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24 A chi serve Michelangelo? di GIAMPIERO DONNINI Nel dicembre 2008 l’antiquario torinese Giancarlo Gallino vende allo Stato italiano un piccolo croci sso ligneo (cm. 40 x 40) attribuito a Michelangelo per tre milioni e 250mila euro. Nei mesi successivi cominciano a sollevarsi dubbi sulla paternità dell’opera. Già il prezzo del croci sso, sceso nel corso della trattativa da diciotto a tredici milioni di euro, destava non pochi sospetti, dal momento che un singolo disegno del maestro orentino raggiungeva in asta con facilità i 30 milioni di euro. In poche parole, pagare tre milioni per un autentico croci sso di Michelangelo è troppo poco, mentre è troppo per un lavoro di bottega o di autore a lui af ne. Esposto una prima volta a Firenze in una mostra dal titolo Proposta per Michelangelo giovane, nel relativo catalogo l’autogra a al grande maestro non viene assolutamente dimostrata, sebbene non esclusa. Curioso, poi, il fatto che il catalogo vide la luce per i tipi di Allemandi, lo stesso editore che pubblicava i cataloghi di Gallino. Il ministro Bondi intanto va al Tg1 e annuncia l’acquisto dell’opera come la prova di un’oculata, lungimirante politica di gestione dei “beni culturali” mirata ad investire sui capolavori. Nel 2009 il croci sso parte per una lunga tournée nei musei e nelle chiese italiane, salutato dagli assessori e benedetto dai vescovi: Roma, Milano, Torino, Palermo, Trapani, Note sulla perduta chiesa di San Mariano ad Albacina Esaminando le note scritte da Don Paolo Gabrielli (parroco di Albacina dal 1804 al 1839) su alcuni ritrovamenti pertinenti il municipio di Tu cum, ho acquisito nuove conoscenze su una delle più antiche chiese di questa località. Mi riferisco a San Mariano, oggi scomparsa perché abbattuta nel 1972 dopo il crollo del tetto. In verità gli appunti del parroco non sono sempre ordinati e puntuali e denotano deboli capacità esegetiche; pur tuttavia essi risultano talvolta preziosi perché costituiscono la nostra unica fonte: «Anni addietro, restaurandosi dal canonico Don Antonio Fida da Fabriano il pavimento della chiesa ben antica di San Mariano, fu osservato esser pieno di ossa di morti occupando tutto il pavimento medesimo senza ordine di sepolcro, indizio più che sicuro che nell’eccidio di Tu co (attribuito erroneamente dal parroco alle truppe di Alarico, ndr) tutti li cadaveri di questa borgata furono ivi riuniti per non vederli dispersi, e se così è, non essendovi memoria alcuna dell’erezione di detta chiesa, bisogna confessare e dire che esisteva al tempo di Tu co e concludere che la religione catolica (sic) vi era ben piantata…». Siamo nel 1823 ed il restauro della chiesa era stato effettuato qualche anno prima. Accettata dunque come valida la sola affermazione dell’antichità di questo edi cio, essa venne confermata anche dal suo successore Don Raffaele Ambrosini (cfr. Lettere sulle cose sacre di Albacina, San Severino 1846, pp. 3-4 e n.1) il quale addirittura sostiene che San Mariano era stata la più antica chiesa parrocchiale di Albacina «quando la luce dell’Evangelo si diffuse tra noi… Questa chiesa di San Mariano è antichissima e avea (sic) un altare alla forma dei primitivi cristiani demolito pochi anni addietro… È tutta dipinta nell’interno rappresentante diversi Santi e varie immagini di Maria Santissima. Presso i suoi muri si rinvengono ossa di corpi umani» (per gli affreschi cfr. U. Alessandroni, Storia Albacinese, Fabriano 1975, p. 32). Notizie ancora più interessanti le ritroviamo in Ordini di Chiesa, tomo II, f. 80 dove P. Gabrielli ci dice che il 17 ottobre 1838 «in occasione che si portò qui Monsignor Francesco Faldi Vescovo di Fabriano, il signor Governatore Gubbiani e il signor Arpi gonfaloniere per designare il Camposanto nella chiesa della Consolazione, visitò anche la chiesa di San Mariano e vedendola sì ben compita (sic) ne restò sorpreso e subito la sospese donec restauratur ed osservato l’eccellente quadro dell’altare in tavola in campo d’oro, rappresentante la Madonna Santissima con il Figliolo, San Venanzo e San Mariano con tutte le altre gure, per non vederlo affatto rovinato perché creduta opera del Gentile fabrianese, ordinò che in giornata fosse trasportato in questa chiesa parrocchiale ed infatti nel dì 19 dal sindaco Mattioli Giuseppe come capo rappresentante la popolazione e come appartenente al popolo questa chiesa, lo trasportò in San Venanzo e con due ferri lo ssò al muro vicino all’orchestra». L’Ambrosini il 28 novembre 1843 lo tolse da questo luogo perché umido e lo pose nella cappella del nome di Dio. Naturalmente il quadro in campo d’oro su tavola è il polittico del maestro di Staffolo, esposto e venerato ancora oggi nella chiesa di San Venanzo, ma la sua primitiva locazione abbelliva insieme ai sopra menzionati affreschi la chiesina di San Mariano. «Qui si celebrava pure la Messa de rogatione, vi faceva capo le litanie di San Marco e una delle tre rogazioni»; da quando, il 24 maggio 1808, il parroco Gabrielli decise di non effettuare più la processione presso i ruderi della chiesa di S. Brizio ormai diruta ma devotamente non abbandonata e situata su di un promontorio di non facile accesso sotto le balze dell’Acquarella, a poco a poco a San Mariano fu unito anche il nome di S. Brizio come appare da documenti riferibili intorno alla metà dell’Ottocento (su queste rogazioni cfr. P. Gabrielli, Ordini di Chiesa, tomo I, ff. 133, 135, 142, 143). La frequentazione di San Mariano non ebbe termine con l’ingiunzione all’abbandono del 1838; la chiesa di lì a poco dovette essere restaurata anche se non in modo stabile e duraturo. Infatti il parroco Ambrosini il 17 maggio 1846 affermava: «Avvisai il popolo che più non si sarebbe celebrata la Messa nella chiesa di San Mariano il dì secondo della rogazione» (il 19 maggio, dunque, del detto mese). Segno che prima di questa data vi si celebravano ancora funzioni religiose. Un’ulteriore notizia ci porta a conoscenza che a partire dal 1841 dalla Santa Sede era stato nominato Rettore del Bene cio di San Mariano e della chiesa del Gonfalone Giuseppe Malatesta da Cerreto, parroco di Nebbiano; quest’ultimo ne prese possesso il 27 settembre del detto anno direttamente da Don Raffaele Ambrosini deputato a tal ne e con l’intervento del cancelliere vescovile Nicolò Righi da Fabriano. Alla morte del nuovo Rettore nel 1865 il Demanio entrò in possesso della chiesa e la vendette a Geremia Baldoni di Albacina nell’asta pubblica tenuta il 21 maggio 1873 e approvata con ministeriale decreto il 29 agosto di detto anno. Ma qui ha inizio un’altra storia. Luciano Innocenzi >CULTURA< L'Azione 17 MARZO 2012 Napoli. Dopo l’iniziale plebiscito critico favorevole, nel quale si erano distinti per particolare vigore la signora Cristina Acidini, alla guida del Polo Museale di Firenze, e Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani, si cominciano a leggere dei pareri contrari e, soprattutto, autorevoli. Uno dei più ferrati studiosi di Michelangelo, Paola Barocchi, de niva il Cristo “opera di rispettabile serialità tardoquattrocentesca legata ad un’alta tradizione di intaglio ligneo che niente ha a che vedere con Michelangelo”. Nel frattempo si veniva a sapere che il croci sso era stato già proposto alla Cassa di Risparmio di Firenze ma ri utato dal consiglio di indirizzo, capeggiato da Mina Gregori. Inquietante il fatto che mentre da un lato i più autorevoli giornali di tutto il mondo davano ampio spazio alla polemica, niente si potè leggere sulla nostra stampa nazionale. Gli italiani seppero dai giornali stranieri che il “Michelangelo” era al centro di un’inchiesta della Corte dei Conti e della strumentalizzazione politico-religiosa che aveva fatto del reperto il governo Berlusconi. Le vicende relative al croci sso di Michelangelo assurgono a valore di metafora. Perchè in questa vicenda si incrociano e si sommano gran parte dei difetti italiani: una politica culturale de gradata a propaganda; un giornalismo vile e ignorante; l’onnipresente benedizione della Chiesa; il linguaggio assur- Dalle ore 16 alle ore 18.30 si è incontrata il 5 marzo in Ancona presso la sede dell’Istituto Teologico Marchigiano la Commissione regionale della Pastorale Universitaria delle Marche. Su mandato del Vescovo incaricato, Mons. Piero Coccia, ha presieduto i lavori il preside dell’Itm, coordinatore della stessa commissione. Presenti i referenti della Pastorale universitaria delle diocesi ove sono attivi i quattro atenei marchigiani (Urbino, Ancona, Macerata e Camerino), i referenti della Fuci di Urbino e Macerata, alcuni operatori della pastorale universitaria attiva in altre diocesi della stessa regione e il prof. Galeazzi, direttore Issr di Ancona, incaricato del Progetto culturale nella regione e dei rapporti tra Itm e Università di Ancona. Assenti gli incaricati diocesani di pastorale giovanile invitati alla riunione e alcuni incaricati diocesani della pastorale universitaria per le sedi universitarie distaccate (Fabriano, Jesi, Fano, Ascoli, Fermo, S. Benedetto). Assente giusti cato il delegato di Ancona, don Alberto Pianosi. Dopo la lettura del n. 49 degli Orientamenti pastorali della Cei per il decennio si è dato ampio spazio alle esperienze di pastorale universitaria nelle varie diocesi, tra queste, oltre alle diocesi ove sono attivi i quattro atenei con collegi universitari cattolici, anche le esperienze di Pesaro (nel quadro della pastorale scolastica e della iniziativa denominata “Schekinah”, presentata dallo studente Alberto Cruciani) e Fermo (come realtà di Ac a livello interparrocchiale a Grottazzolina e Montegranaro, presentata dal prof. Luca Alici), ponendo in risalto l’urgenza di dotare le singole diocesi di una speci ca pastorale universitaria (persone e mezzi), coordinata con la pastorale giovanile, scolastica e del lavoro. E’ una realtà troppo importante in se stessa da meritare una più accurata progettualità educativa, ancora troppo carente. Una speci ca menzione è stata riservata al servizio regionale della Pastorale giovanile e alle speci che iniziative del Centro Giovanni Paolo II di Montorso (Loreto), in particolare il campo ecumenico estivo che vede incon- Ritratto di Michelangelo - 1550-52, disegno in gesso color sanguigna su carta do degli storici dell’arte e, in special modo, la retorica. Ovvero quel continuo trucco della realtà che ci sta trasformando, come qualcuno ha osservato, in bambini di nove anni, e neanche tanto intelligenti. Esperienze di pastorale universitaria nella regione La realtà merita una progettualità educativa trarsi studenti universitari e lavoratori cristiani di diverse confessioni provenienti da varie nazioni europee. Il Prof. Galeazzi ha partecipato ai presenti la prosecuzione di un’esperienza formativa per i dottorandi della Università Politecnica delle Marche (Ancona) caratterizzata da un ciclo di lezioni di epistemologia sul tema “Tra conoscenza ed etica” (le lezioni sono tenute dal prof. Galeazzi e da altri suoi colleghi). Quest’anno stanno partecipando 120 dottorandi (l’anno scorso 180). L’iniziativa è gestita in collaborazione con il Rettorato dell’ateneo dorico. Una speci ca attenzione è stata riservata al cammino delle diocesi marchigiane verso il II Convegno ecclesiale regionale del 2013 (22- 24 novembre) sul tema “Alzati e va ... vivere e trasmettere oggi la fede nelle Marche”. Altro aspetto rilevante la presentazione del 61° Congresso Nazionale della Fuci ad Urbino del prossimo aprile, 25-28 aprile, con la presentazione del programma da parte della delegazione della Fuci di Urbino. Un aggiornamento è stato presentato anche sulla nuova fase dell’attività della parrocchia universitaria nella arcidiocesi di Urbino, seguita dai frati minori della Provincia picena del convento di S. Bernardino. Di particolare rilievo, in linea con quanto auspicato dal n. 49 degli Orientamenti Cei, la collaborazione tra Itm, Issr e Atenei marchigiani per la II edizione di un seminario interdisciplinare per docenti delle varie realtà universitarie marchigiane sul tema “Verità e valori: quale trasmissione?”, con una relazione introduttiva del prof. Piergiorgio Grassi (Università di Urbino), il prossimo 9 maggio nel pomeriggio (presso la sede anconetana dell’Itm). In attesa di dotare il servizio regionale per la pastorale universitaria di un suo sito web su cui fare circolare le tante esperienze e iniziative in corso, alcune importanti informazioni e notizie vengono pubblicate nei siti delle rispettive università o associazioni ecclesiali (come ad esempio la Fuci) e nel sito web dell’Itm: www.teologiamarche.it. Don Mario Florio, preside Itm responsabile Commissione Cem Past. Univ. 24 cultura.indd 2 14/03/12 11.39
L'Azione 17 MARZO 2012 >SPORT La prima linea fabrianese, si riconoscono Migliarini e Morichelli, testa a testa con gli avversari Nella foto sotto, coach Sciamanna fa festa con i giocatori dopo la vittoria (foto di Alessandro Vitali) GUALDO & NOCERA 0 FABRIANO RUGBY 22 FABRIANO RUGBY – Migliarini, Morichelli, Konstantinidis, Becchetti, Beccacece, Capalti, Luzi, Carloni, Pirliteanu, Ragni, Riccioni, Janigro, Poeta, Fronzi, Maccari. A disposizione: Ronchetti, Rossi, Santini, Ferretti, Pataracchia, Dina. All. Sciamanna e Lombardi CLASSIFICA – Città di Castello 67 (-4); Cus Camerino 56; Amatori Perugia 55 (-8); Perugia Senior (-8) e Fabriano Rugby 45 (-8); Gualdo & Nocera 23; Porto Sant'Elpidio 16 (-4); Valmetauro Titans 10; Guardia Martana 7 (-4); Moscosi di Cingoli 5 (-16). Tra parentesi i punti di penalizzazione precampionato, infl itti d’uffi cio per l’assenza dei settori giovanili. RUGBY Serie C Fabriano acciuffa il 4° posto Le mete dell'argentino Pataracchia mandano ko il Gualdo & Nocera La sedicesima giornata di campionato ha visto il Fabriano Rugby impegnato a Gualdo Tadino sul campo della neonata Gualdo&Nocera. Oltre all’incontro di campionato, la gara metteva in palio l’atteso “Trofeo del Cattio”, premio messo in palio dal Gualdo&Nocera e nato con l’intento di sancire l’amicizia tra i due club e ribadire i valori del rugby. Il trofeo è nato con il benestare della Federazione Italiana Rugby e ha ottenuto un ottimo risultato in termini di pubblico, con le tribune dell’impianto sportivo piene. La partita, che poteva sembrare facile per i fabrianesi, non lo sarà affatto. I gualdo-nocerini, infatti, cresciuti GINNASTICA Ritmica Cerreto quarta in serie C La ginnastica ritmica riempie totalmente la giornata del 12 marzo al PalaCarifac di Cerreto d’Esi con la seconda prova della fase regionale del Campionato di Serie C e nel pomeriggio con il Trofeo Rotary Fabriano del quale potete trovare ampia cronaca nella pagina di Cerreto. Dodici formazioni presenti per guadagnarsi la quali cazione per la fase interregionale di Spoleto a ne aprile e tutte e tre le formazioni fabrianesi presenti hanno ottenuto il pass. Quarta la Ginnastica Cerreto con Elisa Belardinelli, So a Crescentini e Roberta Giardinieri, sesta Le numerose ginnaste in gara al PalaCarifac notevolmente sotto l’aspetto tattico, mettono in campo un agguerrito gioco difensivo, tentando di cogliere alcune sviste fabrianesi per involarsi in meta. la Carifabriano Ginnastica con Linda Pascolini, Talisa Torretti e Giulia Fattorini ed ottave le ginnaste Gaia Andreatini, Ola Szbieniecka, So a Raffaelli ed Asia Monteverde. Ricordiamo che la nalissima nazionale si disputerà proprio a Fabriano il 6 e 7 maggio, con un previsto arrivo in città di circa duemila persone tra ginnaste e pubblico. Julieta Cantaluppi e l’allenatrice Kristina Ghiurova, intanto, rappresenteranno l’Italia questa settimana alla Deriugina Cup di Kiev, prima tappa della World Cup 2012 che condurrà alle Olimpiadi di Londra il prossimo agosto. Dal canto loro i ragazzi dei coach Lombardi e Sciamanna conoscono bene la voglia di vittoria dei padroni di casa e riescono a limitare gli attacchi avversari. Al 20’ si vede una bella azione dei "fabbri" che s orano la meta, rinviandola di pochi minuti, infatti al 25’ passano in vantaggio, concludendo una bella azione corale per lo 0-5. Sul nire del primo tempo, il anker Luzi marca la seconda meta che ssa il punteggio sul momentaneo 0-10. Coach Lombardi, poco soddisfatto del gioco visto no ad ora, sprona i propri ragazzi a dare il massimo. Nel secondo tempo, anche se con le stesse dif coltà del primo tempo, i fabrianesi gestiscono meglio il gioco e l’ingresso in campo dell’oriundo Pataracchia sarà importante per la conquista del punto di bonus (quattro mete 25 CALCIO a 5 Il punto Real e Virtus, due vittorie importanti SERIE C1 - Il Real Fabriano ritrova la vittoria nell scontro diretto con il Chiaravalle e grazie a questi tre punti si tira fuori, almeno per il momento, dalla pericolosa zona play-out. I ragazzi di mister Rinaldi si sono imposti 5-3 grazie ai gol di Angeloni (doppietta), Carnevali (doppietta) e Morelli. Sono scesi in campo: Cesaroni, Caporali, Lazzari, Angeloni, Baldoni, Salari, Bartolini, Carnevali, Angelelli, Bruzzichessi, Morelli. Sabato 17 marzo trasferta a Castelbellino. Classi ca: Lucrezia 63; San Crispino 51; Torrese e Castelbellino 48; Corinaldo 42; Ripatransone e Sant'Angelo 41; Bocastrum United 39; Montegranaro 37; Real Fabriano 33; Montecchio 30; Chiaravalle 27; Tre Colli Ancona 25; Castorano 18; Fano 17; San Severino 6. SERIE C2 - Prosegue il buon momento della Virtus Fabriano, che batte anche il Villa Musone per 6-2 (a segno Amadei con una tripletta, Boncristiano, Stroppa Samuele, nella foto, e William) e vola al 3° posto in classi ca, per giunta con una partita ancora da recuperare. Sabato 17 marzo la Virtus affronterà in casa (PalaGuerrieri, ore 15) la Giovane Aurora. La Nuova Lif Fabriano è uscita scon tta dal campo di Filottrano, battuta dalla Nuova Ottrano per 5-3. Non sono bastati i gol di Zamponi (doppietta) e Cennini. Venerdì 16 marzo la Nuova Lif torna a giocare in casa (Palestra Fermi, ore 21) contro la capolista Tenax Castel dardo. Classi ca: Tenax Castel dardo 59; Cus Macerata 56; Virtus Fabriano 55; Osimo Five 51; Nuova Ottrano 50; Campocavallo 42; Grottaccia 41; Recanati 40; Imbrecciata 34; Montelupone 30; Gagliole 29; Giovane Aurora e Virtus Fabriano 22; Nuova Lif Fabriano 21; Apiro 11; Villa Musone 6. SERIE D DONNE - Periodo avaro di risultati per le ragazze dela Virtus Fabriano, che prima hanno perso a Macerata sul campo della seconda della classe (5-0), poi hanno strappato un punto a Loreto (1-1 con rete di Francesca Farneti). Venerdì 16 marzo match in casa contro il San Michele al Fiume (PalaGuerrieri, ore 21.30). L'Atletico Matelica ha pareggiato 1-1 a Civitanova con rete di Giorgia Colonnelli. Sabato 17 marzo le matelicesi giocheranno in casa contro l'M2 Sport (PalaCarifac di Cerreto, ore 15.15). Classi ca: Accademia Calcio 47; Maceratese 45; San Michele al Fiume 44; Civitanova 43; M2 Sport 38; Virtus Fabriano 31; Loreto 30; Sarnano 28; Chiaravalle 27; Marzocca 26; Amandola 20; La Fenice 19; San Costanzo 16; Atletico Matelica 6; Estudiantes 0. Ferruccio Cocco realizzate). Infatti lo stesso realizzerà la terza meta al 25’ della ripresa, questa trasformata dal calciatore, e l’ultima meta della partita allo scadere, ssando il risultato nale sullo 0-22 per il Fabriano. I cartai ottengono così una importante vittoria per la classifica acciuffando il quarto posto a parimerito con il Perugia Senior e conquistano la prima edizione del già descritto Trofeo, che dovranno difendere il prossimo anno dai sempre più agguerriti ragazzi del Gualdo&Nocera. Encomiabile il "terzo tempo", con molto piacere degli atleti di entrambe le società. Domenica 25 marzo alle ore 15.30 il Fabriano ospiterà il Valmetauro Titans. Così il derby di serie C2 NUOVA LIF FABRIANO 1 VIRTUS FABRIANO 3 NUOVA LIF FABRIANO – Cloriti, Moriconi, Caporali, Pellacchia, Cennini, Zamponi, Animobono, Casiraghi, Ruggeri, Guerci, Pallotta, Romani. All. Micucci VIRTUS FABRIANO – Pierantonietti, Calussi, Stroppa S., Amadei, Stroppa W., Leporoni, Spilli A., Spilli F., Falcioni, Boncristiano. All. Buratti RETI – Falcioni, Boncristiano, Falcioni, Romani Martedì scorso alla Palestra Fermi si è disputato il derby fabrianese di serie C2, match di recupero precedentemente rinviato per neve. E' stata una partita tesa e a lungo equilibrata (all'intervallo le reti erano ancora immacolate). Alcuni guizzi di Boncristiano e Falcioni hanno spezzato l'equilibrio in favore della Virtus. La Nuova Lif ha cercato di reagire, ma ha trovato sulla sua strada il bravo portiere Pierantonietti a dire di no. f.c. 25 sport.indd 2 14/03/12 11.30
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