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Thomas D. Dunn (ed.), Biagio Marini, Madrigali et Symfonie, Op. 2 (selections), «Web Library of<br />
Seventeenth Century Music», n. 3, http://aaswebsv.aas.duke.edu/wlscm/Marini/Op2Index.html.<br />
Id., The instrumental music of Biagio Marini, Diss., University of Yale, 1969.<br />
Fabio Fano, Biagio Marini violinista in Italia e all’estero, «Chigiana» 22, 1965, pp. 47–57.<br />
Nigel Fortune, Italian Secular Monody from 1600 to 1635: An Introductory Survey, «The Musical<br />
Quarterly», 39, n. 2, Apr. 1953, pp. 171-195.<br />
Vittorio Gibelli, La musica strumentale di Biagio Marini, in La musica a Milano, in Lombardia e oltre,<br />
vol. 2, a cura di Sergio Martinotti, Milano, Vita e Pensiero 200, pp. 5-11.<br />
Don Harran, Towards a definition of the Early Secular Dialogue, «Music and Letters», li, 1, Jan 1970, pp.<br />
37-50.<br />
Dora Iselin, Biagio Marini: sein Leben und seine Instrumentalwerke, Hildburghausen, Gadow 1930.<br />
Massimo Ossi, "Pardon Me, but Your Teeth Are in My Neck": Giambattista Marino, Claudio Monteverdi,<br />
and the bacio mordace, «The Journal of Musicology», Vol. 21, No. 2 (Spring, 2004), pp. 175-200.<br />
John Whenham, Duet and dialogue in the age of Monteverdi, PhD diss., University of Oxford, 1978.<br />
EMANUELE FERRARI<br />
Ermeneutica musicale e didattica dell’ascolto<br />
I termini in gioco<br />
Il nesso tra didattica ed ermeneutica musicale è fortissimo ma non sempre adeguatamente esplicitato nella<br />
prassi. Una riflessione teorica sui presupposti ermeneutici di una didattica dell’ascolto (universitaria, in<br />
questo caso) getta luce su entrambi i termini, consentendo da un lato di saggiare la solidità<br />
dell’ermeneutica di riferimento, dall’altro di rendere la didattica più consapevole delle proprie<br />
implicazioni.<br />
Il taglio della ricerca<br />
L’intervento ripercorre l’esperienza didattica del relatore non in forma di diario critico, bensì<br />
delineandone una parabola ideale, un modello che ne espliciti i presupposti, gli obiettivi e i problemi<br />
chiave, in modo da trasformare quest’esperienza personale in un oggetto chiaramente delineato che possa<br />
essere discusso e criticato, contribuendo alla crescita della conoscenza.<br />
Il criterio teorico<br />
L’intervento enuclea, seleziona e mette in relazione fra loro i punti fondamentali che stanno al crocevia<br />
tra ermeneutica e didattica. L’approccio non è dunque sistematico ma metodico: l’obiettivo non è la<br />
completezza ma l’individuazione di una catena di problemi che fanno da cerniera tra i due termini<br />
indicati nel titolo.<br />
L’articolazione espositiva<br />
1 La corporeità dell’udito e la dimensione incarnata dell’ascolto (Cavarero): la musica come carne del<br />
mondo (Merleau-Ponty).<br />
2 Emozioni e immaginazione (facoltà inscindibili dalla corporeità) come possibili organi di conoscenza<br />
della musica. I paradossi dell’”ascetismo” nella fruizione (Hanslick, Adorno, Geiger).<br />
3 L’approccio indiziario alla decifrazione espressiva di un brano (Baroni): la “rifrazione” del mondo in<br />
musica (Stravinsky).<br />
4 L’esperienza del presente come avvio del circolo ermeneutico nella didattica (Gadamer).<br />
5 Dubbi scettici sulla distanza storica e loro risoluzione (Eliot).<br />
6 la didattica dell’ascolto come costruzione di un punto di vista (Deleuze, Leibniz).<br />
7 La seconda metà del circolo: gli effetti di retroazione di un ascolto musicale.