struttura nelle fibre di lana - ezio martuscelli
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- -cheratine: ad elevato contenuto <strong>di</strong> residui <strong>di</strong> -amminoaci<strong>di</strong> con<br />
catene laterali a basso ingombro (glicina, alanina e serina)<br />
( sono contenute <strong>nelle</strong> squame, negli artigli e nei becchi<br />
dei rettili e degli uccelli) [7].<br />
Dalle <strong>fibre</strong> <strong>di</strong> <strong>lana</strong>, così come dai capelli, dalle corna, dalle unghie e<br />
dagli aculei dei mammiferi sono stati isolati tre <strong>di</strong>versi tipi <strong>di</strong> -cheratina:<br />
i) una frazione a basso contenuto <strong>di</strong> zolfo con peso molecolare<br />
pari a circa 40.000;<br />
ii) una frazione ad alto contenuto <strong>di</strong> zolfo avente un peso molecolare<br />
compreso tra 10.000 e 30.000;<br />
iii) una frazione ad elevato contenuto <strong>di</strong> tirosina caratterizzato<br />
da un peso molecolare inferiore a 10.000 [10].<br />
Come già precedentemente scritto, la <strong>struttura</strong> primaria <strong>di</strong> una proteina<br />
è definita oltre che dalla sua composizione e costituzione anche dalla<br />
sequenza in base alla quale i residui <strong>di</strong> amminoaci<strong>di</strong> si succedono lungo<br />
la catena macromolecolare.<br />
Le proteine, a basso contenuto <strong>di</strong> zolfo, che si ottengono dagli estratti<br />
della frazione microfibrillare delle <strong>fibre</strong> <strong>di</strong> <strong>lana</strong>, sono composte da due<br />
famiglie (tipo I e tipo II).<br />
Le sequenze amminoaci<strong>di</strong>che delle cheratine <strong>di</strong> origine microfibrillare,<br />
appartenenti al tipo I [peso molecolare: 46674 Da (unità <strong>di</strong> massa atomica<br />
pari a 1,66 x 10 -27 Kg) e costituite da 412 residui], delle cheratine <strong>di</strong> tipo II<br />
[peso molecolare: 53681 Da; lunghezza <strong>di</strong> 491 residui] e delle cheratine<br />
ricavate dalla matrice amorfa e rigida, ad alto contenuto <strong>di</strong> zolfo [peso<br />
molecolare: 17603 Da e una lunghezza <strong>di</strong> 171residui] sono riportate,<br />
rispettivamente, <strong>nelle</strong> tabelle 4, 5 e 6 [11, 12, 13].<br />
Il confronto dei dati delle tabelle 4, 5 e 6 porta alla conclusione che frazioni<br />
<strong>di</strong> cheratine isolate dai vari elementi costitutivi presentano strutture<br />
primarie notevolmente <strong>di</strong>verse tra loro.<br />
La conoscenza della <strong>struttura</strong> primaria <strong>di</strong> una proteina è essenziale ai fini:<br />
i) della comprensione delle basi molecolari della sua attività<br />
biologica;<br />
ii) della deduzione delle regole che essendo alla base del processo<br />
<strong>di</strong> rotazione intorno ai legami dello scheletro molecolare<br />
determinano la sua geometria o conformazione spaziale<br />
e cioè quella che viene definita come <strong>struttura</strong> secondaria<br />
delle proteine.