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tecniche di classificazione e predizione delle ... - DSpace@Roma3

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Tecniche <strong>di</strong> <strong>classificazione</strong> e pre<strong>di</strong>zione <strong>delle</strong> attività motorie per telemonitoraggio e<br />

teleriabilitazione<br />

1.2 La sensoristica utilizzata<br />

Come già ampiamente <strong>di</strong>scusso, le problematiche <strong>di</strong> tele monitoraggio e tele<br />

riabilitazione sono state implementate in contesti applicativi tra i più svariati e anche<br />

con <strong>di</strong>versi apparati sperimentali. Molte applicazioni utilizzano i sistemi video per<br />

monitorare le attività quoti<strong>di</strong>ane, estrapolare le situazioni <strong>di</strong> rischio e classificare le<br />

performance motorie [33, 34]. Tutti questi sistemi utilizzano telecamere, posizionate<br />

in <strong>di</strong>verse posizioni dell’abitazione, che consentono un videocontrollo quasi totale del<br />

paziente e dell’ambiente in cui normalmente vive. Soprattutto in ambito riabilitativo<br />

sono stati implementati sistemi più complessi <strong>di</strong> robotica o <strong>di</strong> realtà virtuale, ad<br />

esempio in cui, tramite ambiente virtuale, i pazienti eseguono gli esercizi proposti<br />

usando una workstation con sensori <strong>di</strong> forza che forniscono un feedback tattile in<br />

tempo reale. Al sistema viene anche fornita una webcam per il monitoraggio della<br />

seduta <strong>di</strong> riabilitazione [35]. Questi sistemi però hanno <strong>di</strong>verse problematiche, sono<br />

più costosi, esigono calibrazioni molto raffinate e non consentono <strong>di</strong> rilevare alcune<br />

situazioni in tempo reale.<br />

Per questo nel corso degli anni si sono stu<strong>di</strong>ate situazioni alternative che superassero<br />

le <strong>di</strong>fficoltà sopra poste e esplorassero settori più versatili, più economici e<br />

soprattutto indossabili, che sfruttassero le nuove tecnologie e consentissero facilità <strong>di</strong><br />

utilizzo, libertà <strong>di</strong> movimento del paziente e nello stesso tempo garantissero<br />

rigorosità nei risultati.<br />

Molto lavori hanno utilizzato, tra questi, i sensori inerziali sia per la <strong>classificazione</strong><br />

<strong>delle</strong> attività motorie, identificando le situazioni <strong>di</strong> rischio, sia per la valutazione della<br />

bontà del gesto motorio in applicazioni più strettamente <strong>di</strong> riabilitazione. Nel corso<br />

dell’attività <strong>di</strong> ricerca svolta la nostra attenzione si è concentrata su questa tipologia<br />

<strong>di</strong> sensori per le caratteristiche che essi presentano e che da noi sono state ritenute<br />

rilevanti rispetto alle nostre priorità.<br />

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