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2010/inverno - CAI Sezione di Mantova

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ESCURSIONISMO<br />

18<br />

Tante sono le iniziative che la nostra <strong>Sezione</strong><br />

mette in pie<strong>di</strong> per i soci. Noi organizzatori siamo<br />

costantemente proiettati a trovare nuove<br />

formule e nuove località per proporre nuove<br />

opportunità <strong>di</strong> partecipazione.<br />

Il nostro lavoro è totalmente rivolto alla<br />

sod<strong>di</strong>sfazione del socio e, come siamo attenti a<br />

cogliere tutte le critiche costruttive per<br />

migliorarci, così restiamo in attesa anche <strong>di</strong><br />

qualche vostro positivo riscontro.<br />

Solitamente noi stessi strappiamo la conferma<br />

della vostra sod<strong>di</strong>sfazione con la classica<br />

domanda: com'è andata? Tutto bene?<br />

La risposta in questi casi è quasi sempre<br />

scontata: sì, tutto bene. Poi, non si è quasi mai<br />

sicuri che così, veramente sia.<br />

Durante questa iniziativa ho avuto modo <strong>di</strong><br />

cogliere questo aspetto in maniera insolita,<br />

molto più piacevole e gratificante, a conferma <strong>di</strong><br />

una sod<strong>di</strong>sfazione piena, espressa <strong>di</strong> persona,<br />

da molti dei partecipanti e senza alcun sollecito.<br />

Questo è il compenso per il nostro lavoro.<br />

Non pensavo, comunque, che si potesse gioire<br />

ancora <strong>di</strong> più per una modalità inconsueta<br />

quanto involontaria da entrambe le parti, che mi<br />

è capitata una sera mentre sul terrazzo del<br />

rifugio Scoiattoli fumavo, dopo la cena, il mio<br />

“classico toscano” al bagliore della luna e sotto<br />

una coperta <strong>di</strong> stelle, in un angolo al riparo dal<br />

vento, per rilassarmi dopo l'impegnativo<br />

itinerario escursionistico della giornata. Dalla<br />

finestra aperta <strong>di</strong> una sala del reparto ristorante<br />

non usata quella sera, sento la voce <strong>di</strong> un<br />

partecipante che telefona alla figlia. Si<br />

esprimeva con queste parole: ciao, sto bene,<br />

anche se sono molto stanca, perché le prime<br />

due giornate sono state faticose, ma ho visto<br />

luoghi e montagne che non avrei mai pensato <strong>di</strong><br />

vedere e sono contenta e sod<strong>di</strong>sfatta. Contenta<br />

per me stessa e sod<strong>di</strong>sfatta del rifugio dove<br />

alloggiamo. È bello, in posizione panoramica e<br />

“PUNTO BASE” RIFUGIO SCOIATTOLI<br />

Una sod<strong>di</strong>sfazione infinita I miei cinque giorni <strong>di</strong><br />

Alta Montagna<br />

la cucina è <strong>di</strong> ottimo livello e si è creata una bella<br />

complicità e armonia tra tutti i partecipanti. Ne<br />

siamo tutti coinvolti in uguale misura. Poi<br />

completa <strong>di</strong>cendo: vorrei fermarmi un'altra<br />

settimana…….! La parola passa <strong>di</strong> mano e<br />

dall'altra parte del filo la figlia <strong>di</strong>ce <strong>di</strong> passare da<br />

lei a prenderla se pensa veramente <strong>di</strong> restare<br />

ancora lì, perché è rimasta praticamente<br />

coinvolta dalla sua entusiasmante esposizione.<br />

La telefonata si chiude e io, con lo sguardo<br />

verso il cielo, non posso esimermi dal pensare a<br />

quelle parole.<br />

Ecco,Alberto! Ora puoi essere veramente certo<br />

che il tuo impegno ha dato buoni frutti e devi<br />

essere pienamente sod<strong>di</strong>sfatto, perché la<br />

persona che hai sentito non aveva alcun motivo<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>re cose <strong>di</strong>verse da quelle che pensava; le<br />

sue parole erano veramente lo specchio<br />

sincero dei suoi pensieri.<br />

Sentirsi appagati da una frase, da una<br />

conferma è la massima gratificazione per chi si<br />

impegna a dare il proprio tempo per gli altri.<br />

Queste con<strong>di</strong>zioni sono le sole che ci<br />

forniscono l'input per proseguire nel nostro<br />

lavoro e superare quelli che invece sono i<br />

momenti o le situazioni <strong>di</strong>fficili.<br />

Non vorrei <strong>di</strong>lungarmi su questo fatto, ma ho<br />

ritenuto importante trasformarlo su questo<br />

articolo, perché, per me, rappresenta una<br />

piacevole sensazione mai provata in tanti anni<br />

<strong>di</strong> iniziative e impegno.<br />

Ringrazio pubblicamente quella persona, come<br />

d'altra parte ho già fatto imme<strong>di</strong>atamente <strong>di</strong><br />

persona, spiegandole la strana situazione nella<br />

quale mi ero trovato.<br />

Lei mi ha fatto un regalo, tanto inaspettato,<br />

quanto sincero, usando solo le parole e la sua<br />

felicità interiore che deriva da una sensibilità<br />

d'animo che purtroppo non tutti sappiamo<br />

cogliere.<br />

Alberto Minelli<br />

ÈÈ notte. Da qualche qualche ora sono a casa dopo<br />

cinque giorni <strong>di</strong> alta montagna alla alla Tofana <strong>di</strong><br />

Rozes. Rozes.<br />

ÈÈ stata stata un'esperienza nuova per me e<br />

meravigliosa.Cinquegiorniesereinunrifugiocon<br />

persone che conosci da da poco può può lasciarti dentro<br />

quel qualche cosa in più che ti ti riempie riempie <strong>di</strong> nuove<br />

esperienze e anche anche <strong>di</strong> maggiore serenità.<br />

Cominciando Cominciando le mie escursioni all'inizio <strong>di</strong> ogni<br />

giorno c'era sempre un un po' <strong>di</strong> timore <strong>di</strong> non farcela,<br />

poi piano piano tutto tutto questo passava passava e, passo<br />

dopopasso,mentrecisiavvicinavaallacimadella<br />

montagna, rimaneva in me solo solo la gioia <strong>di</strong> vedere<br />

panorami stupen<strong>di</strong> ee avere gli occhi sgranati<br />

davantiavettemaestose.<br />

C'è stato poi un un giorno <strong>di</strong> grande fatica (per me<br />

quasi come una ferrata), ma poi, a una certa<br />

altezza, ho creduto <strong>di</strong> avere attorno a me un<br />

paesaggio lunare, rocce enormi e noi là su <strong>di</strong> un<br />

piccolo sentiero, vette altissime che sembrava ti<br />

volessero abbracciare, non esisteva in in quei quei<br />

momentiniente<strong>di</strong>piùbello.<br />

momentiniente<strong>di</strong>piùbello.<br />

Ci sarebbero sarebbero ancora ancora tante tante cose da raccontare raccontare ma ma<br />

voglio voglio ora ricordare i due musei, la galleria, galleria, le<br />

trincee ricostruite per ricordare ricordare la prima Guerra<br />

Mon<strong>di</strong>ale, cose che ti fanno fanno <strong>di</strong>ventare gli occhi<br />

luci<strong>di</strong>perlacommozione.<br />

luci<strong>di</strong>perlacommozione.<br />

Erabellaanchel'allegriadeigiovanichesfidavano<br />

vette in ferrata, sentire le loro risate la la sera e<br />

vedere sui loro visi l'appagamento per per il il traguardo<br />

raggiunto.<br />

Voglio ricordare ricordare anche le belle persone appena<br />

conosciute come Silvana, Adriana, Carla, Eva, le<br />

amiche Lina ed Elda, e il il carissimo Luciano. Luciano. Un<br />

grazie inoltre per avermi dato l'opportunità a<br />

questeemozioniadAlbertoeAntonio.<br />

5 settembre <strong>2010</strong>, <strong>2010</strong>, Silvana Buratto

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