Copia di giornale:1-52.qxd.qxd - Campo de'fiori
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<strong>di</strong> Sandro Anselmi<br />
<strong>Campo</strong> de’ fiori 3<br />
Z|ÉätÇ| áÉÜÜ|á|?<br />
zÜtÇw| áÑxÜtÇéx<br />
Mi intrattengo spesso a guardare le foto d’archivio <strong>di</strong> <strong>Campo</strong> de’ fiori, e mi piace farlo con calma, per scoprire ogni volta<br />
nuovi particolari.<br />
Mi fermo ad interrogare le espressioni ritratte nei volti <strong>di</strong> persone ormai passate e, mentre immagino parti del loro vissuto,<br />
cerco improbabili confronti con il mondo o<strong>di</strong>erno.<br />
E’ imme<strong>di</strong>ata l’interpretazione degli sguar<strong>di</strong>, dei sorrisi, delle pose, e lì cerco i caratteri, le somiglianze, quasi volessi arrivare<br />
ad una catalogazione antropologica, ad una classificazione fisiognomica.<br />
Mi colpiscono, soprattutto, i bambini, che raccontano, meglio <strong>di</strong> tutti, la realtà.<br />
A seconda dell’epoca d’appartenenza della foto, vedo la gioia, i pensieri e la paura, la rassegnazione, la <strong>di</strong>sperazione.<br />
Siccome l’archivio <strong>di</strong> <strong>Campo</strong> de’ fiori è copioso<br />
<strong>di</strong> materiale del secolo scorso, è sconvolgente<br />
scoprire la tristezza negli sguar<strong>di</strong> persi<br />
dei bambini affamati dei primi decenni del<br />
‘900 e, poi, invece, <strong>di</strong>vertente e confortante,<br />
vedere l’ottimismo ed i sorrisi nei bambini<br />
degli anni ’60, quando il benessere e la stabilità<br />
economica avevano dato, finalmente,<br />
certezza e corpo a quei sogni delusi per troppo<br />
tempo.<br />
Non appena esco da questo incanto e mi<br />
appresto a “fotografare” la vita <strong>di</strong> oggi, è<br />
crudo registrare i comportamenti che i giovani<br />
hanno verso la prospezione e la proposizione<br />
<strong>di</strong> progetti per il loro futuro, e mi sono<br />
accorto, deluso e <strong>di</strong>spiaciuto, delle paure,<br />
delle incertezze che avviluppano e soffocano<br />
le loro speranze.<br />
La loro energia fresca e vitale è intimorita,<br />
imprigionata da una famiglia debole, una<br />
società egoista ed edonista, che li spinge<br />
sempre più in basso, e fiacca in loro la voglia<br />
<strong>di</strong> reagire e <strong>di</strong> combattere.<br />
Negli alti e bassi che accompagnano la nostra<br />
esistenza, la carica delle emozioni e dei sentimenti<br />
è alternante, ma i giovani dovrebbero<br />
essere comunque allegri, solari, dovrebbero<br />
dare positività, giusto valore alle cose che<br />
contano e mettere per primi gli affetti.<br />
Devono trovare quella forza speciale che<br />
accenda <strong>di</strong> nuovo i loro sorrisi e garantisca un<br />
investimento per il loro futuro.<br />
I giovani sono il domani, devono guadagnare<br />
fiducia, solidarietà fra loro e ricominciare a<br />
sorridere, per far rinascere la speranza <strong>di</strong> un<br />
futuro migliore.