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Campo de'fiori

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con i più importanti direttori d’orchestra<br />

dell’epoca tra questi Arturo<br />

Toscanini, Richard Strauss,<br />

Aurturo Benedetti Michelangeli il<br />

quale, giovanissimo e ancora poco<br />

noto, è più volte ospite in casa sua tra<br />

il 1948 e il 1950.<br />

Sempre con l’Orchestra di Santa<br />

Cecilia - detta dell’Augusteo -, prende<br />

parte a numerosi concerti in Italia e<br />

all’estero, ai festival di Ginevra,<br />

Edimburgo, Parigi e Baalbeck in<br />

Libano. Profondo è il legame con<br />

Civita Castellana, nonostante abbia<br />

vissuto a Roma quasi tutta la vita. È<br />

particolarmente legato al cugino<br />

Domenico Del Priore e ai suoi figli<br />

Giovanni, Vittoria e Maria Agata, della<br />

quale è padrino di battesimo. Inoltre con il<br />

cugino civitonico ha in comune la sua formazione<br />

musicale, l’esperienza durante i<br />

soggiorni in Svizzera, gli anni tra il 1920 e<br />

il 1939 quando suonavano insieme alla<br />

corte dei Savoia al Quirinale. Tra i primi<br />

anni Venti fino agli anni Cinquanta, porta a<br />

Civita Castellana i suoi amici musicisti per<br />

suonare durante le cerimonie religiose in<br />

onore dei Santi Patroni Marciano e<br />

Giovanni. A questi appuntamenti oltre al<br />

Coro della cappella Giulia, intervengono<br />

noti musicisti dell’epoca tra i quali il<br />

Maestro Calzanera, Remigio Renzi,<br />

Ernesto Boezi – Accademico di Santa<br />

Cecilia -, il Maestro Antonelli. Concerti<br />

<strong>Campo</strong> de’ fiori 17<br />

1960 da sx Prof. Domenico Mancini, Bonaventura Somma (direttore<br />

e compositore), Prof. Rondino (1° violino dell’Orchestra<br />

Santa Cecilia)<br />

effettuati anche in piena guerra durante<br />

l’occupazione tedesca. A tale proposito<br />

vale la pena ricordare un aneddoto: nel<br />

settembre del 1943 i cantori stavano rientrando<br />

a Roma, quando nella piazza del<br />

comune di Civita Castellana un ufficiale<br />

tedesco diede ordine di reperire degli<br />

uomini da portare a lavorare al comando<br />

sul monte Soratte, tra questi anche il<br />

gruppo dei cantori che si trovavano lì proprio<br />

in quel momento. Uno dei cantori più<br />

anziani cominciò a protestare dicendo di<br />

essere cittadino del vaticano. L’ufficiale<br />

che parlava un poco di italiano, per evitare<br />

un possibile incidente diplomatico decise<br />

di rilasciarli tutti.<br />

Nel 1966 dona alla cattedrale di Civita<br />

Castellana dodici vetrate artistiche,<br />

pagandole con l’intera liquidazione di<br />

cantore della cappella Giulia e Sistina<br />

in Vaticano.<br />

Nel 1971 promuove la realizzazione di<br />

una porta in bronzo da collocare sempre<br />

nella cattedrale di Civita<br />

Castellana. Il progetto è respinto dal<br />

Ministero della Pubblica Istruzione, la<br />

porta viene comunque realizzata e<br />

posta all’ingresso della chiesa di San<br />

Pietro - detta di San Francesco - a<br />

piazza Matteotti sempre a Civita<br />

Castellana. Riguardo la realizzazione<br />

della porta, in una lettera inviata al<br />

civitonico Monsignor Goffredo<br />

Mariani, che all’epoca si trovava alla<br />

Segreteria di Stato del Vaticano, scrive:<br />

“Dobbiamo lasciare ai nostri concittadini un<br />

esempio di fede generosa, come hanno<br />

fatto i nostri avi, dai quali abbiamo ereditato<br />

le nostre belle chiese, rifugio delle<br />

nostre anime in cerca della protezione di<br />

Dio. Abbiamo sempre lavorato e in particolare<br />

a servizio della Chiesa Cattolica;<br />

abbiamo trascorso la nostra vita in dignitosa<br />

modestia, non esente da privazioni<br />

volontarie; possiamo disporre dei nostri<br />

risparmi: che ne godano i nostri concittadini,<br />

fratelli nella fede, per il loro bene spirituale,<br />

che è l’essenziale.”<br />

Muore a Roma nel 1984, viene sepolto<br />

nella tomba Mancini al cimitero monumentale<br />

del Verano.

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