tecniche di classificazione e predizione delle ... - DSpace@Roma3
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Tecniche <strong>di</strong> <strong>classificazione</strong> e pre<strong>di</strong>zione <strong>delle</strong> attività motorie per telemonitoraggio e<br />
teleriabilitazione<br />
I sistemi accelerometrici si basano tipicamente sul modello secondo il quale l’area<br />
sottesa dalla curva che in<strong>di</strong>ca le tre accelerazioni del corpo lungo i tre assi principali,<br />
è <strong>di</strong>rettamente proporzionale al consumo energetico metabolico (CEM ). Tale ipotesi<br />
è stata verificata tramite l’utilizzo <strong>di</strong> accelerometri triassiali [57, 58, 46] e anche<br />
stimata me<strong>di</strong>ante accelerometri monoassiali [59]. In uno stu<strong>di</strong>o con 11 soggetti sani<br />
che indossavano un accelerometro triassiale posizionato in vita, è stato <strong>di</strong>mostrato<br />
però che il miglior in<strong>di</strong>catore <strong>di</strong> CEM durante la camminata è rappresentato<br />
dall’integrale dell’ampiezza dell’accelerazione nella <strong>di</strong>rezione antero-posteriore<br />
mentre il miglior stimatore per il <strong>di</strong>spen<strong>di</strong>o energetico nelle totalità <strong>delle</strong> attività<br />
quoti<strong>di</strong>ane risulta essere la somma degli integrali <strong>delle</strong> ampiezze <strong>di</strong> ognuna <strong>delle</strong> tre<br />
accelerazioni [60].<br />
Alla luce dei risultati riguardanti il <strong>di</strong>spen<strong>di</strong>o energetico, sono stati misurati anche alti<br />
livelli <strong>di</strong> correlazione (0,86) tra il livello <strong>di</strong> MET, che è un multiplo del metabolismo<br />
basale che identifica il <strong>di</strong>spen<strong>di</strong>o energetico per una determinata attività, cioè un<br />
multiplo del consumo <strong>di</strong> ossigeno a riposo necessario per mantenere il metabolismo<br />
basale, e conteggio <strong>di</strong> attività motoria del (CSA) [56].<br />
Molti stu<strong>di</strong> hanno utilizzato accelerometri per classificare attività motorie e per<br />
stimare me<strong>di</strong>amente l’attività motoria compiuta, tramite stime <strong>di</strong> conteggi <strong>di</strong> attività<br />
per minuto (me<strong>di</strong>amente all’ora) su perio<strong>di</strong> che vanno da tre giorni a due settimane<br />
[61, 62, 63, 64, 46, 65]. A tutti questi impieghi, che sfruttano le molteplici<br />
potenzialità <strong>di</strong> questi sensori, si affianca il riconoscimento <strong>delle</strong> attività motorie <strong>di</strong> cui<br />
abbiamo ampiamente parlato nel paragrafo precedente che è la applicazione basilare<br />
fondamentale <strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong> tele monitoraggio e <strong>di</strong> teleriabilitazione, affiancata alle<br />
<strong>di</strong>verse <strong>tecniche</strong> <strong>di</strong> <strong>classificazione</strong> applicabili. Molteplici stu<strong>di</strong> hanno interessato<br />
questo settore e hanno esplorato le <strong>di</strong>verse possibilità <strong>di</strong> riconoscere il gesto motorio<br />
tramite queste tipologie <strong>di</strong> sensori, sfruttandone sia <strong>di</strong>verse tipologie <strong>di</strong> set up<br />
sperimentali sia <strong>di</strong>verse modalità <strong>di</strong> analisi dei dati a <strong>di</strong>sposizione [ 66, 67, 68, 69, 70]<br />
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