Lo sviluppo della persona nella discontinuità - Agesci Emilia ...
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compiti. Si deve imparare l’arte dell’instaurare<br />
delle relazioni positive con<br />
tutti i componenti <strong>della</strong> squadriglia.<br />
Esiste poi una tradizione in molti reparti<br />
italiani che è quella <strong>della</strong> cerimonia<br />
del totem. Questa tradizione fu<br />
proposta da B.-P. stesso che l’aveva vista<br />
in alcune tribù africane in occasione<br />
dell’entrata degli adolescenti del<br />
gruppo <strong>nella</strong> comunità degli adulti. La<br />
cerimonia consiste nell’assegnare al ragazzo<br />
un nuovo nome come segno<br />
iniziatico di rottura nei confronti di<br />
una parte <strong>della</strong> vita segnata dalla dipendenza<br />
dalle figure adulte del gruppo.<br />
Assegnare un nuovo nome ha un<br />
valore filosofico e pedagogico altissimo:<br />
significa cambiare pelle, diventare<br />
una <strong>persona</strong> diversa. Non significa<br />
certamente rinnegare quanto fatto<br />
prima, ma dare al periodo <strong>della</strong> fanciullezza<br />
il valore che le è proprio:<br />
quello di scoprire giocando la vita e la<br />
propria comunità, in preparazione al<br />
giorno in cui questa stessa comunità<br />
avrà bisogno <strong>della</strong> nostra competenza<br />
per affidarci delle responsabilità.<br />
Di tappa in tappa siamo giunti alla fine<br />
del sentiero e proprio quando avevamo<br />
capito le regole del gioco e avevamo<br />
iniziato a giocarlo seriamente,<br />
ecco che ci troviamo di fronte ad una<br />
conclusione e ad un nuovo inizio: la<br />
strada ci chiama…<br />
Claudia Cremonesi<br />
L A P R O P O S T A A T T U A L E<br />
Rotture e <strong>discontinuità</strong> in branca R/S<br />
Crescere vuol dire progredire, superando<br />
ogni giorno un po’ di quell’io che<br />
eravamo ieri. Se lo scautismo ha l’ambizione<br />
di accompagnare in un cammino<br />
educativo la crescita dei giovani<br />
si pone subito il problema: come misurare<br />
questa progressione? Non certo in<br />
centimetri o chilogrammi, ma in prede,<br />
tappe, mete <strong>persona</strong>li, che ognuno<br />
possa avere l’ambizione consapevole di<br />
raggiungere e poi superare.<br />
Nelle Branche L/C ed E/G la progressione<br />
<strong>persona</strong>le è strutturata per<br />
rendere in modo concreto percepibile<br />
ed evidente, sia alla comunità che al<br />
singolo, la propria crescita (<strong>nella</strong> competenza,<br />
nell’impegno, <strong>nella</strong> relazione…)<br />
attraverso piccoli e grandi passi.<br />
E in Branca R/S? il gioco dello<br />
scautismo si fa sempre più vicino alla<br />
nostra vita e l’ambiente fantastico diventa<br />
la realtà del mondo. C’è ancora<br />
bisogno di progressione <strong>persona</strong>le?<br />
Senz’altro no, perché <strong>nella</strong> vita nessuno<br />
ci offrirà un distintivo per aver imparato<br />
a costruire un tavolo o per aver<br />
condiviso i panini.<br />
Senz’altro si, perché noi stessi ci proporremo<br />
di costruire il talamo matrimoniale<br />
(non l’ha fatto solo Ulisse, ma<br />
anche mio fratello) e ci impegneremo<br />
a condividere una notte sui marciapiedi<br />
di Milano con chi un tetto non<br />
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ce l’ha (lo propongono a tutti gli amici<br />
di Terre di Mezzo). Sono piccoli<br />
esempi, che diventano però segni di<br />
precise scelte di vita. Crescere, a 18 anni,<br />
ma anche a 30 o a 50, forse vuol dire<br />
rinnovare continuamente la fedeltà<br />
alle proprie scelte. E ciascuno è chiamato<br />
a farlo in prima <strong>persona</strong>, senza il<br />
supporto di un distintivo e senza lo stimolo<br />
di un capo reparto. Piccole <strong>discontinuità</strong><br />
che possono essere segno di<br />
rivoluzioni di vita: un matrimonio, una<br />
vita al servizio degli ultimi.<br />
Il tempo del Noviziato<br />
La Comunità R/S è luogo in cui per<br />
la prima volta, nel cammino scout, i<br />
giovani vengono posti davanti a queste<br />
nuove “regole del gioco”. È chiaro<br />
che le regole vanno spiegate, ma<br />
come insegna la pedagogia scout, contemporaneamente<br />
vissute. La salita alla<br />
Comunità R/S con l’inserimento<br />
nel Noviziato è il primo momento<br />
per vivere la strada, sottolineando la<br />
<strong>discontinuità</strong> con il sentiero precedente.<br />
La cerimonia stessa è costruita<br />
sulla strada, magari in salita (come dice<br />
il nome stesso), con lo zaino in<br />
spalla: si lasciano luoghi accoglienti e<br />
persone conosciute per incamminarsi<br />
verso l’ignoto, forti solo <strong>della</strong> propria