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Monografia 8.2.I - Anno 2003 SYLLOGE GEMMARVM ...

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BdN mon. 8.2.1 (<strong>2003</strong>)<br />

Giulia Sfameni Gasparro<br />

Agathodaimon, che ti sei dato come salone<br />

delle feste tutto il cielo. Io invoco i tuoi<br />

nomi sacri, grandi e nascosti, che ti rallegri<br />

di udire. Sotto i tuoi raggi la terra è<br />

rifiorita, le piante hanno portato frutto in<br />

grazia del tuo riso, al tuo ordine i viventi<br />

hanno prodotto altri viventi. Dai gloria,<br />

onore, favore, successo e forza a questa<br />

pietra con la quale oggi opero la consacrazione<br />

(o: il filatterio che io consacro)<br />

per NN. Ti invoco, tu che sei grande nel<br />

cielo (parole magiche), Sabaoth, Adonai,<br />

Dio grande (parole magiche), splendente<br />

Helios che brilli su tutta la terra» (fig. 5).<br />

Nella caratterizzazione cosmica della<br />

divinità emergono i tratti decisamenti solari<br />

di essa 60 : definito «il grande Serpente»,<br />

Helios assume aspetti diversi ad ogni ora<br />

del giorno, con corrispondenti nomi e rela­<br />

FIG. 5 – Gemma in diaspro verde e rosso raffigurante Helios in quadriga<br />

(Napoli, Museo Archeologico Nazionale)<br />

tive forme animali, tutte fortemente qualificate in senso egiziano 61 come del resto risulta essere l’intera prospettiva<br />

della preghiera 62 , anche se non mancano nomi e nozioni pertinenti all’ambiente giudaico, secondo<br />

lo stile tipico di questa letteratura.<br />

Si noti che per ogni aspetto del dio lo si invoca perchè conferisca potere al filatterio: sebbene sia<br />

assente ogni riferimento a eventuali immagini incise sulla pietra, non si può escludere che l’una o l’altra<br />

forma evocata della divinità o comunque un’immagine divina concorresse a caricare di dynamis l’oggetto<br />

consacrato, così come a questo fine evidentemente tende la preghiera medesima e la peculiare accumulazione<br />

dei misteriosi nomi divini che ne scandiscono lo svolgimento. Essa si conclude con una formula<br />

che, nel sancire l’intera procedura, conferma l’intima sutura delle istanze «devozionali» e «fattua­<br />

60 Sono ben noti i fondamentali studi di F.Cumont rivolti a indagare i diversi aspetti della «teologia solare» che, maturata<br />

nel periodo ellenistico, pervade ampi settori delle culture mediterranee durante i primi secoli d.C. Tra tutti basti ricordare il<br />

«classico» saggio intitolato appunto Théologie solaire du paganisme romain (Mémoires présentés par des savants étrangers à<br />

l’Académie des Inscriptions et Belles Lettres, vol. 12), Paris 1909. Il tema, che trova negli ambienti neoplatonici tardi di cui<br />

testimonia l’opera di Macrobio la sua espressione più sistematica (cfr. J.FLAMANT, Macrobe et le néoplatonisme latin à la fin du<br />

IVe siècle (EPRO 58), Leiden 1977), è stato da allora sempre presente all’attenzione degli studiosi del mondo antico. Si ricordano<br />

le ampie sintesi di G.H.HALSBERGHE, The Cult of Sol Invictus (EPRO 27), Leiden 1972 e di W.FAUTH, Helios Megistos.<br />

Zur synkretistischen Theologie der Spätantike, Leiden 1995. Ampio spazio è dedicato in quest’ultima opera alla presenza della<br />

«teologia solare» nel campo della magia.<br />

61 Nell’ordine, esse sono: 1. gatto, 2. cane, 3. serpente, 4. scarabeo, 5. asino, 6. leone («nella sesta ora hai l’aspetto di un<br />

leone; il tuo nome è BAI SOLBAI, il signore del tempo...), 7. capra («nella settima ora hai la forma di una capra; il tuo nome è<br />

OUMESTOTH. Dai attrattiva sessuale a questo anello [o a questo filatterio, o a questa incisione]»). Seguono le forme: 8. toro,<br />

9. falcone («il tuo nome è PHEOUS PHOOUTH, il loto che emerge dall’abisso».), 10. babbuino, 11. ibis, 12. coccodrillo.<br />

62 Il personaggio è invocato, tra l’altro, nei seguenti termini: «Tu sei il grande serpente che cammina in testa di tutti gli<br />

dei, tu occupi il primo posto in Egitto, che è anche l’ultimo della terra abitata, tu ti sei generato nell’oceano, Psoi, dio degli dei,<br />

tu sei colui che si manifesta ogni giorno, che si corica nel Nord-Ovest del cielo, e che si leva al Sud-Est...».<br />

30<br />

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