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religioni - Homolaicus

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NONCREDO<br />

preventivo della chiesa ortodossa. L’obiezione<br />

da cui siamo partiti ci mostra che il problema<br />

in realtà è ancora più ampio e si allarga al<br />

significato vero e proprio dei termini, tanto è<br />

vero che perfino tra giuristi e politici la laicità<br />

dello Stato si confonde con la libertà religiosa.<br />

Infatti, nella comprensione greca<br />

moderna, non esiste neppure il concetto di<br />

“laicità”, che manca anche dal linguaggio in<br />

uso, da cui peraltro manca anche il termine<br />

“cittadinanza” al cui posto si usa il termine<br />

“sudditanza”.<br />

» Sudditanza statale e culturale<br />

Continuando l’osservazione della carta costituzionale<br />

greca vediamo che all’art. 33 si stabilisce<br />

che «Il Presidente della Repubblica, prima di<br />

intraprendere l’esercizio delle sue funzioni, fa<br />

alla Camera il seguente giuramento: “Giuro nel<br />

nome della Santa e Consustanziale e Indivisa<br />

Trinità di mantenere la Costituzione e le leggi”,<br />

e all’art. 59 che «I deputati (...) fanno (...) il<br />

seguente giuramento: “Giuro nel nome della<br />

Santa e Consustanziale e Indivisa Trinità di essere<br />

fedele alla Patria e alla repubblica democratica”,<br />

mentre il comma 2 recita: «Deputati di<br />

diversa religione o dogma fanno il giuramento<br />

secondo i tipi della loro religione o dogma».<br />

La prima disposizione determina l’appartenenza<br />

obbligatoria del capo dello Stato alla<br />

fede cristiana (il giuramento inoltre si riferisce<br />

alla “santa trinità” e non al “dio” in astratto,<br />

come succede ad esempio in Germania),<br />

requisito che è stato tenuto ipocritamente<br />

fuori dal relativo articolo e che determina, in<br />

altre parole, una distinzione interna dei diritti<br />

politici il cui pieno godimento dipende dall’accettazione<br />

della fede cristiana. La possibilità<br />

poi per il fedele di un’altra religione o<br />

dogma – notiamo che non esiste riferimento<br />

ad atei e non credenti – di occupare una sede<br />

parlamentare è indifferente riguardo alla laicità,<br />

così come anche in stati confessionali le<br />

cariche pubbliche possono essere occupate da<br />

fedeli di <strong>religioni</strong> diverse da quella statale<br />

(come succedeva nell’Impero Ottomano). Ma<br />

la mancanza di laicità in Grecia sarebbe in<br />

Anno II - n.6 luglio / agosto 2010<br />

realtà di importanza secondaria di fronte a<br />

quella della pratica quotidiana e all’aria che si<br />

respira in quella che una volta era la patria<br />

dell’Orthòs Lògos.<br />

Sarebbero forse residui del passato bizantino e<br />

ottomano pronti ad essere superati se non fossero<br />

inquadrati in logiche e comportamenti<br />

assolutamente conformi ad essi, come la presenza<br />

sostanzialmente obbligatoria dei politici<br />

greci a litanie ortodosse, la “santificazione” con<br />

acquasanta di ogni nuovo edificio pubblico e di<br />

ogni scuola all’inizio dell’anno scolastico, la<br />

fiscalizzazione della chiesa ortodossa e il mantenimento<br />

statale del clero, l’abitudine dei preti<br />

di parlare pubblicamente su questioni di politica,<br />

l’impossibilità per un non ortodosso di<br />

avanzare nella gerarchia delle Forze Armate,<br />

l’equivalenza greco/cristiano ortodosso ritenuta<br />

ancora valida dalla maggior parte della società<br />

e delle istituzioni, la prepotenza ortodossa in<br />

ambito economico, mediatico ed educativo, la<br />

permanenza dominante a livello accademico<br />

della concezione antiscientifica e insussistente<br />

dell’“ellenocristianesimo” che considera<br />

l’Ortodossia come «l’evoluzione naturale della<br />

cultura antica greca».<br />

In conclusione, possiamo affermare che la<br />

Grecia continua ad essere un paese, se non<br />

teocratico e bizantino, sicuramente non laico<br />

e distante anni luce dall’esempio francese. E<br />

certo totalmente diverso da come lo immaginano<br />

i tantissimi amanti italiani della cultura<br />

ellenica.<br />

Giuramento del primo ministro 6/10/09<br />

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