiscono, il<br />
buon funzionamento dei servizi<br />
pubblici alle nostre comunità.<br />
«Mi riferisco, ad esempio - dice<br />
Sarli - ai <strong>la</strong>voratori a tempo<br />
determinato del<strong>la</strong> Regione, dell'Alsia,<br />
del Comune di Potenza,<br />
Comune di Matera, Province di<br />
Potenza e di Matera, Aziende Sanitarie<br />
ed ai tanti Lsu e col<strong>la</strong>boratori<br />
con contratto co.co.co.<br />
presso gli Enti pubblici, Comuni,<br />
ecc. Tutti i <strong>la</strong>voratori precari<br />
meritano <strong>la</strong> massima tute<strong>la</strong>,<br />
dunque, poiché non costituiscono<br />
uno spreco, ma piuttosto una<br />
risorsa assai importante, avendo<br />
dimostrato di valere professionalmente<br />
ed avendo anche<br />
acquisito le esperienze di cui necessitano<br />
le amministrazioni».<br />
Gli sprechi, a parere di Sarli,<br />
sono nell'eccessivo numero di<br />
assessori, negli inutili Consigli<br />
di amministrazione delle Aziende<br />
e società pubbliche, nelle consulenze<br />
esterne, in primis quelle<br />
legali, nonostante ci siano avvocati<br />
dipendenti, come in tutti i<br />
grandi enti. «Nell'ambito del<br />
confronto con il sindacato - conclude<br />
Sarli - che deve aprirsi,<br />
quanto prima, sul<strong>la</strong> governance<br />
locale, deve tenersi, pertanto,<br />
nel<strong>la</strong> massima attenzione il precariato<br />
nel sistema pubblico lucano».