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<strong>L'Azione</strong> 17 MARZO 2<strong>01</strong>2<br />
Quando la diversità<br />
diventa gusto<br />
di LUCA DI DIO<br />
la vera integrazione, si fa a partire<br />
dall’attenzione a questo tema con cui “tiriamo<br />
su” i nostri gli per cui diventa particolarmente<br />
L’integrazione,<br />
interessante quando la scuola diviene teatro di<br />
momenti di educazione alla diversità – è proprio il caso di<br />
dirlo – in “tutte le salse”. Sto parlando del progetto “Sapori Di-<br />
Versi” promosso dal Circolo Didattico “Spontini” attraverso<br />
l’insegnante di religione Laura Biasetti e che sta coinvolgendo<br />
tantissime classi… e altrettanti genitori.<br />
Dentro il motto evangelico “Voi siete il sale della terra; ma<br />
se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render<br />
salato?” (Matteo 5,13) è nata l’idea di proporre a genitori –<br />
italiani e stranieri – di coinvolgersi con gli alunni trasformando<br />
la scuola in una cucina in cui da mille ingredienti diversi<br />
vengon fuori piatti deliziosi.<br />
Un po’ una metafora di quello che deve necessariamente<br />
accadere nella nostra società, ormai così multietnica e multiculturale<br />
che sarebbe un peccato sottovalutare la ricchezza<br />
insita nella pluralità… una sorta di “insalata di riso”, miscela<br />
The Artist<br />
Titolo originale: The Artist<br />
Genere: Drammatico/Commedia<br />
Durata: Durata: 100’<br />
Regia: Michel Hazanavicius<br />
Interpreti: Jean Dujardin: George Valentin<br />
Bérénice Bejo: Peppy Miller<br />
John Goodman: Al Zimmer<br />
James Cromwell: Clifton<br />
Penelope Ann Miller: Doris<br />
Missi Pyle: Constance<br />
Ci sono tre caratteristiche che possono tenere<br />
ad un certa distanza lo spettatore da questo<br />
fi lm: muto, bianco e nero e francese. Se ci si<br />
fermasse qua “The Artist” Artist” sembrerebbe un’opera un’opera dedicata ai cinefi li<br />
puri, ai fi lologi del cinema. Ci sono, però, molte altre caratteristiche che<br />
proiettano “The Artist” in un universo molto più ampio, composto dalle<br />
molteplici sfaccettature che defi niscono le esigenze del pubblico di tutti<br />
i tempi. “The Artist” è, infatti, appassionante, divertente, sorprendente,<br />
commovente e bello, anzi bellissimo. Ambientato nel periodo in cui<br />
il cinema introduce il sonoro, il fi lm racconta un momento cruciale<br />
della vita di George Valentin, grandissima star del grande schermo<br />
(insieme all’inseparabile cagnolino che gli fa da spalla), che entra in<br />
una profonda crisi perché non riesce ad adattarsi al “nuovo corso”. Al<br />
contrario una giovane aspirante attrice, che aveva fatto la comparsa<br />
in uno dei suoi fi lm, inizia una sfolgorante carriera. Ascesa e caduta<br />
dunque, condita da una pregevolissima regia attenta alla costruzione<br />
dell’immagine e che ama la sua “creatura”: i personaggi, la fotografi a,<br />
la scenografi a…ama il “cinema”. Le citazioni che Michel Hazanavicius<br />
(regista e sceneggiatore) inserisce in “The Artist” (dai grandi del cinema<br />
muto a “Cantando sotto la pioggia”) si incastrano perfettamente senza<br />
essere pretenziose, divengono sottili ammiccamenti che “scorrono”<br />
nel girato naturalmente. Gli attori “giocano” con i loro ruoli in maniera<br />
incantevole (persino Uggie, il piccolo jack russell terrier che nel fi lm è<br />
“The Dog”, è stato premiato con due riconoscimenti importanti: il Palm<br />
Dog Award al Festival di Cannes 2<strong>01</strong>1 e il Golden Collar Award 2<strong>01</strong>2).<br />
Fondamentali le uniche due battute sul fi nale. Sull’onda del gradimento,<br />
del pubblico e della critica, e grazie alla miriade di premi vinti torna sugli<br />
schermi, dopo l’uscita avvenuta qualche mese fa, un’opera deliziosa<br />
e brillante come una perla, che “silenziosa” spicca in un mare di altre<br />
pellicole piene di frastuono ed ipercinetiche sequenze 3D. Un’occasione<br />
questa, dunque, per vedere di nuovo al cinema un fi lm che “parla” del<br />
cinema, lo ricorda ed allo stesso tempo lo trasmette, lo vive e lo fa<br />
vivere. Un’occasione, insomma, da non perdere.<br />
Premi: i riconoscimenti attribuiti al fi lm sono tantissimi. Nella lunga lista<br />
di premi e nomination, tra gli altri, si trovano ben 5 premi Oscar 2<strong>01</strong>2<br />
(miglior fi lm, regia, attore protagonista, colonna sonora e costumi) su<br />
10 nomination, 3 Golden Globe 2<strong>01</strong>2 (fi lm, attore, colonna sonora)<br />
su 6 nomination, la<br />
Palma D’Oro al Festival<br />
di Cannes 2<strong>01</strong>1 a Jean<br />
Dujardin, 6 César 2<strong>01</strong>2<br />
(fi lm, regia, attrice protagonista,<br />
fotografi a, scenografi a,<br />
colonna sonora) su 10 nomination<br />
e 7 Bafta - British Academy of Film and Television Arts (fi lm, regia,<br />
attore protagonista, sceneggiatura originale, fotografi a, costumi, colonna<br />
sonora) su 12 nomination.<br />
In programma al Cinema Nuovo (ex Cinema Teatro) sabato 17,<br />
domenica 18 e lunedì 19 marzo alle ore 21,15. Informazioni: 0737<br />
787882.<br />
s.n.<br />
>MATELICA< 17<br />
Momenti del progetto<br />
Sapori Di-Versi<br />
di sapori in cui ogni ingrediente trova il suo posto.<br />
“Il nostro Circolo Didattico è formato quasi per il 20% da<br />
bambini provenienti da paesi diversi. L’evidenza numerica del<br />
usso migratorio – si legge nel progetto redatto dall’insegnante<br />
Biasetti e inserito nel Pof già dall’anno in corso – ha spinto<br />
il corpo docente a ripensare i propri compiti e ad individuare<br />
nuove strategie in grado di favorire l’integrazione degli alunni<br />
stranieri. La scuola non può sottrarsi al suo compito principale<br />
che è quello educativo e il modo migliore per assolverlo è<br />
quello di favorire l’apertura della cultura accogliente verso<br />
Quel terribile 24 marzo,<br />
a Braccano...<br />
La città di Matelica commemora il 68° anniversario<br />
dell’eccidio di Braccano del 24 marzo 1944, che costituisce<br />
il momento più tragico e glorioso della sua Resistenza<br />
al nazi-fascismo nel corso della seconda guerra mondiale.<br />
Celebra contemporaneamente il 1° centenario della<br />
nascita di Don Enrico Pocognoni (nato a Differdange,<br />
Lussemburgo, il 6 febbraio 1912), eroico protagonista<br />
e martire della Resistenza, medaglia d’oro al valore civile.<br />
Sacerdote di profonda spiritualità, generoso verso i<br />
più deboli e bisognosi, colto e studioso delle tradizioni<br />
locali, come parroco di Braccano durante l’occupazione<br />
tedesca e la lotta di liberazione nazionale si prodigò in<br />
favore della popolazione e del movimento partigiano,<br />
nonostante ripetute minacce e intimidazioni, con grande<br />
rischio personale. La mattina del 24 marzo 1944, catturato<br />
dai nazi-fascisti durante un rastrellamento su Braccano,<br />
Roti e Valdiola, fu brutalmente trucidato insieme ad altri<br />
cinque giovani partigiani: Demade Lucernoni, Ivano<br />
Marinucci, Temistocle Sabbatini, Thur Nur, Mohamed<br />
Raghè. La città di Matelica, nel celebrare solennemente il<br />
sacri cio di questi giovani per la libertà dell’Italia, vuole<br />
nella ricorrenza del 1° centenario della nascita rendere<br />
omaggio a don Enrico Pocognoni e onorarlo come fulgido<br />
esempio di virtù sacerdotali, civiche ed umane. Che il<br />
suo ricordo resti imperituro fra le giovani generazioni.<br />
Il programma ricalca quello previsto <strong>prima</strong> che la neve<br />
imponesse un ripensamento delle date ed è patrocinato<br />
dal prof. Colonnelli, direttore del Centro Studi Pocognoni,<br />
Una nostra giovanissima<br />
lettrice ci ha<br />
inviato questo incantevole<br />
scatto. E ora che<br />
la <strong>prima</strong>vera sta per arrivare,<br />
godiamoci un’ultima<br />
volta questo spettacolo di<br />
ghiaccio. Grazie Elena.<br />
Inviateci i vostri scatti più<br />
belli, quelli più signi cativi<br />
o quelli che riprendono un<br />
situazione che non vorreste<br />
vedere nella nostra città.<br />
Spedite a matelica.redazione@lazione.com<br />
o venite a<br />
trovarci presso il Palazzo<br />
Vescovile.<br />
“Sognando la <strong>prima</strong>vera”<br />
di Elena So a Janata<br />
quella ospite, valorizzando le diversità come arricchimento<br />
personale e sociale”. “Saperi” che diventano “sapori”, in un<br />
accostamento che ha del geniale a partire dalla constatazione<br />
etimologica che “il sapiente è colui che sa di qualcosa”, così<br />
come – al contrario – noi chiamiamo “sciapo” sia un cibo<br />
senza sale che una persona sciocca, senza spessore, senza<br />
consistenza e sapore. Così un giorno si va “a scuola di pizza”,<br />
grazie alla disponibilità della Pizzeria Lucien, poi ci si mette<br />
ai fornelli a preparare il cous cous marocchino, le sarmale,<br />
una sorta di involtini ripieni di carne tritata avvolti in foglie di<br />
cavoli e servite con un sughetto di pomodoro e panna, piatto<br />
tipicamente rumeno, ma anche di ambito ungherese. Poi si<br />
passa all’insalata malagueña, olé, ad una zuppa nigeriana<br />
dal nome impossibile sia da pronunciare che da scrivere, alle<br />
empanadas colombiane e argentine e via così per oltre una<br />
ventina di ricette tra cui non mancano – ovviamente – i piatti<br />
della cucina regionale nostrana, dal Piemonte alla Sicilia, dalla<br />
Puglia alla Sardegna.<br />
Un posto di rilievo merita il pane, sia italiano che arabo,<br />
come piatto “simbolo” anche di unità e fratellanza [dicono<br />
che un Tale che era un po’ ebreo, un po’ palestinese e molto<br />
cattolico, fu riconosciuto da come “spezzava il pane”, ndr] per<br />
un progetto che ha avuto il merito di coinvolgere un po’ tutta<br />
la città. Tanti i genitori che, a diverso titolo, si sono lasciati<br />
coinvolgere, dalla collaborazione del Gas (il Gruppo di Acquisto<br />
Solidale) che ha cercato di trovare il più possibile prodotti<br />
biologici e a chilometro zero, alla macelleria Stopponi, dal<br />
supermercato Ciciani e Mariani di San Rocco, al Simply di<br />
viale Martiri, in un elenco che è sicuramente incompleto – si<br />
chiede scusa per questo, ma ci sarà l’occasione uf ciale di<br />
citare uno per uno quanti hanno collaborato – ma che dà l’idea<br />
della motivazione legata a “Sapori Di-Versi”… per crescere<br />
imparando che anche ciò che non conosciamo, può avere un<br />
gusto unico, il sale della vita è al fondo questo.<br />
dal sindaco Sparvoli e dal presidente dell’Anpi Manuela<br />
Fiorentino. Oltre agli eventi più istituzionali, con in primis<br />
la Santa Messa celebrata da Mons. Vecerrica, desta curiosità<br />
la serie di letture a cura dei ragazzi del Consiglio comunale<br />
dell’Istituto Mattei di Matelica, previste nella Biblioteca<br />
comunale. Soprattutto sarà interessante la mostra di foto,<br />
documenti e disegni su don Enrico, che verrà inaugurata<br />
nella ex-scuola elementare di Braccano.<br />
a.g.<br />
Programma delle celebrazioni<br />
Sabato 24 marzo: ore 10 Braccano, ex Scuola Elementare: Inaugurazione<br />
della Mostra di foto, documenti e disegni su Don Enrico<br />
Pocognoni. Orario della Mostra: sabato 24 e domenica 25: ore 10-<br />
13; 15-18; ore 11 Corteo dalla ex Scuola Elementare al Monumento<br />
dell’Eccidio - Deposizione della corona d’alloro; ore 11.30 – S. Messa<br />
celebrata da Mons. Giancarlo Vecerrica Vescovo di Matelica-Fabriano;<br />
ore 17 - Matelica, Biblioteca Comunale L.Bigiaretti: “La nostra memoria…ricordando<br />
don Enrico Pocognoni”. Letture a cura del Consiglio<br />
Comunale dei Ragazzi dell’Istituto Comprensivo “E. Mattei” di Matelica.<br />
BREVI<br />
DA MATELICA<br />
~ CONTINUA LA CATECHESI QUA-<br />
RESIMALE<br />
Venerdì 16 marzo alle 18, come di<br />
consueto, si terrà a Santa Teresa il<br />
quarto appuntamento di catechesi<br />
quaresimale tenuta da Don Vincenzo<br />
Bracci, una serie di rifl essioni sul periodo<br />
di preparazione che stiamo vivendo<br />
in questi giorni. Buona la risposta data<br />
dai fedeli, tra cui anche diversi ragazzi.<br />
~ ULTIMI GIORNI PER LA FIRMA<br />
DELLA LEGGE “ANTICASTA”<br />
Sarà attiva fi no al 19 marzo la possibilità<br />
di andare in Comune e fi rmare per la<br />
legge di iniziativa popolare.<br />
Ci si può recare a fi rmare presso<br />
l’Uffi cio Relazioni con il Pubblico dal<br />
lunedì al sabato. Per chi ha la residenza<br />
a Matelica basta portare con sé un<br />
documento valido di identità.<br />
Anche chi non è residente a Matelica<br />
può fi rmare facendosi rilasciare un<br />
foglio che dovrà essere consegnato in<br />
carta semplice rilasciato gratuitamente<br />
dal proprio Comune di residenza certifi -<br />
cato di iscrizione alle liste elettorali (che<br />
non è la cartella elettorale) nell’apporre<br />
la fi rma.<br />
17 matelica.<strong>indd</strong> 2 14/03/12 12.08