Lo sviluppo della persona nella discontinuità - Agesci Emilia ...
Lo sviluppo della persona nella discontinuità - Agesci Emilia ...
Lo sviluppo della persona nella discontinuità - Agesci Emilia ...
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
L O S V I L U P P O D E L L A P E R S O N A N E L L A D I S C O N T I N U I T À<br />
Crescere è traumatico, sia fisicamente,<br />
che psicologicamente.<br />
Gli adulti talvolta se ne dimenticano.<br />
Scordano il senso di disagio, d’incertezza,<br />
perfino di vera e propria sofferenza<br />
che le trasformazioni fisiche, psicologiche<br />
ed esistenziali producono.<br />
È comprensibile, perché il raggiungimento<br />
<strong>della</strong> maturità consiste anche<br />
in questo: nell’aver superato i propri<br />
disequilibri, nell’aver raggiunto una<br />
situazione più armonica e stabile, sia<br />
a<br />
Crescere in continuità /<br />
<strong>discontinuità</strong> <strong>nella</strong> società<br />
contemporanea<br />
Nella società <strong>nella</strong> quale viviamo c’è una tendenza,<br />
consolidata, all’appiattimento: questo preserva il soggetto<br />
dalla voglia di cambiare e dall’ansia del nuovo. Dobbiamo<br />
invece valorizzare uno stile di vita che sappia affrontare<br />
l’impatto <strong>della</strong> trasformazione<br />
con se stessi, che con la società.<br />
Se questo è vero, si capisce anche perché<br />
le generazioni precedenti, e quindi<br />
le società, cerchino d’alleviare, in<br />
vari modi, l’impatto di questo disagio.<br />
L’educazione, in fondo, non è nient’altro<br />
che questo: un gigantesco sforzo<br />
per traghettare le nuove generazioni<br />
verso un’accettabile maturità.<br />
Nell’affrontare questo compito le società<br />
si qualificano.<br />
Le strategie che adottano, consapevol-<br />
15<br />
mente o inconsapevolmente, sono l’espressione<br />
del loro modo d’essere e del<br />
loro modo d’interpretare il futuro.<br />
I riti d’iniziazione sono stati certamente<br />
uno dei capitoli più significativi<br />
di questo processo.<br />
Nelle società basate sulla forza fisica e<br />
sulla destrezza, ad esempio, si usarono<br />
questi criteri per affrontare, interpretare<br />
e vincere il trauma <strong>della</strong> crescita,<br />
fornendo, con il superamento delle<br />
prove rituali, la garanzia <strong>della</strong> conclusione<br />
del processo di crescita e la sicurezza<br />
di un posto preciso <strong>nella</strong> società.<br />
Il rito, enfatizzando il passaggio, fornì<br />
la chiave di lettura del periodo precedente<br />
(l’infanzia), con i suoi ruoli e le<br />
sue collocazioni precise, indicandolo<br />
come il tempo del “non ancora capace<br />
di …”, e, contestualmente, determinò<br />
le caratteristiche dell’età successiva<br />
(quella adulta), con i diritti e i doveri<br />
connessi, grazie ad un “saper fare”<br />
e ad un “saper essere” dimostrati<br />
una volta per tutte.<br />
Una società senza riti<br />
I riti d’iniziazione rappresentano l’uso<br />
sistematico <strong>della</strong> frattura, del salto da<br />
una condizione all’altra: il cambiamento<br />
è visto in modo radicale. In un<br />
brevissimo arco di tempo si passa da<br />
una condizione ad un’altra, del tutto<br />
diversa.<br />
La nostra società ha praticamente ab-