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Monografia 8.2.I - Anno 2003 SYLLOGE GEMMARVM ...

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BdN mon. 8.2.1 (<strong>2003</strong>)<br />

Giulia Sfameni Gasparro<br />

Oltre l’esempio già citato da PGM XII, 201-26878 , ancora due riferimenti all’uso di gemme per l’ottenimento<br />

di una sorta di illimitato «potere», il quale peraltro assume connotazioni diverse secondo i<br />

casi, sono contenuti in questo medesimo Papiro e altrettanti in PGM IV. In quest’ultimo si tratta di<br />

gemme recanti l’immagine di Hekate, secondo una tipologia ben attestata nel nostro patrimonio gemmario79<br />

, la cui funzione risulta per un verso intesa a garantire la riuscita della prassi medesima e per l’altro<br />

proiettata all’acquisizione di onnipotenza da parte del suo possessore (fig. 6).<br />

La prima ricorrenza del tema interviene all’interno di una Diabolh; proç ; Çelhnhn, v definita atta ad<br />

«agire per ogni cosa ed ogni rito. Poiché essa attrae nella stessa ora, invia sogni, causa malattia, procura visioni<br />

oniriche, allontana i nemici quando trasformi la formula come vuoi. Ma prima di tutto sii protetto da un<br />

incantesimo di protezione e non accedere al rituale in maniera disordinata e quando la dea è adirata» 80 . Segue<br />

la prescrizione per il fulakthvrion, consistente appunto nella pietra incisa, la quale dunque si pone come<br />

necessario strumento per la buona riuscita dell’intera prassi. Si dichiara infatti: «Prendi un magnete che respira<br />

e modellalo in forma di un cuore, e fai in modo che sia in esso incisa Hekate che sta sul cuore, come un<br />

piccolo crescente. Poi incidi la formula da 20 lettere che è tutta vocali e indossalo attorno al tuo corpo. Il<br />

seguente nome è quello che è iscritto: AEYO EIE OA EOA OI EOI. Poichè questa formula è completamente<br />

capace di tutto. Ma compi questo rituale in una maniera santa, non frequentemente o in maniera leggera,<br />

specialmente a Selene. In ogni caso, brucia sopra pezzi di legni di ginepro un’offerta di storace cretese e<br />

comincia la formula...». Segue una lunga formula che, secondo lo stile prevalentemente aggressivo delle<br />

invocazioni rivolte alle divinità infere, contempla minacce contro una nemica da colpire (fig. 7).<br />

I medesimi aspetti aggressivi, con accumulo di minacce rivolte alla divinità nel caso che non siano<br />

soddisfatte le richieste dell’operatore magico81 , intervengono anche nel secondo testo82 che si presenta<br />

come una Euj ch ; proç ; Çelhnhn. v Essa si conclude con la prescrizione di confezionare un phylakterion,<br />

ossia un incantesimo di protezione, per garantire l’efficacia del rito «Prendi una pietra di magnetite e su<br />

di essa hai inciso un’ Hekate a tre volti. E fa’ che la faccia mediana sia quella di una fanciulla che reca<br />

corna, e la faccia di sinistra quella di un cane, e quella di destra quella di una capra. Dopo che l’incisione<br />

è fatta, purificala con natron e acqua, e immergila nel sangue di uno che è morto di morte violenta.<br />

Poi fa’ un’offerta di cibo ad esso e di’ la stessa formula nel tempo del rituale».<br />

Totalmente positiva appare la prospettiva in cui si situa l’incisione e la consacrazione-animazione della<br />

gemma descritta in PGM XII, 270-35083 , la quale deve essere incastonata in un anello, definito in maniera<br />

significativa «Un piccolo anello per successo e favore e vittoria» 84 . Il testo quindi recita: «Esso fa l’uomo<br />

78 Cfr. sopra p.18.<br />

79 Si veda la sezione relativa della Sylloge.<br />

80 PGM IV, 2622-2707 ed. PREISENDANZ, vol. I, pp.154-159, in particolare per il passo citato e la descrizione della gemma<br />

2622-2635; trad. di E.N.O’Neil in Betz, pp.86-88.<br />

81 Su questo aspetto della prassi magica, tipico della tradizione egiziana, si veda S.SAUNERON, Aspects et sort d’un thème<br />

magique égyptien: les menaces incluant les dieux, in Bull.de la Societé française d’égyptologie 8, 1951, pp.11-21. Anche negli<br />

amuleti e nelle gemme intervengono formule di minaccia di analogo tenore. Si veda in proposito BONNER, SMA, p.23.<br />

82 PGM IV, 2785-2890 (in particolare lin. 2877 ss.), ed. PREISENDANZ, vol. I, pp.160-165; trad. di E.N.O’Neil in Betz, pp.90-92.<br />

83 Ed. PREISENDANZ, vol. II, pp.76-80; trad. di M.Smith in Betz, pp.163-165.<br />

84 Analoga finalità è indicata per un anello con gemma incisa menzionato in un Papiro demotico. In un contesto alquanto<br />

corrotto, si legge infatti: «Un anello per procurare lode (o consenso): Prendi un anello di ferro con una pietra bianca che è nella<br />

forma di un grappolo [che] cresce come una pianta fresca nell’acqua, essendoci colà [un] demone con la faccia [di] un falco...<br />

insieme con la sua coda di serpente, essendovi un copricapo (?) nemes in (?) gli... occhi la cui faccia va a... Scrivi questo nome<br />

su di esso... dicendo, “ABRAXAM PHILEN...CHINI...”, metti una zampa di leone sotto di esso insieme con un pezzo d’oro;<br />

ponili sotto di esso; e mai...esso.» (PDM XII, 6-20, trad. di J.H.JOHNSON in BETZ, p.152).<br />

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