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La battaglia dei Carpazi - Ars Militaris

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Non teneva conto, il generale Ivanov - e con lui il granduca Nicola - dello stato di<br />

grave esaurimento delle proprie truppe, delle terribili perdite subite nel 1914, del<br />

consumo imprevisto di munizioni e materiali in gran parte non sostituibili. Inoltre<br />

l'esercito russo, per ammissione stessa <strong>dei</strong> suoi capi, non era addestrato né<br />

equipaggiato per la guerra di montagna: il Russo è un abitante delle grandi pianure, e<br />

la maggior parte <strong>dei</strong> soldati impegnati sui <strong>Carpazi</strong> non avevano neppure mai visto<br />

delle montagne, prima d'allora.<br />

Neanche l'esercito tedesco possedeva una tale specifica preparazione, ad<br />

eccezione di alcune piccole unità di truppe alpine, e proprio tale constatazione aveva<br />

sul principio indotto il generale Falkenhayn ad opporsi all'impiego di forze<br />

germaniche sui <strong>Carpazi</strong>. Egli si era convinto solo quando, alla conferenza di<br />

Breslavia, da parte austro-ungarica gli era stato promesso l'invio all'Armata tedesca<br />

del Sud di carriaggi locali, salmerie e altro materiale adatto. Ma, per i Russi, non vi<br />

era alcuna possibilità di aiuto.<br />

Ha scritto il generale inglese Archibald Wavell (comandante dell'esercito<br />

britannico iu Egitto nel 1940-41 ed esperto di storia militare): "Il granduca [Nicola]<br />

faceva affidamento sulla rande resistenza <strong>dei</strong> suoi uomini nelle condizioni invernali<br />

per dare loro un vantaggio sui nemici, abituati a climi meno rigidi. Egli dimenticava<br />

che il Russo è un abitante delle pianure (plainsman) e che la guerra di montagna<br />

richiede speciali attitudini e addestramento." (12)<br />

NOTE<br />

8) Youri Danilov, <strong>La</strong> Russie dans la Guerre Mondiale (1914-1917), Parigi, 1927.<br />

<strong>La</strong> traduzione, come le seguenti,è nostra.<br />

9) Y. Danilov, Op. cit.<br />

10) S. Andolenko, Histoire de l'Armée russe, Parigi, Flammarion; trad. ital. Storia<br />

dell'esercito russo, tr. it. Firenze, 1969, p. 357.<br />

11) Y. Danilov, Op. cit.<br />

12) A. P. Wavell, Battles of the Carpathians, in Encyclopedia Britannica, ediz.<br />

1961, vol. 4, pp. 908-09.<br />

4. I PREPARATVI PER L'OFFENSIVA.<br />

Da parte austro-ungarica la prima necessità, per intraprendere l'offensiva con<br />

prospettive di successo, era quella di rinforzare sia la Terza Armata (alla quale<br />

toccava lo sforzo principale, e che al momento era appena in gradi di mantenere le<br />

proprie posizioni difensive), sia il Distaccamento d'Armata Pflanzer-Baltin, al quale<br />

spettava l'importantissimo compito di condurre l'avvolgimento dell'ala sinistra russa.<br />

12

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