Lo sviluppo della persona nella discontinuità - Agesci Emilia ...

La Giungla ed il Bosco, ognuno con il
proprio linguaggio, descrivono la crescita
attraverso un costante cambiamento:
un “cucciolo” che diviene “signore”,
una cocci che ritrova i suoi
punti neri e torna per donarsi alle sue
sorelle. Sono percorsi di crescita che
mostrano una progressione: dall’acquisizione
di capacità pratiche e manuali
a quelle relazionali ed organizzative
(ricorderete sicuramente la scrupolosità
e l’astuzia con cui Mowgli prepara
la battaglia con i cani rossi, o la cura
con cui Cocci toglie la scheggia
dall’occhio del serpente Scibà). In essi
le esperienze vissute e le relazioni
sviluppate permettono ai protagonisti
delle storie (Mowgli e Cocci, appunto),
di riconoscere il proprio cambiamento.
Ma crescita e cambiamento
per realizzarsi, così come nella realtà
che vivono i bambini, non si esauriscono
nelle esperienze vissute, richiedono
invece la capacità di andare ol-
a
L A P R O P O S T A A T T U A L E
La proposta attuale
Rotture e discontinuità in branca L/C
tre, di fare un salto, di oltrepassare un
“valico” 1 , lasciando ciò che è stato per
poter accedere ad un nuovo stadio.
È così per Mowgli, che le esperienze
condurranno a riconoscersi come
uomo ed a lasciare, cambiando pelle,
la giungla ed i suoi amici; è Fratel
Bigio a sancire il passaggio, una volta
andato via Mowgli: “dove faremo
la nostra tana oggi? Perché d’ora in
poi seguiremo nuove tracce”.
Altrettanto le otto coccinelle giunte
fino alla montagna, ripercorrendo il
percorso di Cocci, si sentiranno dire
dall’aquila Arcanda che “Avete vissuto
insieme un avventuroso viaggio…
ma ora è giunto il momento in cui
le vostre storie si devono dividere”.
E due di loro giungeranno fino al
mare (si avete letto bene…), davvero
un posto apparentemente poco raccomandabile
per degli insetti!
Lo scautismo fa leva sulla discontinuità
per sancire e sottolineare i momenti
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della crescita del ragazzo: “attraverso
il passaggio, si educa al senso della
provvisorietà, della scelta, a riconoscere
i cambiamenti propri e quelli
altrui” 2 . Il passaggio è riconoscimento
del percorso compiuto e stimolo
per quello che si ha ancora davanti.
Nel ricco linguaggio simbolico dello
scautismo esso è sottolineato con
gesti e parole appropriati. Ma c’è di
più, i momenti di passaggio, di discontinuità,
oltre alla loro forte
componente simbolica, dicono anche
che le esperienze vissute in una
fase della crescita, così utili per la costituzione
ed il rafforzamento della
personalità, ad un certo punto non
servono più se da esse non ci si distacca,
non se ne prende le distanze,
perché solo guardando avanti si può
crescere ancora.
Insomma, è esperienza comune dei
capi: si guardano dei “bambini” uscire
dal branco o dal cerchio e dopo
poco li si ritrova “ragazzi” in reparto!
E questo passaggio, pur avvenendo
in un continuum, ha bisogno di un
evento (rituale-simbolico e reale al
tempo stesso) che lo renda riconoscibile
e, dunque, lo definisca.
In branca L/C sono varie le occasioni
che valorizzano questa importante
dinamica educativa.Vogliamo qui
ricordare le principali: l’ingresso nel
branco/cerchio, i momenti della PP,
i passaggi.