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IL PIACERE DEL BERE!<br />
Musica e Canto a cura di Lamberto Dondio<br />
La musica della “Passione” quale ausilio<br />
alla meditazione nel periodo pasquale<br />
Abbiamo più volte sottolineato<br />
in precedenti articoli che<br />
la Passione di Cristo ha costituito<br />
una notevole fonte di ispirazione<br />
per i musicisti che hanno<br />
tradotto in varie composizioni il<br />
mistero e le emozioni originati dalla<br />
riflessione ma, in via principale,<br />
dalla fede.<br />
Tra i vari itinerari che vengono proposti<br />
ne ho scelto uno, programmato<br />
dall’Orchestra e Coro del<br />
Duomo di Thiene (Vicenza) che mi<br />
appare molto particolare in quanto<br />
valorizza le composizioni musicali<br />
di tre autori del repertorio classico<br />
che ben si adattano ai tre momenti<br />
della Passione di Cristo: quello della<br />
Passione, propriamente detta,<br />
della Morte e della Resurrezione.<br />
Nei vari momenti ci sono degli<br />
aspetti fondamentali che li caratterizzano<br />
e che gli autori hanno ben<br />
individuato.<br />
Nel primo momento assume rilievo<br />
la sofferenza interiore di Cristo,<br />
nel secondo momento il dolore di<br />
Maria mentre nel terzo primeggia<br />
la notizia della Resurrezione che<br />
finisce poi per tramutarsi in una<br />
dimostrazione di fede di tutti i credenti.<br />
I tre autori sono Franz Joseph<br />
Haydn (1732-1809) con la sua composizione<br />
“Le ultime sette parole<br />
di Cristo sulla croce” Antonio Vivaldi<br />
(1678-1741) con il suo “Stabat<br />
mater” e Antonio Lotti (1667-<br />
1740) con “Il Credo”.<br />
Le “sette parole”, dopo una introduzione<br />
nei toni maestoso e adagio<br />
sono precisamente:<br />
- Padre perdona loro poiché non<br />
sanno quello che fanno – Largo<br />
- Oggi sarai con me in paradiso –<br />
Grave e cantabile<br />
- Madre ecco tuo figlio – Grave<br />
- Dio mio, Dio mio perché mi hai<br />
abbandonato? – Largo<br />
- La sete – Adagio<br />
- Tutto è compiuto – Lento<br />
- Nelle tue mani Signore affido il<br />
mio spirito – Largo<br />
La composizione si chiude poi con<br />
“Il terremoto” nei tempi presto<br />
e con tutta forza in cui lo stesso<br />
Haydn riferisce che ha voluto rendere<br />
in musica con la drammaticità<br />
che ne consegue la narrazione<br />
dell’evangelista Matteo: “Ed ecco,<br />
il velo del tempio si scisse in due parti<br />
dall’alto al basso, la terra fu scossa e le<br />
rocce si spaccarono, i sepolcri si aprirono<br />
e molti corpi di santi che riposavano<br />
e usciti dai sepolcri, dopo la sua resurrezione,<br />
entrarono nella città santa e si<br />
manifestarono a molti.”<br />
Lo “Stabat Mater” costituisce uno<br />
dei più noti capolavori di Vivaldi.<br />
Per noi bresciani costituisce anche<br />
un motivo di orgoglio in quanto il<br />
lavoro è stato commissionato a Vivaldi<br />
dalla Chiesa di Santa Maria<br />
della Pace di Brescia.<br />
Anche la struttura dello “Stabat<br />
Mater” si compone di vari momenti,<br />
precisamente nove, ognuno connesso<br />
ad un particolare argomento<br />
di riflessione. Il momento iniziale è<br />
“Stabat Mater dolorosa”e non vi è<br />
titolo che sia maggiormente espressivo<br />
di quelle tre parole che esprimono<br />
cosa provasse Maria davanti<br />
al Figlio morto; del resto il tema è<br />
dal grande libro<br />
della natura<br />
acqua minerale<br />
FONTE TAVINA SALÒ - tel. 0365 441511<br />
stato fonte di ispirazione per vari<br />
musicisti dato che racchiude analisi<br />
di sentimenti esprimibili dalla<br />
fede e dalla sensibilità di ognuno.<br />
Il momento finale è l’Amen.<br />
Tra questi due momenti sono racchiusi<br />
gli altri temi che riflettono<br />
l’animo gemente di Maria, la sua<br />
tristezza, la grandezza di Gesù che<br />
si è fatto Uomo per redimere i peccati<br />
dell’umanità ed il messaggio<br />
per il futuro circa la grandezza della<br />
fede.<br />
È una composizione il cui successo,<br />
che continua ai nostri giorni,<br />
deriva proprio dalla semplicità stilistica<br />
e dalla ricchezza della melodia<br />
a riprova che la musica più è<br />
comprensibile ad un ascolto immediato<br />
più è destinata a durare nel<br />
tempo.<br />
Infine degna chiusura del ciclo<br />
della Passione viene data da “Il<br />
Credo” di Antonio Lotti, musicista<br />
veneziano contemporaneo di Antonio<br />
Vivaldi.<br />
La composizione è un potente<br />
atto di fede che proclama le verità<br />
fondamentali ed il cui movimento<br />
più sublime è certamente<br />
il “Crucifixus”a partire dal quale,<br />
mediante la crocefissione e morte<br />
di Gesù che ha subito il supplizio<br />
per noi, nasce la proclamazione<br />
di fede che, proprio in quanto testimonianza,<br />
assume la funzione<br />
di indirizzo dell’esistenza di ogni<br />
credente nei giorni di vita terrena,<br />
esistenza che tramutata in testimonianza<br />
quotidiana ravvivata<br />
dalla fede, fa assumere alla vita un<br />
segno particolare che la qualifica<br />
come degna di essere vissuta.<br />
SALÒ - tel. 0365 40184<br />
MANERBA - tel. 0365 552437<br />
RAGNO<br />
Anno LXII - n. 3 <strong>Marzo</strong> <strong>2013</strong> 18<br />
Anno LXII - n. 3 <strong>Marzo</strong> <strong>2013</strong>