Scuole sicure, dopo i lavori nessuna garanzia ... - sito in costruzione

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18 AGNONE-ALTO MOLISE LA RIVELAZIONE NUOVO oggi MOLISE Venerdì 28 Maggio 2010 Agnone - Le opere effettuate pari ad un importo di 900mila euro. Ma non basta Scuole sicure, (ri)esplode il ’caso’ I nuovi lavori non garantirebbero la totale sicurezza statica e sismica. In Comune le carte. Mamme preoccupate AGNONE - Lavori che a quanto pare sarebbero serviti a poco o niente. Investimenti pari a circa 900mila euro che non assicurerebbero, nella maniera più assoluta, l’idoneità statica e sismica delle varie strutture scolastiche cittadine. Un tema molto ’caldo’ quelle delle scuole sicure che continua a coinvolgere centinaia di ragazzi e le loro famiglie. Alla vigilia delle vacanze estive il coperchio starebbe nuovamente per saltare. In tutta la sua gravità. Dopo la denuncia fatta durante l’aprile scorso da Nuovo Molise, che carte alla mano, documentò come i tre plessi di Maiella, via Pietro Micca e San Marco non possedevano i requisiti necessari affinchè gli studenti potessero dormire sonni tranquilli all’interno delle strutture, oggi, nonostante le nuove opere effettuate nei mesi tra settembre e gennaio scorsi, si apprende di essere punto e a capo. Infatti fonti attendibili rivelano che in Comune ci sarebbero alcune nuove relazioni stilate da tecnici che confermerebbero quanto appena detto. Documenti ’scottanti’ inoltrati anche alla Regione Molise che non lasciano pensare a nulla di buono. Lo stato di salute dei maggiori edifici scolastici resta preoccupante. E l’Amministrazione comunale cosa fa? Tace. O me- Ancora si attende la promessa fatta dal Comune in merito alla realizzazione di un polo unico glio, invece di pensare a reperire fondi per realizzare un polo unico sicuro, come d’altronde dichiarato in campagna elettorale alle scorse comunali, continua a prender tempo e sembra voler affidare nuovi studi a ingegneri e luminari che saranno pagati con i soldi dei contribuenti. Per fare cosa? A quanto pare per sentirsi dire ancora una volta che gli istituti non garantiranno mai quella idoneità sismica e statica del 100%, reclamata a gran voce dai numerosi genitori. Un dato di fatto già ampiamente attestato in un recente passato dagli ingegneri Marti, Di Rocco e dal geologo Conti. Così è ipotizzabile come il comitato delle mamme, istituito appena il ’caso’ scoppiò, torni a far sentire la propria voce perchè stufo di fare i conti con promesse mai mantenute dalla classe politica locale. Anche l’opposizione con in testa il gruppo «Nuovo Sogno Agnonese» si dice pronta ad affilare le armi e mettere la maggioranza del sindaco De Vita di fronte le proprie responsabilità. In questo quadro da rimarcare come la Regione Molise, poche settimane fa, ha stanziato circa tre milioni di euro finalizzati al miglioramento sismico delle strutture scolastiche. Peccato che il decreto sottoscritto dal presidente, Michele Iorio, riguardi solo le scuole della Provincia di Campobasso. Così Agnone, per l’ennesima volta, resterà a bocca asciutta. Non c’è che dire! Francesco Di Schiavi Agnone - L’incontro si terrà a giugno. Interveranno diversi studiosi e addetti ai lavori Si costituisce «Majella-Madre» L’associazione vuole riunificare il Molise con l’Abruzzo AGNONE - Si costituirà sabato 12 giugno l’associazione «Majella-Madre» nata per promuovere la riunificazione del Molise con l’Abruzzo. L’incontro pubblico si terrrà all’interno della biblioteca comunale a partire dalle ore 17. Dunque prende forma l’iniziativa promossa dal professor Sergio Sammartino, figlio del senatore Dc Remo Sammartino, il quale in una recente intervista a Nuovo Molise ha ribadito l’inutilità dell’istituzione regionale avvenuta nel 1963, nonchè la convenienza, soprattutto in fatto di risparmio della spesa pubblica di tornare con i cugini dell’Abruzzo. Un tema, quest’ultimo, che nelle ultime settimane ha accesso un rovente dibattito nei centri dell’alto Molise, i quali si trovano a fare i conti con un depauperamento di servizi (vedi ospedale) e finanziamenti (fondi Fas) per il territorio mai registrati nel Iniziativa del consorzio di Casacalenda A Capracotta cento turisti per visitare il territorio A CAPRACOTTA dal 4 al 6 giugno prossimo cento persone in vacanza grazie al consorzio «Molise Promozione». La tre giorni a Peschici (FG) sul Gargano dal 30 aprile al 2 maggio scorsi, Il plesso di Maiella finisce ancora nell’occhio del ciclone corso della storia. Di qui la volontà di tornare a far parte dell’Abruzzo e nello specifico della Provincia di Chieti. Il dibattito sarà aperto dal direttore della biblioteca, Nicola Mastronardi che disquisirà su «Agnone e il Molise nella storia degli Abruzzi». A seguire l’intervento di Enzo Delli Quadri: «Dall’Aram a Facebook. Storia di un’idea». Chiuderà Sergio Sammartino con «La situazione attuale: cosa vogliamo; cosa possiamo». Al dibattito tra gli altri interverranno Eugenio Riccio, già deputato al Parlamento, Franco Valente, storico del costume, archeologo, saggista e Domenico di Lisa, sindaco di Roccavivara, già consigliere regionale. fds nuovomoliseisernia@email.it Breve vacanza a Capracotta per cento vacanzieri Il promotore Sammartino ha fruttato quello che il Consorzio Molise Promozione di Casacalenda si auspicava e si aspettava, e cioè un buon numero di turisti nella prima settimana di giugno a Capracotta, nell’alto Molise. Infatti, saranno un centinaio i vacanzieri che a Capracotta dal 4 al 6 giugno prossimi saranno presenti per trascorrere una breve vacanza nel cuore dell’Appennino molisano. I dirigenti del Consorzio, anche in questa occasione esprimono la loro gioia per aver ancora una volta dimostrato con fatti alla mano, e soprattutto con i numeri, che se si lavora con impegno e costanza alla fine si viene premiati e il Molise, in questo Promosso dalla D’Agnillo Un saggio dedicato alle mamme AGNONE - Si è tenuto ieri pomeriggio presso il teatro Italo Argentino di Agnone, l’atteso appuntamento socio didattico che ha chiuso l’anno scolastico, della scuola dell’infanzia, della primaria e della primavera. Tutto dedicato al delicato mondo della mamma, l’evento culturale è stato curato dalle docenti dell’Istitutio comprensivo «D’Agnillo» guidato dal dirigente, Luigi Confessore. Gremita come non mai la sala, un centinaio di ragazzi sono riusciti a catturare l’attenzione del pubblico, a convincere, commuovere ed emozionare i presenti, con balli, canti ed elaborati didattici sapientemente messi su dal corpo docente, che si è avvalso anche delle moderne tecnologie per la migliore riuscita del Progetto Primavera. Durante il saggio si è inteso fare oggetto di un fiore per ogni mamma e gettare le basi per un analogo appuntamento per l’anno prossimo. Pertanto, dopo i premi ottenuti dalla classe di strumento musicale a Foggia e il saggio di ieri, le mostre interne alla scuola e gli altri eventi musicali interni, la scuola si prepara con il morale alto, al saggio concerto in programma il prossimo primo giugno sempre al teatro Italo Argentino. r.i. momento va aiutato. I turisti, saranno tutti ospitati nell’hotel Capracotta di Fernando Carlucci, operatore turistico di grande professionalità tra i più apprezzati nel Molise, proprio per la sua notevole capacità di soddisfare ampiamente la domanda turistica nell’alto Molise. A Capracotta, il Consorzio Turistico Molise Promozione ha inoltre organizzato un educational tour con la presenza di dirigenti del Cral, di associazioni di promozione sociale, ricreative, del tempo libero e sportive che arriveranno nel centro altomolisano dal Gargano, dalla Campania, Lazio e Abruzzo. gdl
LA CRONACA Venafro - Nello specifico visionati documenti sull’assunzione del direttore Napoli VENAFRO - «E’ stato solo un atto dovuto. Si tratta in particolare dell’acquisizione, non certo di sequestro, da parte della Guardia di Finanza di carte relative all’assunzione del direttore Vincenzo Napoli. Tutto il resto sono solo congetture ed ipotesi assurde». Con queste dichiarazioni, dai vertici del Consorzio di Bonifica della Piana di Venafro, si chiariscono i fatti accaduti l’altra sera. Quando esponenti della Finanza, mandati dalla Corte dei Conti, hanno acquisito alcuni documenti presso la sede di via Nunziata Lunga. Secondo una prassi stardard e consolidata. Ma spieghiamo meglio quanto sta avvenendo. Circa otto mesi fa un esposto anonimo, probabilmente frutto di una lotta politica fomentata dall’esterno, segnala alla Magistratura di Isernia, all’Autorità di Vigilanza ed alla Corte dei Conti di Campobasso presunte irregolarità sull’assunzione dell’ing. Napoli, attuale direttore dell’Ente consortile. L’ing. Napoli - secondo l’esposto - sarebbe stato assunto a trattativa diretta e con una cifra esorbitante, vicina al milione di euro. La Procura della Repubblica di Isernia e l’Autorità di Vigilanza, dopo una breve indagine, archiviano la pratica. Ritenendo che non ci sia nulla a procedere. Cadono tutte le ipotesi di illegittimità. La Corte dei Conti di Campobasso invece inizia un percorso più lento. E va ad acquisire atti e documenti, in questi giorni, per rilevare eventuali profili di danno erariale. Un corso amministrativo e contabile dovuto che ai vertici del Consorzio si stima possa concludersi presto. Del resto sulla notizia dell’assunzione del direttore Napoli un organo d’informazione locale aveva già pubblicato alcune pesanti indiscrezioni e critiche, che hanno attivato un procedimento giudiziario, tuttora in corso, per diffamazione a mezzo stampa. Insomma tutto è in corso d’accertamento legale. Anche se la via amministrativa e penale è stata già archiviata. Rimane tuttora aperta solo la via contabile, che potrebbe conseguire lo stesso risultato. Con la chiusura definitiva delle indagini, perchè il fatto non sussiste. «E’ ovvio che tutto rientra come atto dovuto. Ed è anche ovvio che se politicamente si fa qualche esposto per abbattere l’attuale amministrazione dell’Ente ci saranno poi atti consequenziali. In teoria non può mai succedere, come può accadere anche una volta al giorno». Con queste amare, realistiche parole si commenta il fatto. Conferendogli la giusta importanza. E soprattutto toccando punti cruciali del dibattito in corso. Red.Ven. Al Consorzio arriva la Finanza I vertici: «Un atto dovuto» I militari hanno acquisito diverse carte Fiamme gialle in ’visita’ al Consorzio di Bonifica Ottime prospettive per gli studenti La scuola tra lavoro e corsi di formazione VENAFRO - Una Scuola di Formazione Professionale.Sul modello, ed anche meglio organizzata, di quelle in funzione nei paraggi della città, anche fuori regione (Caianello e Cassino). La bella iniziativa è stata annunciata dal commissario del Consorzio Industriale Fabio Ottaviano, nel corso di un incontro sindacale di vertice, tenuto con la Triplice, l’altro ieri pomeriggio. Presso l’attuale direzione del Consorzio. La Scuola servirebbe a coprire un vuoto nell’offerta formativa del venafrano, avviando nel contempo i giovani al mondo del lavoro. In particolare nel settore industriale, dandogli nuova linfa e rilancio. Soprattutto quando sarà passato - come si spera - questo burrascoso momento di crisi. Con tutto il comparto industriale, soprattutto del nucleo di Pozzilli, fortemente rilanciato ed eventualemnte riconvertito. Sulla carte le premesse ci sono tutte. Basta crederci e volerlo. Con iniziative speciali, supportate dalla Regione Molise. Si sta pensado anche ad una sede della Scuola che dovrebbe essere dislocata nel costruendo edificio che si trova nei paraggi del nucleo di Pozzilli. Lungo la nazionale SS 85 per Roccaravindola. Si tratta dell’edificio in mattoncini rossi, che dovrebbe ospitare anche alcuni Uffici del Consorzio e del nucleo industriale. E che dovrebbe essere inauguarto entro la fine dell’anno. Attualmente operai stanno realizzando gli impianti e sono alla fine dei lavori appaltati. Il grande edificio si affianca ad un altro, quasi di uguale fattura, però di colore bianco. Con stile vagamente coloniale che sta per essere completato in modo analogo. Sempre entro la fine del 2010. In tutti i casi l’iniziativa della Scuola Professionale del commissario Ottaviano può portare nuova linfa e nuove occasioni a giovani altrimenti senza speranza. Formandoli, sul campo, nel difficile mondo del lavoro e dell’industria. Un modo per fare «Cultura», unita a nuova occupazione giovanile. Emmelle Terre espropriate, adesso possono essere ricomprate Lo ha stabilito il Consorzio di bonifica Obiettivo dichiarato: fare cassa VENAFRO - A favore dei privati. Possibilità di riaquisire terreni espropriati. Per costruirci, negli anni cinquanta, canalette dell’irrigazione oggi dismesse. Il Consorzio di Bonifica ha avviato una grande operazione per far soldi e nel contempo accontentare tanti proprietari privati. Che si ritrovano con strisce di terreno inservibili, occupati da vecchie malandate canalette, non funzionanti. Oggi infatti l’irrogazione è stata sostituita da tubi interrati, che gettano acqua a pioggia. Con un migliore rendimento e minore «spreco» d’acqua. Già sono state risolte o per meglio dire affrontate 48 pratiche nella zona urbana. Ed altre ancora stanno arrivando, presso gli Uffici consortili, sia per la zona urbana che agricola. In un prossimo Consiglio dell’Ente verrà iscritto all’ordine del giorno l’argomento, perchè venga deifinivamente trattato e risolto. Ad interessarsi di questa articolata «sdemanializzazione» (così si chiama l’operazione in termini giuridici) è il consigliere del Consorzio prof. Michele D’Agostino, appositamente delegato. Ma qual è il prezzo pagato dai privati al Consorzio? E’ esattamebte quello deciso in sede del Catasto. Non un euro in più e non uno in meno. Un’operazione dunque avviata nella massima trasparenza e senza alcun vantaggio per i due attori: pubblico e privato. Ma con un reciproco interesse. Da una parte far cassa (Consorzio) e dall’altra recuperare proprietà immobiliari già possedute (Privati). L’operazione, se ben condotta, potrebbe interessare anche il Comune di Venafro. Che nelle aree di pubblico interesse, al posto delle canalette dismesse, potrebbe ricavare strade, aiuole e servizi per la città. Emmelle Lo ammette il commissario Fabio Ottaviano Nucleo industriale di Pozzilli In due anni persi trecento posti VENAFRO - Gli ultimi dati aggiornati sull’occupazione nel nucleo industriale. Tra Pozzilli e Venafro. Spesso vengono pubblicate cifre a casaccio. Sia in senso negativo (più spesso) che positivo. Nuovo Molise è in grado di fotografare la realtà. Nuda e cruda. Soprattutto con l’aiuto di quanto dichiarato dal commissario Fabio Ottaviano, nel corso dell’ultimo incontro sindacale. E più direttamente al nostro giornale. Oggi gli occupati sono 1261, mentre due anni fa erano circa 1550. Quasi 300 posti di lavoro in meno (andati perduti), nel giro di due anni. In pratica in tutto l’evolversi della crisi, che sta interessando l’intera Europa. E che ha cause strutturali a livello mondiale. Naturalmente il venafrano non può certo essere immune da questa febbre generale che gli Stati stanno cercando di sconfiggere, con metodo forte e deciso. O meglio con una «cura da cavallo». Come finirà? Ci occuperemo di quest’interessante argomento, coinvolgendo i sindacti e soprattutto le forze politiche. Interrogando chi occupa poltrone istituzionali, magari senza muovere un dito. Mariolepore Operazione dei Carabinieri Ubriachi e drogati al volante, segnalati VENAFRO - Al volante sotto l’effetto dell’alcol e di sostanze stupefacenti.Si tratta di una donna e un uomo ’beccati’ dagli uomini della Compagnia di Venafro durante gli abituali controlli su strada. Ai due oltre al ritiro delle patenti sono stati decurtati dieci punti come previsto dal Codice della Strada. Inoltre, se vorranno di nuovo la patente, entrambi dovranno sottoporsi agli esami previsti. Dopo le opere avviate nel ’03 Variante, l’Anas paga i terreni VENAFRO - Operazione trasparenza, con recupero credito. Ancora in ballo la variante ed i terreni espropriati. In questi giorni l’Anas sta pagando ai proprietari dei terreni occupati dal cantiere dell’Adanti, negli anni dal 2003 sino al 2008, le quote annuali pagate al Consorzio di Bonifica per l’irrigazione.Un atto dovuto in quanto quei terreni non potevano essere coltivati, ma costituivano parte integrante della costruenda grande opera, inaugurata due anni fa. Si tratta di almeno un centinaio di proprietari, che stanno ricevendo somme diverse dall’Anas, dopo un conteggio «certificato» dagli Uffici contabili del Consorzio. Un lungo lavoro d’indagine che sta producendo indubbi vantaggi a quanti erano stati economicamente danneggiati. Soprattutto agricoltori e coltivatori diretti. Le rate più alte vengono suddivise dall’Anas in tre o quattro trance. Ma alla fine, quanto esattamente dovuto, viene rimborsato. ml
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