6a giornata 6/11/05 18/2/06 Veroli–Forlì Cecina–Mpv Virtus Siena Firenze–Cento Latina–Brindisi Patti–Fidenza Pistoia–Ozzano Ribera–Atri Ragusa–S. Antimo 7 a giornata 13/11/05 26/2/06 Cecina–Pistoia Cento–S. Antimo Ozzano–Ribera Atri–Ragusa Fidenza–Veroli Brindisi–Patti Mpv Virtus Siena–Latina Forlì-Firenze 8 a giornata 20/11/05 04/03/06 Veroli–Mpv Virtus Siena Cento–Atri Firenze–Ozzano Patti–Cecina Pistoia–Latina Ribera–Brindisi S. Antimo–Forlì Ragusa-Fidenza 9 a giornata 27/11/05 11/3/06 Cecina–S. Antimo Latina–Ragusa Ozzano–Cento Atri–Veroli Pistoia–Ribera Fidenza–Forlì Brindisi–Firenze Mpv Virtus Siena-Patti 10 a giornata 4/12/05 19/3/06 Veroli–Pistoia Cento–Fidenza Firenze–Atri Patti–Latina Ribera–Cecina S. Antimo–Brindisi Ragusa–Ozzano Forlì–Mpv Virtus Siena 11 a giornata 8/12/05 25/03/06 Cecina–Brindisi Latina–Veroli Ozzano–Patti Atri–S. Antimo Pistoia–Forlì Ribera–Fidenza Ragusa–Cento Mpv Virtus Siena-Firenze 12 a giornata 11/12/05 2/4/06 Veroli–Ragusa Latina–Cecina Patti–Ribera Fidenza–Atri Brindisi–Pistoia S. Antimo–Firenze Mpv Virtus Siena–Ozzano Forlì-Cento 13 a giornata 17/12/05 8/4/06 Cento–Patti Firenze–Veroli Ozzano–Cecina Atri–Brindisi Pistoia–Mpv Virtus Siena Ribera–Latina S. Antimo–Fidenza Ragusa-Forlì 14 a giornata 5/1/06 15/4/06 Veroli–S. Antimo Cecina–Cento Latina–Ozzano Patti–Pistoia Fidenza–Firenze Brindisi–Ragusa Mpv Virtus Siena–Ribera Forlì-Atri 15 a giornata 7/1/06 23/4/06 Cento–Veroli Firenze–Latina Ozzano–Brindisi Atri–Patti Pistoia–Fidenza Ribera–Forlì S. Antimo–Mpv Virtus Siena Ragusa-Cecina ba s ke t 57
Storia, Tradizione e Futuro. Il maiuscolo è rigoroso, proprio per evidenziare la necessaria complementarietà di tre capisaldi sui quali poggiano le fondamenta di un legame, com’è quello tra Siena e la pallacanestro, fatto non solo di risultati sportivi, ma anche e soprattutto di valori educativi. Prima nella dura superficie dell’asfalto e poi sulle tavole del parquet sono nate e cresciute generazioni di senesi, forgiati alla scuola della vita grazie ad una passione comune e al carisma di grandi uomini. Nelle secolari vicissitudini cestistiche di una piazza che oggi si colloca tra le grandi d’Europa, <strong>il</strong> nome di Ida Nomi Pesciolini non è <strong>il</strong> solo a richiamare l’alto tributo che meritano i precursori; quella di Don Armando Perucatti e di Monsignor Nazzareno Orlandi, fondatore del Costone, o, ancora, di Don Vittorio Bonci che per molti anni ne è stata l’insostituib<strong>il</strong>e guida, è una compagnia assai autorevole nella “galleria” degli iniziatori della “palla a cesto” e testimonia, a proposito di tradizione, un’operosità ancestrale che ha animato instancab<strong>il</strong>i uomini di chiesa nella convinzione che lo sport, in quanto esperienza condivisa, fosse un prezioso veicolo per l’educazione giovan<strong>il</strong>e. Deve averlo pensato anche Don Gaetano Rut<strong>il</strong>o quando, come parroco costoniano, r<strong>il</strong>anciò l’idea di una nuova “casa” per la crescente realtà sportiva del Costone la quale, di fronte ad esigenze sempre diverse, considerando la dimensione che <strong>il</strong> sodalizio di Vallepiatta stava venendo ad assumere anche in virtù di ragguardevoli traguardi raggiunti, necessitava di nuovi spazi e più adeguate strutture. “Siamo felici ed orgogliosi – esordisce Don Giuseppe Acampa, attuale coordinatore dell’Associazione Costone Ricreatorio “Pio II” – di aver potuto avviare i lavori per la realizzazione del ‘nostro’ Palasport concretizzando un sogno nel cassetto che già <strong>il</strong> nostro fondatore cullava e che Don Rut<strong>il</strong>o ha avuto <strong>il</strong> merito di riproporre”. Il grande lavoro compiuto dalle due società che formano la ‘costola sportiva’, la formazione masch<strong>il</strong>e dell’A.S. Costone e quella femmin<strong>il</strong>e dell’A.P.F. Costone, ha consentito, insieme al sostegno determinante delle istituzioni – dalla Fondazione Monte dei Paschi alle amministrazioni comunali territorialmente coinvolte di Siena e di Monteriggioni – di definire tutta una serie di progetti connessi alla nuova costruzione e che porteranno, tra l’altro, r<strong>il</strong>evanti benefici alla rete viaria della zona con nuove arterie di collegamento tra la città e le sue aree limitrofe. “Effettivamente – sottolinea Don Acampa – sorgere nella zona di Montarioso, praticamente al confine comunale tra Monteriggioni e Siena, significherà, per <strong>il</strong> palasport del Costone, trovarsi in un punto strategico, sia per quanto riguarda gli interventi infrastrutturali previsti e in qualche modo finalizzati al nuovo plesso, che per quanto concerne fruib<strong>il</strong>ità ed ut<strong>il</strong>izzo”. Un ut<strong>il</strong>izzo che, è bene ricordarlo, riguarderà non soltanto le due formazioni costoniane, ma anche buona parte del settore giovan<strong>il</strong>e della Montepaschi, come prevede un accordo di collaborazione tra le due società, ieri acerrime rivali per la supremazia cittadina sullo stesso palcoscenico, oggi registi di un’importante sinergia dalla reciproca e grande ut<strong>il</strong>ità, seppure su potenzialità e ambizioni profondamente differenti. Le logiche campan<strong>il</strong>istiche, che se vissute con <strong>il</strong> giusto equ<strong>il</strong>ibrio rappresentano un ingrediente capace di insaporire la competizione sportiva, appartengono ad un passato ricco di scontri epici, grandi sfottò e alterne fortune che oggi hanno lasciato <strong>il</strong> posto ad un lavoro in comune nell’interesse di tutto <strong>il</strong> movimento. Ma <strong>il</strong> passato è, per definizione, anche un grande contenitore di ricordi legato a quell’appartenenza che nello spirito costoniano era come una carta d’identità per la vita. “Per questo vorremmo che la nuova ‘casa’ del sodalizio gialloverde diventasse un punto di riferimento dove tanti nostri giovani possano, in futuro, identificarsi, riconoscersi proprio come nel caso dei loro genitori, secondo quel normale andamento ciclico della vita che avvicenda gli uomini ma può tramandare i valori più veri”. Pensato anche come struttura di servizio per <strong>il</strong> tessuto socio-economico senese, <strong>il</strong> PalaCostone, ben inserito nel contesto architettonico della zona, potrà contare su una polivalenza di spazi e attività: all’interno, una palestra, un’area ristorazione ed altri ambienti destinati ad uffici e ambulatori, coinvolgendo un’utenza diversificata e completando le risorse di una struttura dutt<strong>il</strong>e e funzionale per le molteplici esigenze che potrà soddisfare. “Il 2006 – conclude Don Acampa – sarà per noi un anno storico: <strong>il</strong> Costone festeggerà infatti <strong>il</strong> centenario della fondazione e l’auspicio è quello di ricevere questo regalo proprio in occasione della speciale ricorrenza”. Il nuovo palasport non solo rafforza la vocazione sportiva di Siena, dove, come detto, la cultura di una crescita armonica nella mente e nel corpo va ben oltre uno storico slogan, ma dota di spazi idonei una delle sue più antiche ed amate realtà sportive locali. Il futuro è già cominciato e la ‘famiglia’ potrà ulteriormente allargarsi: ora che, come la Virtus prima e la Mens Sana poi, anche <strong>il</strong> Costone ha la sua ‘casa’, Siena scrive un nuovo capitolo della sua storia cestistica confermandosi la ‘città del basket’, dove fare sport vuol dire solo viverne <strong>il</strong> sano agonismo, ma soprattutto apprenderne i valori più autentici per trasmetterne l’essenza. ■ Francesco Vannoni •traguardi Dopo anni di attesa, nel 2006 vedrà finalmente la luce la nuova ‘casa’ del sodalizio gialloverde • Per i suoi 100 anni <strong>il</strong> Costone si fa <strong>il</strong> regalo più bello 59
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