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tecniche di classificazione e predizione delle ... - DSpace@Roma3

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Tecniche <strong>di</strong> <strong>classificazione</strong> e pre<strong>di</strong>zione <strong>delle</strong> attività motorie per telemonitoraggio e<br />

teleriabilitazione<br />

{ }<br />

Pˆ = P x ∈ S = ∫ p( x) dx ≃ p( x ) V<br />

S i<br />

S<br />

dove V è il volume n-<strong>di</strong>mensionale (misura) <strong>di</strong> S.<br />

Una stima consistente della probabilità P è data dalla frequenza relativa:<br />

ˆ S<br />

P<br />

=<br />

Con K numero <strong>di</strong> campioni <strong>di</strong> training che cadono nella superficie S. Dalla stima<br />

della probabilità che un punto appartenga ad S ne deduco una stima della ddp per il<br />

punto xi<br />

Osservazioni<br />

– S deve essere abbastanza “grossa” da contenere un numero <strong>di</strong> campioni <strong>di</strong> training<br />

K<br />

N<br />

che giustifichi l’applicazione <strong>delle</strong> legge dei gran<strong>di</strong> numeri;<br />

– S deve essere abbastanza “piccola” da giustificare l’ipotesi che p(x) non vari<br />

apprezzabilmente in S.<br />

Come tutte le situazioni in cui sembrano esserci con<strong>di</strong>zioni contrastanti è necessario<br />

un compromesso fra queste due esigenze, per fare in modo che la stima della ddp sia<br />

consistente. E’necessario comunque che il numero totale N <strong>di</strong> campioni <strong>di</strong> training sia<br />

abbastanza numeroso.<br />

A seconda <strong>delle</strong> grandezze K e V, ci sono <strong>di</strong>verse possibilità <strong>di</strong> approccio alla stima<br />

non parametrica, <strong>di</strong> cui noi accenniamo a due meto<strong>di</strong> in particolare :<br />

– metodo dei “K-punti vicini”: si fissa K e si determina la regione R in base al<br />

training set, se ne calcola l’ipervolume V e se ne deduce la stima <strong>delle</strong> ddp;<br />

– metodo <strong>di</strong> Parzen: fissata la regione S (e fissato quin<strong>di</strong> anche il suo ipervolume V),<br />

si calcola K a partire dal training sete se ne deduce la stima.<br />

È possibile <strong>di</strong>mostrare che entrambi gli approcci conducono a stime consistenti.<br />

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