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P30 CULTURA / ARTE / SPETTACOLO<br />
ú– GERUSALEMME<br />
Non è solo la casa di un unico<br />
D. Non è solo la capitale di due<br />
popoli, il tempio di tre religioni, la<br />
città che esiste in due diverse dimensioni,<br />
quella della terra e quella del<br />
cielo. E' anche il solo luogo al mondo<br />
a vivere contemporaneamente in<br />
due diversi spazi temporali, quello<br />
del presente e quello dell'eternità. E<br />
forse proprio per questo è tanto difficile<br />
definirne i contorni, determinarne<br />
il futuro politico. Chi ha voluto<br />
tentare l'esperimento assicura<br />
che cercando in Google la parola<br />
Gerusalemme si ottengono 13 mila<br />
nuovi input in 0,17 secondi, tutti elementi<br />
che si vanno ad<br />
aggiungere ai milioni<br />
e milioni di scritti, ricerche,<br />
pensieri che<br />
l'umanità rivolge a<br />
questa città. “Questo<br />
– commenta lo storico<br />
britannico Simon<br />
Sebag Montefiore – è<br />
il principale problema<br />
di Gerusalemme: tutti<br />
ne parlano, ma ognuno fa riferimento<br />
a una dimensione che non necessariamente<br />
coincide con quella degli<br />
altri e talvolta non corrisponde nemmeno<br />
con la realtà attuale”. Nel suo<br />
ultimo, poderoso libro (Jerusalem:<br />
The Biography, Weidenfeld and Nicholson<br />
editori), Montefiore affronta<br />
il tema più difficile per ogni storico<br />
e per ogni ebreo donando al lettore,<br />
dietro a un titolo tanto immodesto,<br />
700 pagine per attraversare la capi-<br />
Gerusalemme continua a suscitare<br />
interrogativi, curiosità, dubbi. E<br />
soprattutto ad affascinare. Non a<br />
caso la città che A.B. Yehoshua definì<br />
“l’utero di pietra dell’umanità”<br />
è al centro di un interesse editoriale<br />
che non accenna a diminuire.<br />
Proprio in queste settimane arri-<br />
tale dell'eternità. Nell'attesa dell'edizione<br />
italiana (il lettore nostrano conosce<br />
di questo autore, astro nascente<br />
della storiografia britannica, solo le<br />
approfondite analisi del flagello stalinista<br />
sull'Europa), è meglio tranquillizzarsi.<br />
Il libro riesce a combinare ricerca<br />
e rigore con la leggibilità di un<br />
grande romanzo.<br />
Un lusso e una disinvoltura che Montefiore<br />
poteva permettersi facilmente<br />
per la sua estrema trasversalità, la sua<br />
popolarità (è intimo della famiglia<br />
reale britannica e consigliere di molti<br />
potenti del Regno Unito), forse soprattutto<br />
per la sua discendenza diretta<br />
da un progenitore che da solo<br />
continua a rapresentare l'icona del<br />
protosionismo idealista. Quando sbar-<br />
ú–– Giorgio Albertini<br />
Se anche le pagine di “Tirature 2012”,<br />
il seriosissimo annuario di letteratura<br />
curato da Vittorio Spinazzola, appena<br />
uscito nelle librerie, trattano come argomento<br />
centrale di questo numero<br />
del Graphic Novel, del fumetto “diventato<br />
adulto”, definendolo come l’unica<br />
vera novità nel panorama letterario di<br />
questi anni, qualcosa è realmente cambiato.<br />
Il Graphic Novel, declinabile in<br />
altri sottogruppi, è una denominazione<br />
artificiale per definire quello che in sostanza<br />
rimane fumetto ma che affronta<br />
complessità e profondità una volta<br />
inimmaginabili. Una declinazione fortunata<br />
del termine è il Graphic Journalism,<br />
il giornalismo raccontato con<br />
disegni e ballons, che permette di analizzare<br />
la storia e la quotidianità con<br />
una freschezza e una raffinatezza che<br />
il giornalismo tradizionale sembra, in<br />
parte, avere perso.<br />
Tra i temi del giornalismo grafico, Gerusalemme<br />
sembra avere il posto<br />
d’onore, pare essere veramente il centro<br />
del mondo. Joe Sacco, Sarah Glidden,<br />
Jens Harder, David B, per citarne<br />
alcuni, si sono occupati e si stanno occupando,<br />
più o meno direttamente,<br />
vano in libreria alcuni volumi, al<br />
centro di queste pagine, che<br />
aprono nuove prospettive con<br />
tagli molto differenti. Simon<br />
Sebag Montefiore, discendente del<br />
sir Moses cui si deve la prima comunità<br />
ebraica fuori dalle mura<br />
della cittadella di Davide, traccia<br />
cò a Gerusalemme nel 1860 per fondare<br />
la mitica comunità ebraica Mishkenot<br />
Shaananim e fece girare al<br />
della capitale di Israele. È in uscita per<br />
i tipi di Lizard-Rizzoli, uno dei titoli più<br />
interessanti su questo argomento. Si<br />
tratta di Cronache di Gerusalemme del<br />
fumettista e cartoonist canadese Guy<br />
Delisle.<br />
Il successo per questo autore è arrivato<br />
con i primi due libri di una serie di<br />
www.moked.it<br />
vento le pale del mulino che ancora<br />
oggi affascinano i visitatori, sir Moses<br />
Montefiore non era solo un ricco<br />
resoconti visivo-emotivi delle sue erranze.<br />
Pyongyang e Shenzhen raccontano<br />
gli anni passati dall’autore in<br />
estremo Oriente, segnatamente nelle<br />
città della Corea del Nord e della Cina<br />
meridionale che danno il titolo alle<br />
graphic novel. I suoi spostamenti erano<br />
dovuti a esigenze lavorative. Guy Delisle<br />
è di formazione un animatore e<br />
spesso ha ricoperto il ruolo di coordinatore<br />
e supervisore negli studi artistici<br />
estremo orientali, dove cioè vengono<br />
oggi eseguiti i disegni di intercalatura<br />
dei cartoni animati da una<br />
manodopera a costi bassissimi. La chiave<br />
di quei lavori è tutta giocata a mettere<br />
in luce la sua visione di uomo occidentale<br />
déraciné a confronto con i<br />
n. 3 | marzo 2012 pagine ebraiche<br />
Il fascino eterno di una città tutta da leggere<br />
un’appassionante storia della città<br />
nel suo Jerusalem: The Biography.<br />
Guy Delisle, uno dei maestri della<br />
graphic novel, le dedica le Chroniques<br />
de Jérusalem mentre la giornalista<br />
Fiamma Nirenstein ne<br />
ripercorre luoghi e vicende nel suo<br />
A Gerusalemme.<br />
Montefiore: “Non solo storia, ma biografia”<br />
mercante e magnifico benefattore, ma<br />
un visionario appassionato che voleva<br />
restituire agli ebrei una capitale e alla<br />
città la sua irrinunciabile anima ebraica.<br />
Oggi tocca proprio ad un suo discendente<br />
riannodare i fili, ritornare sul<br />
tema di una Gerusalemme terrestre<br />
e celeste che continua a rappresentare<br />
il motore dei pensieri del mondo.<br />
Fondendo rigore scientifico ed emozioni<br />
in un esperimento quasi sempre<br />
molto felice, Simon Sebag Montefiore<br />
ricomincia il racconto partendo dal<br />
villaggio aggrappato a quell'altura dove<br />
cinque millenni prima dell'era attuale<br />
prese le mosse l'identità ebraica<br />
nella storia e nella religione. Da subito<br />
contesa, dall'origine casa comune di<br />
Fragili Cronache a tratto di matita<br />
contesti alieni in cui vive (vale soprattutto<br />
per la Corea del Nord). Ci troviamo<br />
di fronte all’autobiografia di una<br />
solitudine in paesi stranieri che obbligano<br />
l’autore ad osservare e a decriptare<br />
quello che gli sta attorno per riuscire<br />
a capire se<br />
stesso.<br />
Il cambiamento<br />
giunge con il<br />
terzo libro dell’autore,<br />
dove si<br />
devia un poco<br />
dalla strada tracciata nei primi due.<br />
Lasciato l’ambito lavorativo, Guy Delisle<br />
ci racconta nelle sue Cronache Birmane<br />
di un anno passato a Rangoon al<br />
seguito di sua moglie che lavora per<br />
Médecins Sans Frontières.<br />
Ed ecco che dopo essere stato un viaggiatore<br />
dell’economia globalizzata Delisle<br />
diventa viaggiatore umanitario.<br />
In questa pubblicazione e in quella su<br />
Gerusalemme, Guy non è più solo, è con<br />
la famiglia e le esigenze di quest’ultima,<br />
soprattutto dei figli, diventano<br />
centrali nel suo rapporto con i luoghi<br />
che visita e vive. Se nei primi volumi<br />
era la solitudine e l’incapacità-impossibilità<br />
di inserirsi nel milieu professionale<br />
dei paesi estremo orientali a