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La battaglia dei Carpazi - Ars Militaris

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un distaccamento russo non superiore a un battaglione lo catturò, sennza che esso<br />

sparasse un colpo: a tal punto era giunta l'agitazione politica fra le truppe austriache<br />

di nazionalità slava. (48)<br />

Il 5 aprile il XVII Corpo austriaco subì un nuovo scacco: Sztropkó dovette essere<br />

evacuata. Ad est della val <strong>La</strong>borcza, l'ala sinistra della Terza Armata era in posizione<br />

criticissima e l'arrivo del Corpo <strong>dei</strong> Beschidi giunse appena in tempo per salvarla dal<br />

collasso. Con le nuove divisioni tedesche vennero sferrati <strong>dei</strong> contrattacchi e fermati<br />

definitivamente gli attacchi russi del 12 e 13 aprile.<br />

Nella sola settimana di Pasqua le perdite russe furono stimate in 40.000 uomini,<br />

<strong>dei</strong> quali 8.500 prigionieri: segno che le terribili privazioni e le lotte incessanti non<br />

coronate da un successo tangibile avevano cominciato a demoralizzare anche gli<br />

attaccanti, inducendo taluni reparti a deporre le armi. Anche la Seconda Armata<br />

austriaca e l'ala sinistra dell'Armata tedesca del Sud furono vigorosamente attaccate<br />

dal 6 aprile e dovettero ripiegare, tuttavia il Gruppo Szurmay riuscì a conservare il<br />

controllo del Passo di Uzsok. Il giorno 9 le truppe di Linsingen contrattaccarono e<br />

occuparono lo Zwinin.<br />

<strong>La</strong> <strong>battaglia</strong> di pasqua si era conclusa con un risultato storico: l'arresto definitivo<br />

<strong>dei</strong> Russi nella loro avanzata verso la Pianura Ungherese e l'esaurimento delle loro<br />

ultime energie in una lotta in cui mostrarono coraggio e determinazione, ma scarsa<br />

previdenza da parte <strong>dei</strong> comandi. Nella seconda metà di aprile la lotta nei <strong>Carpazi</strong><br />

scemò e andò spegnendosi, dopo quasi tre mesi di <strong>battaglia</strong> ininterrotta. Entrambi gli<br />

avversari erano completamente esausti: Ivanov sin dal 10 aprile aveva ammesso la<br />

necessità di sospendere l'offensiva per riordinare le truppe e concedere loro un po' di<br />

riposo, per organizzare gli approvvigionamenti e attendere l'arrivo di rinforzi; e<br />

perfino Conrad, che aveva progettato un contrattacco generale per il giorno 20,<br />

dovette abbandonare tale velleitario proposito e prender atto dello sfinimento del suo<br />

esercito.<br />

All'estremità orientale del fronte, l'ala destra della Nona Armata russa compì una<br />

ulteriore avanzata; l'ala sinistra, invece, subì uno scacco presso Nowosjelica, a est di<br />

Czernowitz, ma la situazione potè essere ristabilita grazie alle cariche del II e III<br />

Corpo di cavalleria russi. L'ala destra del Distaccamento d'Armata Pflanzer-Baltin,<br />

battuta, dovette ritirarsi sulle proprie posizioni fortificate, ma potè mantenere il<br />

possesso della capitale, Czernowitz, e della maggior parte della Bucovina<br />

settentrionale. Da parte loro, i Russi non furono però in grado di sfruttare il successo;<br />

ma al generale Lečitzkij, in vista di ulteriori operazioni, vennero destinati due nuovi<br />

Corpi d'Armata, il XXXIII e il XXXII, quest'ultimo composto di truppe territoriali e<br />

destinato al settore a nord di Chotin, sull'estrema ala sinistra dello schieramento<br />

russo.<br />

Le perdite complessive <strong>dei</strong> due eserciti nella <strong>battaglia</strong> <strong>dei</strong> <strong>Carpazi</strong> furono enormi.<br />

secondo la Relazione ufficiale austriaca, quelle dell'esercito di Francesco Giuseppe<br />

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