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struttura nelle fibre di lana - ezio martuscelli

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2<br />

Fig. 1: La crescita delle<br />

<strong>fibre</strong> <strong>di</strong> <strong>lana</strong>: s<strong>ezio</strong>ne longitu<strong>di</strong>nale<br />

<strong>di</strong> un follicolo<br />

pilifero “primario”.<br />

Gli elementi <strong>struttura</strong>li e<br />

accessori in<strong>di</strong>cati in figura<br />

sono i seguenti:<br />

a) epidermide e strato<br />

basale (epidermis e basal<br />

layer);<br />

b) ghiandola sebacea<br />

(sebaceous gland);<br />

c) ghiandola sudorifera<br />

(sweat gland);<br />

d) papilla [Rif. 1, 2].<br />

della figura 3, le rende facilmente riconoscibili.<br />

In particolare le <strong>fibre</strong> <strong>di</strong> <strong>lana</strong> fini ed extrafini (<strong>di</strong>ametro inferiore a 30<br />

μm (1 micron = 10,000 angstrom (Å) = 0,0001 cm = 0,000001 m) sono<br />

costituite essenzialmente da due tipi <strong>di</strong> cellule: cuticolari e corticali (figura<br />

2). Le cellule cuticolari vanno a formare la parete esterna delle <strong>fibre</strong> e,<br />

come evidenziato <strong>nelle</strong> figure 2 e 3, esse danno luogo ad una <strong>struttura</strong><br />

scagliosa e squamiforme dove le varie scaglie (ogni scaglia corrisponde<br />

ad una singola cellula), orientate con i bor<strong>di</strong> nella <strong>di</strong>r<strong>ezio</strong>ne della parte<br />

terminale della fibra, si sovrappongono le une alle altre in maniera analoga<br />

a come si <strong>di</strong>spongono le tegole <strong>di</strong> un tetto. Questa particolare configurazione<br />

impe<strong>di</strong>sce alle particelle <strong>di</strong> impurezze e <strong>di</strong> sporco <strong>di</strong> raggiungere<br />

la pelle degli ovini, e nello stesso tempo favorisce la migrazione e<br />

quin<strong>di</strong> la eliminazione <strong>di</strong> particelle estranee dal vello degli animali [4].<br />

La cuticola, andando dall’esterno delle <strong>fibre</strong> verso l’interno, è costituita<br />

dall’esocuticola (stabile all’azione degli enzimi) e dall’endocuticola (facilmente<br />

<strong>di</strong>geribile dagli enzimi); entrambi questi componenti sono ricoperti<br />

da una sottile membrana idrofoba semipermeabile (figura 4) [1, 4].<br />

La <strong>struttura</strong> delle scaglie è messa in evidenza nella micrografia elettronica<br />

della figura 5 dalla quale si ricava che le <strong>di</strong>mensioni delle celle cuticolari,<br />

relative a <strong>fibre</strong> <strong>di</strong> <strong>lana</strong> merino, sono 20x30x0,5 m [5].<br />

L’esocuticola è separata dalle celle corticali da una sottile membrana cellulare<br />

complessa (spessa all’incirca 25 nm), la stessa che separa tra loro le

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